Affascinati dal cervello
11^ edizione
Pordenone, 4/25 ottobre 2018
Auditorium Centro Culturale
Casa A. Zanussi Pordenone
GIOVEDI’ 25 OTTOBRE A PORDENONE
CASA ZANUSSI, IRSE, ORE 15.30
DEPRESSIONE E NON SOLO.
FARMACI, PSICOTERAPIA
O COME ALTRO INTERVENIRE?
CON IL BIOPSICOLOGO E SAGGISTA TULLIO GIRALDI, DOCENTE ALL’UNIVERSITÀ DI TRIESTE E VISITING PROFESSOR AL KING’S COLLEGE DI LONDRA. DAI DATI DELLA DEPRESSIONE (SI STIMANO 121 MILIONI DI SOGGETTI DEPRESSI SULLA TERRA) AL RECOVERY, IL PERCORSO CHE MIRA ALL’ATTIVAZIONE DI RISORSE INDIVIDUALI PER ARRIVARE ALLA GUARIGIONE.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità la depressione “è il comune disturbo psicologico, di cui soffrono circa 121 milioni di persone, prima causa di disabilità e quarto fattore del carico complessivo di malattia, con previsione di aumento sino alla seconda causa di anni vissuti con disabilità nel 2020. Non c’è dubbio che la depressione sia strettamente legata al quotidiano delle nostre vite: e proprio intorno alla questione ruota il terzo e conclusivo incontro del ciclo “Affascinati dal cervello” 2018, promosso dall’IRSE – Istituto Regionale di Studi Europei di Pordenone, in cartellone giovedì 25 ottobre alle 15.30 nell’Auditorium del Centro Culturale Casa Zanussi di Pordenone. Protagonista sarà il biopsicologo e saggista Tullio Giraldi, docente di Psicologia Clinica e Neuropsicofarmacologia all’Università di Trieste e Visiting Professor al King’s College di Londra. “Farmaci e psicoterapie. Infelici, tristi o depressi” titola il suo ultimo saggio, edito Il Mulino (2016): un filo rosso che si dipanerà anche nel corso dell’incontro di Pordenone perché, spiega Giraldi, «nonostante i progressi delle neuroscienze, la psichiatria manca ancora di solide basi scientifiche e strumentali. Gli stessi criteri diagnostici della psichiatria biologica sono oggetto di critica per la difficoltà di differenziare i reali disturbi psichiatrici dalla sofferenza di natura esistenziale. L’efficacia dei farmaci antidepressivi nei soggetti con sofferenza esistenziale è uguale a quella di un placebo inattivo, mentre si sono dimostrati efficaci interventi di supporto psico-educativo e psicoterapeutico, e percorsi di meditazione adottate dalla millenaria tradizione orientale, che evitano la medicalizzazione impropria e sviluppano, attraverso un percorso di superamento delle difficoltà esistenziali della società globalizzata». Il recovery, dunque, ovvero il meccanismo di guarigione autoprodotto dal paziente, potrebbe essere il passaggio determinante, accanto o al di là alla terapia farmacologica. L’ingresso è libero, sold out i primi due incontri, con centinaia di spettatori, operatori sanitari e studenti. Info IRSE – Istituto Regionale di Studi Europei del Friuli Venezia Giulia tel 0434 365326 www.centroculturapordenone.it/irse
Tullio Giraldi, biologo e psicologo, già ordinario di Farmacologia all’Università degli Studi di Trieste, dove ha insegnato nella Facoltà di Farmacia, Medicina e Psicologia; è attualmente visiting professor al King’s College di Londra. Dal 1970 svolge ricerche sullo stress e depressione. Difficoltà di adattamento ad eventi di vita stressanti, depressione, disperazione-impotenza possono attenuare l’efficacia dei trattamenti antitumorali: in questo Giraldi ha maturato una specifica esperienza nella psicoterapia individuale e di gruppo, particolarmente in oncologia. I risultati delle sue ricerche sono oggetto di oltre 170 saggi e pubblicazioni nazionali ed internazionali. Grazie all’esperienza di presidente di Comitati Etici, si è occupato dell’efficacia e della sicurezza dei trattamenti sanitari, in particolare dell’uso degli psicofarmaci, e tra questi degli antidepressivi. È membro dei comitati editoriali di riviste scientifiche.
comunicato stampa