LA SCENA DELLE DONNE – Dal 4 novembre al 10 dicembre

La Compagnia di Arti e Mestieri riprende la programmazione della Scena delle donne in novembre e dicembre con 10 appuntamenti in Regione. Il programma che riprende alcuni spettacoli sospesi in primavera aggiunge diverse proposte teatrali contro la violenza sulle donne. La manifestazione porta alla ribalta lo sguardo, l’immaginario e la creatività femminile in teatro per colmare la lacuna della rappresentazione del mondo e della vita ancora in gran parte appannaggio della parte maschile dell’umanità. Solo scorrendo i titoli dei cartelloni teatrali dei maggiori teatri italiani si rileva infatti che quasi l’80% degli spettacoli rappresentati sono scritti e diretti da uomini e non perché le donne non scrivano o non dirigano, ma perché hanno meno accesso alla scena teatrale, come d’altronde capita in altri settori sia dell’arte che del lavoro. E’ necessario invece conoscere quello che le donne creano nell’arte ed aprire la prospettiva femminile sulla vita e la cultura per cambiare la disparità di genere e raggiungere una effettiva parità. Sono passati più di cent’anni dalle prime suffragette che lottavano per il diritto di voto ma la rivoluzione delle donne è ancora da compiere mentre la violenza sulle donne non accenna a diminuire. Per questo la manifestazione affronta questo tema cercando di andare alle radici del fenomeno e soprattutto coinvolgendo gli uomini che ne sono protagonisti, infatti la violenza sulle donne riguarda gli uomini e la cultura che ne sta alla base. Nel calendario infatti è compresa anche una conversazione/provocazione rivolta soprattutto agli uomin, “Da uomo a uomo” per smascherare la cultura patriarcale da cui nasce la violenza maschile sulle donne.

PROGRAMMA
MERCOLEDI’ 4 NOVEMBRE AZZANO X° TEATRO MASCHERINI ORE 20.45
FINALMENTE SOLA
Produzione Tangram Teatrodi e con Paola Giglio
Menzione speciale della giuria concorso “La giovane scena delle donne 2018 – 1° edizione”
‘Premio Anima e Corpo del Personaggio Femminile’, Ass. Candoni, 2015.
‘Premio MaldiPalco 2016’, Teatro Tangram, Torino
Può uno spettacolo contro la violenza sulle donne esser comico ?
Si, Paola Giglio ha trovato la chiave giusta per farci ridere parlando della violenza che si insinua in modo subdolo, e di come liberarsene in tempo. Dopo una rassegna esilarante di fidanzati inadeguati una ragazza d’oggi si imbatte nell’uomo che lentamente la fa scivolare nell’isolamento e nella mortificazione attraverso comportamenti banali ma che sono tracce del germe della violenza. E’ questo l’obiettivo di Paola Giglio: vuole mettere in guardia le donne da quei segni che precedono la violenza e che riguardano la sfera psicologica. Tra ilarità, ballo e canto l’attrice coinvolge il pubblico in una tematica tutt’altro che leggera ma con un’ energia che stimola l’affermatività, la positività e la voglia di riscatto delle donne.

DOMENICA 8 NOVEMBRE POLCENIGO TEATRO COMUNALE ORE 16.00
ITALIA
premio donne e teatro Roma 2007 – di e con Bruna Braidotti
Il voto alle donne in Italia nel ’46 potrebbe essere definito “La rivoluzione della parità”. Anche se
raggiunto dopo diversi paesi europei , ha influito significativamente nella scrittura della nostra carta
costituzionale e nella affermazione dei diritti delle donne. Il voto delle donne ha aperto il contrastato cammino delle successive conquiste che sono state raggiunte anche in anni recenti e che sono ancora da raggiungere. Per raccontare questa storia di democrazia e riflettere sul controverso e difficile rapporto fra donne e politica fra personale e politico, lo spettacolo segue il filo dei ricordi di una donna battezzata con il nome Italia e della sorella Margherita. Dal fascismo ai giorni nostri, si delinea la storia dell’Italia secondo la particolare visione di una donna del popolo che insieme alla sorella è andata dal Friuli proprio negli anni della guerra a lavorare a Milano come cameriera. Si susseguono nei ricordi e rivivono sulla scena fatti e vicende che coinvolgono le due giovani ragazze friulane fra Milano, dove hanno modo di venire a contatto con i gruppi di difesa delle donne , il lago di Iseo ed il Friuli durante l’occupazione dei tedeschi e la resistenza. Il voto conclude i ricordi di questo passato epico e segna la svolta . Dopo, il mondo è cambiato. Chi raccoglie sorpresa questa testimonianza è la figlia di Italia che, come molte delle generazioni nate nel dopoguerra, non ha ricevuto la memoria della storia dei suoi genitori. Vi è stata generalmente una rimozione, infatti , e si è inceppata la trasmissione di una storia viva, magari studiata a scuola , ma da cui si è mantenuta una distanza emotiva, proprio perché spesso si è voluto dimenticare periodi di sofferenza e di patimento. Si compie fra madre e figlia il recupero di una memoria che ridà senso alla vita di oggi, al significato di democrazia ed alla cittadinanza delle donne, percorso ancora non del tutto compiuto, ma che solo collocato nel suo iter storico può trovare forza ed energie per proseguire.

