Dal 23 al 28 Aprile, sotto l’egida del Ministero per la Cultura Norvegese si svolgerà in Italia la tournée dei norvegesi Parallax+Hytta, che toccherà luoghi suggestivi tra Friuli – Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto. Di ritorno da un importante concerto a Berlino, il gruppo di fusione tra creative music, folk norvegese e jazz si esibirà nuovamente con il violoncellista e vocalist friulano Mariano Bulligan e il contrabbassista trentino Carlo La Manna. Il trio Parallax, ensemble contemporaneo di musica improvvisata composto da Are Lothe Kolbeinsen alla chitarra, Ulrik Ibsen Thorsrud alle percussioni e Torstein Lavik Larsen alla tromba e percussioni si unisce ad una delle più importanti suonatrici di violino norvegese Hardanger, Anne Hytta, facendo nascere Strypetak: il loro secondo album in studio assieme.

Anne Hytta

<<Non vedo l’ora di far conoscere in Italia questo strumento unico dellatradizione norvegiese che ha delle sonorità particolari grazie alle corde che risuonano per simpatia sotto alla tastiera>> afferma la Hytta.

La nostra musica attinge al jazz, alla musica contemporanea e a quella folk, e si colloca in modo unico a metà tra queste tradizioni – una musica a sé stante>> afferma Lothe Kolbeinsen. Il disco è un incontro acustico tra passato, presente, futuro e il senza tempo. Da qualche parte in un lontano futuro, quattro musicisti si riuniscono intorno al focolare, suonando il suono sussurrante e scoppiettante di una forma musicale tradizionale, lo slått, su un cilindro di cera grezza al contrario, come si fa da sempre in Norvegia.

Carlo La Manna

Nel secondo set dei concerti l’ensemble si allarga con il violoncellista Mariano Bulligan e il contrabbassista trentino Carlo La Manna, trasformando il quartetto in due trii contrapposti, dove gli archi dialogano con gli strumenti preparati (modificati) dei Parallax. Il tour è in collaborazione con Art Council, Norway, A.N.Fa.Mi.V. APS Onlus, Comune di Palmanova, ProPalma, Studio Olzer, Associazione Musicisti Tre Venezie, Caffè Caucigh Jazz Club, Fabula – Cucina di Pianura di Dolo (VE), il Ristorante Pian di Casa di Prato Carnico, l’ANFFAS di Udine e Radio Onde Furlane.

Gli artisti si esibiranno in luoghi evocativi con un light design sempre diverso e creato appositamente per ogni spazio. il 23 allo Studio Olzer di Pergine Valsugana (TN) l’ensemble suonerà avvolto dalla videoart del musicista fotografo Luciano Olzer, il 24 nel club Fabula Underground di Dolo, dove lo chef e attore Guido Feruglio realizzerà con il suo staff delle ispirate ricette di pianura create ad hoc prima del concerto delle 21:00, il 25 nella stupenda Val Pesarina a 1400metri d’altezza nella Sala con vista sulla vallata del Ristorante Pian di Casa dove la tradizione e la contemporaneità scandinave si mescoleranno con quella culinaria Carnica, (ore 15:00). Il 26 allo storico Jazz Club di Udine, il Caffè Caucigh di via Gemona (ore 21:00), il 27 in un evento per i soci e amici dell’Associazione Nazionale delle Famiglie delle Persone con Problemi di Vista, A.N.Fa.Mi.V. APS, Sala Petris di via A. Diaz 60 piano terra ala Ovest (ore 16.00) e il 28 il tour si concluderà con un evento speciale tra le mura della Città Stellata nella suggestiva Polveriera Napoleonica Garzoni di Palmanova  alle 18:00 con uno spettacolo unico di musica e light design appositamente creato per il luogo. Ci sarà anche un appuntamento Live in Radio: il 26 a Radio Onde Furlane Altre informazioni sul sito: www.parallax.no.

