Pordenone Docs Fest – Le voci del documentario XVI edizione – 29 marzo – 2 aprile
Ecco le prime anticipazioni sul programma nei film tutti in anteprima nazionale storie intense,
moltissime al femminile, dai luoghi caldi del pianeta, dalla Turchia all’Iran, dalla Siria all’Ucraina, con il dramma di Buch Il festival offre uno sguardo attento sulla contemporaneità, tra società, diritti ed ecologia

Ci sono luoghi e storie che il Pordenone Docs Fest continua a esplorare: Iran, Turchia, Siria e Ucraina, ancora tristemente sotto i riflettori per la condizione delle donne, per la tragedia del terremoto e per la guerra, saranno protagoniste anche della prossima edizione del festival di Cinemazero, dal 29 marzo al 2 aprile. Per cinque giorni la città si trasforma in un osservatorio privilegiato sulla contemporaneità, offrendo sguardi di autori internazionali e italiani che col documentario sono capaci di innescare riflessioni, cambiamento e partecipazione. Sul grande schermo di Cinemazero, ricco di anteprime nazionali, ci saranno storie intense, capaci di avvicinare il pubblico a popoli e culture lontane, storie che ci riguardano direttamente, in un mondo sempre più complesso e interconnesso.
«Il Pordenone Docs Fest vuole raccontare anche quest’anno la realtà con qualità, andando oltre il sensazionalismo mediatico e l’infinità di immagini viste, prodotte e rilanciate in continuo. – Dice Riccardo Costantini, curatore del festival – attraverso i tanti film, tutti per la prima volta in Italia, che si vedranno a Cinemazero e le moltissime occasioni di approfondimento, invitiamo il pubblico a spegnere le luci, a rallentare e darsi il tempo di riflettere, a ripensare l’attualità grazie alla forza dei grandi documentari».
I film affrontano temi di stringente attualità, dai diritti delle donne raccontati dall’iraniano “Destiny” di Yaser Talebi o da “My name is happy” di Nick Read e Ayse Toprak, film turco che tratta il tema del femminicidio, all’ecologia di “The oil machine” della regista britannica Emma Davie: il programma racchiude uno spettro ampio di istanze, con il meglio della produzione documentaria accuratamente selezionata nei principali festival internazionali. Con “The lost soul of Syria” di Stéphane Malterre e Garance Le Caisne, il festival torna in Siria, per raccontare come in modo sorprendente si possa processare internazionalmente il regime di Bashar al-Assad, mentre “When spring came to Bucha” di Mila Teshaieva e Marcus Lenz, porterà il pubblico in Ucraina, nei luoghi dell’eccidio di Bucha, ma offrendo una lettura dei fatti carica di speranza e mostrando la grande capacità di ripartenza del popolo ucraino,
Al Pordenone Docs Fest, la forza della realtà diventa narrazione e alimenta la produzione di nuovi percorsi e contenuti culturali, con un impegno continuo votato all’inclusività. Lo spunto è offerto, tra l’altro, dalla visione del film olandese “White balls on walls” di Sarah Vos – altra anteprima nazionale – che racconta come il direttore dello Stedelijk, il Museo di Arte moderna di Amsterdam, per poter accedere a fondi pubblici sia stato indotto a includere nello staff e tra gli artisti, persone che non fossero solo maschi bianchi. Accanto alle proiezioni, sono in programma tavole rotonde, panel, appuntamenti per il pubblico e gli addetti ai lavori, approfondimenti con ospiti per espandersi oltre il limite delle giornate di proiezioni.
A conferma della storica attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale del festival, da quest’anno Cinemazero offre la possibilità di sottoscrivere un Abbonamento green, con uno sconto sulla fiducia per tutti coloro che si impegneranno a raggiungere il cinema con mezzi sostenibili e che aderiranno al nuovo Manifesto Green che fa della kermesse “il docu-festival” più green d’Italia, grazie agli oltre quindici anni di azioni ambientali messe in campo e agli impegni per la sostenibilità che il festival dichiara di assumere volontariamente, stimolando altre realtà culturali e il pubblico a fare altrettanto
Il Manifesto Green è disponibile al seguente link:
www.pordenonedocsfest.it/il-nostro-manifesto-green
Biglietti e abbonamenti:
www.pordenonedocsfest.it/biglietti
comunicato stampa

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