GIOVEDI’ 12 NOVEMBRE PORDENONE AUDITORIUM CONCORDIA ORE 20.45
GIOVEDI’ 10 DICEMBRE TRIESTE TEATRO MIELA rassegna Spaesati ORE 20.45

COSÌ VICINO AL FONDO
Di Camille Davine
Selezione mondiale del Women Playwright International di Santiago del Cile 2018
Produzione Compagnia di Arti e Mestieri
con Arianna Addonizio, Paolo Mutti, Filippo Fossa – Regia Bruna Braidotti
Lo spettacolo affronta in modo inusuale il controverso tema dell’immigrazione clandestina che
investe l’Italia da alcuni anni e che è alla base di dibattiti e confronti continui sui media. Si mescola nel testo fantasia, magia e realtà. E’ la storia di incontro fra un ex marinaio francese, ligio alle regole contro i clandestini che cercano di varcare il mediterraneo, e la Dea del mare Yemanja, divinità riconosciuta su entrambe le rive dell’Atlantico. La Dea fa resuscitare un naufrago clandestino giusto il tempo per far comprendere al marinaio la complessità e drammaticità della situazione che il ragazzo migrante contro la sua volontà si è trovato ad affrontare. Nel confronto si sviluppano i vari aspetti del fenomeno in una dimensione favolistica e magica che ci dà la possibilità di riflettere sulle vicende attuali in modo meno schematico e semplicistico, coinvolgendo anche le antiche credenze del mare che accomunano i popoli.

MERCOLEDI’ 18 NOVEMBRE ORE 18.00
DONNE E TEATRO una storia di esclusione
Di e con Bruna Braidotti
La conferenza/spettacolo scorre la storia del teatro attraverso il contributo femminile
sommerso e nascosto, dai riti eleusini femminili a cui si deve l’origine del teatro, alla
commedia dell’arte, dove le donne per la prima volta calcano la scena, alle sconosciute drammaturghe dei secoli seguenti fino alla contemporaneità con le protagoniste del teatro d’avanguardia e le presenze più significative del panorama mondiale ed italiano. La conferenza si snoda fra racconti, immagini e readings di brani teatrali. Si materializza un percorso insolito e affascinante che dimostra senza ombra di ragionevole dubbio che le donne hanno scritto, detto e fatto anche nelle condizioni più avverse, come nella clausura del convento o della casa.
Un viaggio tenero e coraggioso in cui la tenacia congiunta alla generosità delle donne che non hanno rinunciato a sè stesse, commuove, oltre a ridare fiato, desiderio e determinazione a chi prende il testimone per una partita ancora in corso.

DOMENICA 22 NOVEMBRE CENTRO COMMERCIALE MEDUNA H. 11.00 E H.16.00
MERCOLEDÌ 25 NOVEMBRE CUCINA 33 ORE 17.30
DA UOMO A UOMO
Conversazione/provocazione sulla violenza maschile sulle donne.
Con Filippo Fossa e Paolo Mutti
la violenza maschile sulle donne è un problema per le donne ma non delle donne, infatti è una faccenda di uomini e della cultura che sta alla base di tutto questo. Siamo troppo abituate ed abituati a vedere solo donne emaciate, picchiate con i lividi e quasi mai gli uomini violenti ed assassini. “Da uomo a uomo” indaga la cultura patriarcale che sta alla base della disparità di genere e della violenza maschile sulle donne attraverso riflessioni sulla cultura degli uomini, sugli atteggiamenti, sui comportamenti banali e sul linguaggio che contengono già le tracce della sopraffazione. La conversazione sarà interattiva soprattutto con il pubblico maschile con cui ci si vuole confrontare.