Strypetak, per l’etichetta Particular Recordings su LP e su tutte le piattaforme di streaming. E’ composto in collaborazione da tutti e quattro i musicisti norvegesi ed è un’esplorazione di tangenze e contrasti tra strumenti e tradizioni. Concetto chiave del disco è il “tra qualcosa”: tra i generi, tra i timbri strumentali familiari e quelli sconosciuti, tra le aspettative e la sorpresa dei musicisti.

<< Quando ho iniziato a suonare il mio violino con le graffette attaccate alle corde, ho sentito il suono di uno strumento letargico, sgangherato e indifeso. Ma poi, all’interno del frastuono, ho trovato una bellezza ossimorica, come il suono di un singolo fiore sopravvissuto in un cratere desolato. Aveva un timbro accattivante e sapevo di doverlo includere nel pezzo >> racconta Hytta a proposito del processo compositivo.

E così, con graffette, crine di cavallo, legno pregiato e metallo, Parallax+Hytta hanno forgiato un paesaggio sonoro pieno di colore e consistenza, un viaggio che va dal semplice sussurro al fragore. A volte la musica è come un grande organismo che sguazza lentamente nel paesaggio, altre volte è come un macchinario insistente – una reminiscenza raschiante di un impianto industriale abbandonato.

​La musicista e compositrice norvegese Anne Hytta è premiata con 2 Grammy Norvegesi Spellemannprisen per l’album Slagr – Short stories e per l’album solista Strimur. E’ 3 volte premiata con il Norwegian Folk Music Award per il miglior album solista e per 4 anni con le sovvenzioni del governo norvegese per i giovani Artisti. Di lei scrive il giornalista Svein Andersen, Aftenposten: << La musicista e compositrice folk Anne Hytta continua a stupire e sorprendere l’ascoltatore con la sua determinata ricerca innovativa dell’anima più intima del suo strumento>>. Interpreta la musica tradizionale del Telemark sul violino hardanger e la sua nuova musica composta e improvvisata. Il violino hardanger è un violino con corde che vibrano per simpatia e un proprio repertorio di melodie tradizionali. Il suo background è profondamente fondato nello stile di esecuzione distintivo del repertorio tradizionale per fiddle Hardanger, e da questa base compone ed esegue la propria musica. Crea la sua performance solista Draumsyn e Gjennom dagen composta da nuove composizioni per hardanger, viola d’amore e vielle medievali. La musica è stata pubblicata dall’etichetta tedesca Carpe Diem (2014) con ottime recensioni sulla stampa norvegese e straniera.

Mariano Bulligan è violoncellista, vocalist (alias Mr. Bulligun) e sound-artist, si è esibito in Italia, Austria, Slovenia, Francia, Croazia, Estonia, Norvegia, Cina, Ruanda e Canada. A Novembre ha pubblicato il disco VII Stazione – Hiroshima, featuring Veronika Vitazkova e Massimo Somaglino per l’etichetta The Jellyfish Label con ottimo riscontro di critica. Ne scrive in merito il giornalista musicale Aldo Chimenti su Rockerilla n.520 di Dicembre: Un’opera la cui cifra narrativa è sinonimo di spleen lacerante, dove gli armonici di cello, flauto, shakuhachi, synth e voce traslano in musica il pathos della tragedia e i morsi della speranza. Bello da far male.” VII Stazione – Hiroshima è colonna sonora dell’omonimo film con la regia del carnico Mike Tessari. Bulligan ha anche realizzato assieme a Cristina Spadotto la colonna sonora de Il Tempo delle Lucciole dell’artista triestino Alessandro Ruzzier. Collabora coi Parallax dal 2013, anno della sua residenza artistica come compositore ospite al Notam Center di Oslo (Norwegian Center for Technology in Music and Arts), supportato da PNEK (Production network for Electronic Art – Norway).

