VENERDI’ 11 MAGGIO A VICINO/LONTANO 2018
IL PIACERE DELLA LEGALITA’: LIRIO ABBATE DOMANI SERA (ORE 21.30, CHIESA SAN FRANCESCO) RACCONTA AL PUBBLICO IL “PIÙ GRANDE RICATTO MAI FATTO ALLA REPUBBLICA”, SVISCERANDO FATTI E MISFATTI DELL’UOMO DI MAFIA CAPITALE. E IN MATTINATA SARÀ PROTAGONISTA – AL TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE – DELLA MATTINATA DEDICATA ALLA LEGALITÀ, INSIEME AL RAPPER AMIR ISSAA E AL FONDATORE DELL’ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE CONTRO IL CAPORALATO NO-CAP YVAN SAGNET.
IMMIGRATI. POSSIAMO FARNE A MENO? E’ QUESTO IL TEMA DEL PANEL CENTRALE DEL FESTIVAL, ALLE 19.30 NELLA CHIESA DI SAN FRANCESCO. SI CONFRONTERANO CON IL PUBBLICO: STEFANO ALLIEVI, ELENA AMBROSETTI, BIANCA BENVENUTI, FABRIZIO GATTI, FADI HASSAN, ANDREA SACCUCCI, YVAN SAGNET. AL FESTIVAL DOMANI L’ARCHITETTO DELL’ANNO 2017, EMILIO CARAVATTI E L’INAUGURAZIONE DELLE MOSTRE “L’OSPEDALE DI TUTTE LE GUERRE” DI MEDICI SENZA FRONTIERE E “A MANI NUDE” SULLO SMANTELLAMENTO ILLEGALE DELLE NAVI LUNGO LE COSTE ASIATICHE.

“Il piacere della legalità” al centro della seconda giornata del festival vicino/lontano 2018, domani, venerdì 11 maggio. Dalle 8.15 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine l’11/a edizione del progetto dedicato alla legalità vedrà fra i suoi protagonisti Lirio Abbate, vicedirettore dell’Espresso. E’ il momento conclusivo di un percorso formativo rivolto agli studenti e ai detenuti sui temi dell’etica e della responsabilità: il progetto, coordinato da Liliana Mauro, avrà fra i suoi ospiti anche il rapper Amir Issaa, il fondatore dell’associazione internazionale contro il caporalato No-Cap Yvan Sagnet e gli animatori – Antonio Domino, Graziella Domino, Massimo Sole del progetto “Gli Invisibili”, nato a Palermo e dedicato a tutte le vittime innocenti della mafia e dell’indifferenza. In serata, dalle 21.30 nella Chiesa di San Francesco, Lirio Abbate racconterà al pubblico di Udine il “più grande ricatto mai fatto alla Repubblica”, entrando nei fatti e misfatti dell’uomo di Mafia Capitale.
Immigrati. Possiamo farne a meno? E’ questo il tema del panel centrale della giornata, in programma alle 19.30 nella Chiesa di San Francesco: si confronteranno con il pubblico in un incontro-dibattito Stefano Allievi , Elena Ambrosetti, Bianca Benvenuti, Fabrizio Gatti, Fadi Hassan, Andrea Saccucci, Yvan Sagnet. E alle 21.00 nell’Oratorio del Cristo si parlerà di “Tasse. Da ciascuno secondo le sue possibilità”, con Silvia Giannini , Nicola Rossi e Claudio Siciliotti, coordinati da Antonio Massarutto.
Domani al festival (Oratorio del Cristo, ore 17.30) l’architetto Emilio Caravatti, dello studio vincitore del Premio Architetto dell’anno 2017: con Paolo Bon ragionerà della “costruzione di un luogo come atto politico”. Fra gli appuntamenti della giornata anche Un mare di plastica. Il problema è a monte, proiezione del documentario di Eugenio Fogli e Francesca Ronchi (ore 18.00, Chiesa di San Francesco), mentre “Sulla cura. Pratiche e prospettive a confronto” si confronteranno Francesco Bilotta, Beatrice Bonato, Claudia Furlanetto. Alle 18.00 al Caffè dei libri si parlerà di “Pratiche e politiche per diventare più sostenibili”, con Giorgio Osti, Francesco Marangon e Luigi Pellizzoni, coordinati da Paolo Ermano. Alle 18.30 alla Libreria Friuli il politologo Gianfranco Pasquino presenta il suo ultimo libro, “Deficit democratici”, in dialogo con il giornalista Gianpaolo Carbonetto. E alle 19 sarà il rapper Amir Issaa a presentare l’autobiografico “Vivo per questo” nella Libreria Moderna Udinese, conversando con la giornalista Anna Dazzan.
Alle 18.30 a Casa Cavazzini si presenta “La voce di Impastato”, il volume i Ivan Vadori e di Elia Falaschi che raccoglie sei anni di interviste ai protagonisti dell’antimafia italiana: Gian Carlo Caselli, Lirio Abbate, Carlo Lucarelli, Luigi Ciotti, Sandro Ruotolo e naturalmente ai familiari di Impastato, il fratello di Peppino, Giovanni, e la nipote Luisa, Edito da Nuova Dimensione, il libro sarà presentato in dialogo con le giornaliste Luana de Francisco e Cristina Savi.
Vicino/lontano 2018 non rinuncia a incrociare i suoi percorsi con Medici Senza Frontiere, che quest’anno porta a Udine, in anteprima, la mostra fotografica “L’ospedale di tutte le guerre”, Attraverso gli scatti di Alessio Mamo racconta il programma di chirurgia ricostruttiva di Medici Senza Frontiere nell’ospedale di Amman, dove l’équipe chirurgica ha eseguito negli ultimi 10 anni più di 10 mila interventi. Tra le foto esposte anche il ritratto di Manal, premiato con il secondo premio nella categoria “People” al World Presso Photo 2018. L’inaugurazione è in programma venerdì 11 maggio, alle 18 a Palazzo Morpurgo. A disposizione del pubblico anche i visori 3D per “entrare” nel vivo dei vari progetti dell’Organizzazione che nel 1999 ha vinto il Premio Nobel per la pace. Sempre venerdì 11, alle 18.30, inaugura nello spazio espositivo Make “A mani nude”, mostra fotografica a cura della coalizione internazionale Shipbreaking Platform. Gli scatti di Tomaso Clavarino e Isacco Chiaf – che interverranno con Nicola Mulinaris di Shipbreaking Platform – denunciano i costi umani e ambientali dello smantellamento navale in India e Bangladesh. È un problema che riguarda anche il nostro Paese. Negli ultimi 4 anni più di cento grandi navi italiane sono state smantellate sulle spiagge dell’Asia meridionale. Il nuovo regolamento europeo in materia entrerà in vigore il prossimo dicembre, ma l’Italia é uno dei pochi Paesi in Europa a non aver ancora approvato alcun sito di smantellamento sul territorio nazionale. Al
Teatro San Giorgio alle 21 va in scena INT/ART Sintî locâl – Agjî globâl: è la seconde serie dell’allestimento con Michele Bazzana, Giorgio Cantoni, Edi Carrer, Alice Durigatto, Lorenzo Fabbro, Luca Malisan, Carin Marzaro, Dorino Minigutti, Aida Talliente. Modera Paolo Cantarutti

comunicato stampa

 

 

 

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