GIOVEDI 26 NOVEMBRE AUDITORIUM CONCORDIA ORE 20.45
IO NON SONO UN NUMERO
produzione Bonawentura
drammaturgia Laura Bussani e Sabrina Morena con Laura Bussani. regia Sabrina Morena
Lo spettacolo esplora che cosa si nasconde dietro ai numeri delle statistiche, in particolare quelle riguardanti la violenza sulle donne e le ricadute sulle famiglie e sulla società. Alla base del fenomeno si riscontra la tendenza all’oggettivizzazione della vittima. Lo spettacolo infatti nasce dalla riflessione sul tema dell’oggettivizzazione della donna, premessa nell’esercizio della violenza di genere e domestica. In scena le storie, tratte da testimonianze di donne e ragazze che hanno raccontato la loro tragica esperienza, sono alternate dall’’elenco con i nomi delle vittime di femminicidi nel 2019 in modo da dare un nome ai numeri che tristemente compongono le statistiche. In video l’apporto scientifico del professore di psicologia sociale dell’ Università di Trieste, il prof. Andrea Carnaghi spiega in modo chiaro e conciso come funziona il meccanismo psicologico dell’ oggettivizzazione, meccanismo che priva l’altro della propria dignità e lo disumanizza.

SABATO 28 NOVEMBRE Aula magna della biblioteca SAN GIORGIO DELLA RICHINVELDA
ore 16.00
LUISA
Di e con Bruna Braidotti
selezione mondiale al Women Playwrights Internatinal di Cape Town 2015
Selezione per il Festival di teatro italiano di New York Inscenany 2020
Luisa una donna che si guarda allo specchio e indietro nel tempo, con frammenti di vita che sbucano fuori dagli angoli bui. L’infanzia stranita, le voci di una madre distratta, quelle di un padre dalle premure sospette. Un ritratto scheggiato di una bambina difficile, dai comportamenti bizzarri che nessuno sa capire. E poi la giovinezza ribelle, gli amori conflittuali con uomini anche loro ignari di quella bestia nel cuore di Luisa. Un monologo – mosaico che si snocciola aspro e dolente, lasciando al non detto le parti più mostruose, alle parole la possibilità dell’emozione.

5 DICEMBRE ORE 20.45
Sabato Palazzolo dello Stella
DIALOGO ESTREMO DI UNA DONNA
Di e con Bruna Braidotti e con Nicola Milan al piano
Bruna Braidotti con questo lavoro ribalta il modo in cui si affronta il tema della violenza alle
donne, rinunciando a descrivere i fatti e le vittime, per arrivare al nucleo del problema: una cultura che denigra di fatto la donna che le donne inconsciamente accettano o tollerano. Dalle barzellette offensive, alla paura della libertà e della solitudine delle donne, all’egocentrismo scambiato per amore, alla fame d’amore inesauribile che getta le donne nelle braccia di un carnefice si dimostra che la violenza si manifesta in modo banale, e che è violenza anche solo l’accettare di vivere con un uomo anaffettivo o scostante o che semplicemente non ama la sua compagna: violenza che le donne fanno a sé stesse. Perse nel sogno d’amore come unico senso della propria vita le donne hanno spesso dimenticato se stesse e la propria felicità. Pare che gli uomini questo lo sappiano bene e ne approfittino, non necessariamente per seviziarle, ma anche solo per farsi stirare le camice o per tradirle senza sentirsi in colpa. A corroborare queste argomentazioni l’attrice ricorre al tempo remoto dei miti e delle tragedie greche in cui si scopre come e quando iniziò la sfortuna delle donne dopo un lungo periodo basato sulla cultura materna di cui si ignora la storia ma di cui rimangono segni nascosti e occultati nei saperi femminili, sempre più misconosciuti e rinnegati in una società che anela alla scomparsa definitiva delle donne. Il dialogo, in cui si chiede alle donne di essere parte in causa attiva per superare il tono vittimistico e offeso che spesso sottende alle denunce contro la violenza, è provocatorio , sarcastico , pungente ed ‘estremo’ per scuotere le donne a dissotterrare l’ascia di guerra e ricominciare la loro giusta rivolta e rifare il mondo da capo.

Info e prenotazioni 043440115 –

da comunicato stampa

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