Tra Parallax e Bulligan è nata da subito un’alchimia artistica e umana e da allora suonano assieme regolarmente. Contano tournée in Norvegia, Italia e Slovenia sotto l’alto Patronato del Ministero della Cultura Norvegese. La composizione di Bulligan #nOde_dropped spaces (con Parallax + Bulligan, Pascolo e Novello) incisa negli Studi Notam è stata selezionata dal Festival Udine Contemporanea – Acusmatica 2017 ed eseguita dal vivo per Acousmatic Field Performance. La loro musica è stata trasmessa da Radio1 RAI, RadioCapodistria (Slo), Radio City Trieste e Radio Onde Furlane. Ulrik Ibsen Thorsrud suona anche nel Nordic Special 4et con Bulligan, Pascolo e Novello con concerti in Friuli Venezia Giulia, Puglia, Basilicata e Molise.

Carlo La Manna arricchisce l’ensemble con la profondità del suo contrabbasso. La Manna e Bulligan suonano assieme dal 2020 sottozero in molti concerti della Parad-Ice Orchestra e con i Vimana a 2600 metri Nell’Igloo Auditorium EQ Ice Dome da 300 posti sul ghiacciaio Presena in Trentino, spesso registrando il tutto esaurito. L’ensemble suona all’Ice Music Festival gli strumenti di ghiaccio creati dall’ scultore americano Tim Linhart. La Manna è contrabbassista, bassista elettrico, batterista, narratore, scrittore e compositore. Ha suonato con Arvo Part, Giovanni Sollima, Neri Marcorè Donatella Ruggero e molti altri. Studia batteria a Siena con Giulio Capiozzo degli AREA e jazz con musicisti come Sam Rivers, Ron Carter, Billy Tompson USA), all’interno della rassegna “Umbria jazz”. Studia contrabbasso classico con Stefano Colpi, violoncello con Francesco Chiech, Leonardo Sapere e Lorenzo Corbolini. Studia la Nikel Arpa con Marco Ambrosini, musica per orchestra con Roberto Gianotti e Orazio Maglio. Inventa il metodo di musica movimento immagine “Atmosfera”, sperimentato negli asili e nelle scuole elementari, medie, superiori del Trentino, oltre ad essere assorbito da cooperative per disabili e di recupero per tossicodipendenti. Scrive e realizza molti spettacoli teatrali.

I Parallax hanno suonato in Festival e Cartelloni Musicali in Inghilterra, Scozia, Spagna, Norvegia, Olanda, Germania, Francia, Macao, Cina, Isole Faroe, Islanda, Slovenia, Giappone e Hong Kong, dove hanno lavorato assieme all’Hong Kong New Music Ensemble che ha scritto delle composizioni appositamente per loro ed ha commissionato una composizione a Stian Omenås, trombettista e compositore membro dei Parallax fino al 2021. Hanno un approccio aperto all’improvvisazione che attinge a una vasta gamma di influenze nella loro musica: jazz, folk, elettro-acustica, minimalismo e noise. Attraverso l’uso di extended techniques e fount objects, cercano di eliminare i ruoli tradizionali di diversi strumenti acustici ed esplorarne gli estremi, in musica. Uno dei loro metodi è la simulazione acustica dei suoni elettronici, e questo focus sull’inversione di ruolo e il “suono-come-musica” è molto importante nello sviluppo della loro identità sonora e parte integrante di tutte le loro attività.

Sono noti e apprezzati sulla scena musicale jazz e sperimentale internazionale per la loro ricerca timbrica e spettrale. Hanno all’attivo molte pubblicazioni discografiche che si distinguono per un approccio sia improvvisativo che scritto, anche con live electronics e composizioni elettroniche. Piuttosto che aderire a una particolare scuola di improvvisazione, la musica dei Parallax è una miscela dei gusti e influenze musicali dei tre membri con una forte enfasi sull’interplay e l’ascolto. Hanno forgiato il loro tocco unico di composizione istantanea che coglie senza soluzione di continuità da una serie di influenze che passano tra musiche popolari asiatiche, jazz tradizionale e paesaggi sonori astratti.

Il forte accento sull’interplay dà alla musica del trio un chiaro senso di forma e direzione, e il risultato è spesso recepito come composizione scritta.

Comunicato Stampa

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