Ronchi dei Legionari punto di riferimento nazionale della Libertà di Stampa e di Espressione.
Leali delle Notizie inaugura la Passeggiata della Libertà di Stampa e di Espressione in memoria dei giornalisti uccisi sul lavoro.

In occasione della Giornata Mondiale della Libertà di Stampa, l’associazione culturale Leali delle Notizie di Ronchi dei Legionari ha inaugurato questa mattina in Piazzetta Francesco Giuseppe la propria Biblioteca dedicata a Cosimo Cristina e la Passeggiata della Libertà di Stampa e di Espressione con 21 storie di operatori dell’informazione che sono morti mentre svolgevano il proprio lavoro.
«Ronchi è diventata ormai non solo un punto di riferimento della libertà di stampa e di espressione locale e regionale, ma anche nazionale – ha affermato Cristiano Degano, presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia -. Alcuni operatori dell’informazione della nostra regione come Marco Luchetta, Ota, Marco d’Angelo, Mirian Hrovatin hanno cercato di raccontare la verità e di illuminare gli angoli più oscuri di cosa succedeva nel mondo. Fare il giornalista non è solo un lavoro, ma è soprattutto un impegno civile. Dal 2015 Leali delle Notizie con pochi mezzi è riuscita a organizzare sempre più incontri importanti e ad accogliere ospiti di un certo spessore con il Festival del Giornalismo e i suoi eventi. Le Panchine della Libertà di Stampa, il murales e il premio intitolato a Daphne Caruana Galizia dimostrano l’impegno dell’associazione nell’organizzare delle attività in favore della libertà di stampa e di espressione».
Leali delle Notizie, proprio grazie alle sue attività, è riuscita a creare negli anni una rete a livello nazionale con l’Ordine dei Giornalisti, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Articolo 21 con l’obiettivo di continuare a sviluppare le proprie iniziative sulla libertà di stampa e di espressione e su una buona informazione. L’associazione continua inoltre ad organizzare numerosi eventi sul tema della criminalità organizzata, in quanto la mafia coinvolge tutto il territorio nazionale e persino il Nord Est, nel quale si sono verificati episodi intimidatori nei confronti di giornalisti che hanno lavorato anche per media e testate del Friuli Venezia Giulia.
«Noi oggi ricordiamo chi ha perso la vita facendo il proprio lavoro nel mondo dell’informazione. Alcuni giornalisti sono stati uccisi dalla mafia, altri sono rimasti vittime di guerre o di conflitti, ma tutti loro realizzavano i propri reportage seguendo un ideale – afferma il presidente di Leali delle Notizie Luca Perrino -. La Passeggiata di Leali delle Notizie non vuole solo ricordare alcuni dei giornalisti che sono stati uccisi nell’ultimo secolo mentre svolgevano il proprio mestiere, ma si vuole tenere a mente quanto sia importante la libertà di stampa e di espressione all’interno di una democrazia».
La Passeggiata della Libertà di Stampa e di Espressione è un percorso che si sviluppa in diversi punti del centro di Ronchi dei Legionari e che riguarda 21 storie di operatori dell’informazione uccisi mentre svolgevano il loro lavoro. 21 come l’articolo 21 della Costituzione, in cui si afferma il principio della libertà di manifestare il proprio pensiero. Ogni pannello è dotato di un QR code attraverso il quale è possibile leggere la storia di un giornalista che, con le proprie inchieste, non ha avuto paura di raccontare i fatti più scomodi nemmeno davanti a minacce estreme. Il percorso incomincia dalla pensilina dei mezzi di trasporto in Via Dante dove è situato il murales di Daphne Caruana Galizia e si sviluppa poi in Via Mazzini, Piazza Oberdan, Via Roma, Piazza Concordia, Via dei Campi e lungo il parco della città. La passeggiata si conclude in piazzetta Martire delle Foibe, vicino all’auditorium e alla sede di Leali delle Notizie, dove si trova l’ultimo pannello dedicato a Jamal Khassoggi e realizzato su concessione di Mauro Biani, vignettista di La Repubblica. È possibile dunque recarsi durante la settimana nella sede dell’associazione per prendere una mappa della Passeggiata della Libertà di Stampa e di Espressione e scoprire così le storie di libertà violata.
«Leali delle Notizie ha aiutato a far emergere Ronchi come comune dei diritti. La mafia, i regimi totalitari o le dittature di ordine dinastico come l’Arabia Saudita adottano la massima di Stalin secondo cui se si elimina l’uomo si elimina pure il problema – ha affermato il Consigliere Regionale Antonio Calligaris -. Grazie all’esercizio della memoria il problema non è eleminato e nemmeno l’uomo ed è questo il grande messaggio di Leali delle Notizie sulla libertà».
I giornalisti che tracciano il percorso della Passeggiata di Leali delle Notizie lungo il centro di Ronchi dei Legionari sono solo una piccola parte di tutti quegli operatori dell’informazione che sono stati uccisi nel mondo. L’intenzione dell’associazione è infatti quella di ampliare il percorso installando nuovi pannelli grazie all’appoggio dell’amministrazione comunale di Ronchi dei Legionari. «Il 25 aprile abbiamo ricordato il valore della democrazia e della libertà in cui rientra anche la libertà di stampa e di espressione di tutti i cittadini – ha affermato il sindaco di Ronchi Livio Vecchiet -. In una società civile ci sono tante cose che non vanno; molti giornalisti le denunciano e per questo vengono minacciati e a volte pure uccisi. Un’amministrazione comunale democratica deve sempre portare avanti il valore della libertà di stampa e il Comune di Ronchi continuerà a sostenere le iniziative di Leali delle Notizie a favore della comunità e della libertà».
Oltre all’inaugurazione della Biblioteca e della Passeggiata, gli attori Giulio Morgan, Sara Alzetta e Antonio Schiavulli hanno eseguito delle letture sceniche sulle vicende di alcuni giornalisti del percorso sulla libertà di stampa dell’associazione. Alcuni testi sono stati dedicati a Cosimo Cristina, giornalista a cui è stata intitolata la Biblioteca di Leali delle Notizie, nonché primo giornalista ucciso da Cosa Nostra nel 1960. Con il periodico Prospettive Siciliane Cosimo ha avuto il coraggio di raccontare le minacce della mafia a Termini Imerese, un centro commerciale e industriale fiorente del Sud Italia negli anni Sessanta e vittima delle intimidazioni della criminalità organizzata. Il primo a denunciare la mafia e a dire la verità. Ci sono voluti quaranta anni prima di scoprire che la sua morte non è stata un suicidio come si è voluto far credere all’inizio, ma è stata una vittima della mafia. Non potevano poi mancare delle letture su Daphne Caruana Galizia, la giornalista maltese uccisa da un’autobomba il 16 ottobre del 2017. L’associazione ha preso infatti a cuore la storia di Daphne, motivo per cui dal 2018 Leali delle Notizie consegna ogni anno un premio a un operatore dell’informazione per commemorare i suoi 30 anni di inchieste giornalistiche sulla corruzione di Malta. Daphne è dunque diventata per l’associazione un simbolo di lotta della libertà di stampa e di espressione. Altre letture sono state incentrate su Giancarlo Siani, ucciso dalla mafia, e a cui l’associazione ha dedicato una Panchina della Libertà di Stampa nel 2019 in occasione dell’anniversario della morte del giornalista, consegnandola a Torre Annunziata.
L’organizzazione della manifestazione è stata resa possibile con il Patrocinio e la collaborazione del Comune di Ronchi dei Legionari e con il supporto della Biblioteca Comunale Sandro Pertini, di Domini Legnami, di Ecofiniture e con il lavoro prezioso svolto dall’amico Renato Chittaro.

comunicato stampa

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