PRIMAVERA A FOLKEST: ULTIMO CONCERTO DELL’ANTEPRIMA PRIMAVERILE VENERDÌ 13 APRILE A SAN VITO AL TAGLIAMENTO (TEATRO ARRIGONI, ORE 21.00) CON IL DJAMBOLULÙ SWING TRIO, FORMATO DA TRE FRA I PIÙ SIGNIFICATIVI INTERPRETI DEL JAZZ MANOUCHE IN ITALIA E IN EUROPA: MAURIZIO GERI, JACOPO MARTINI E NICOLA VERNUCCIO

L’arrivo della primavera è stato salutato dal festival Folkest con una gustosa anticipazione al consueto cartellone estivo, quest’anno a cavallo tra la fine di giugno e i primi di luglio (21 giugno-9 luglio le date di questa quarantesima edizione).
L’ultimo appuntamento per Folkest primavera, è in programma domani, venerdì 13 aprile, alle 21 al Teatro Arrigoni di San Vito al Tagliamento, autentico gioiello acustico che ospiterà Djambolulù Swing Trio, formato da tre fra i più significativi interpreti del jazz manouche in Italia e in Europa, Maurizio Geri, Jacopo Martini e Nicola Vernuccio. Un concerto all’insegna dello swing-manouche per questo trio di sole corde che spazia dagli standard di Django alle composizioni originali, una reunion fra i più apprezzati interpreti dello stile in ambito italiano ma riconosciuti anche a livello internazionale.I due chitarristi hanno segnato la storia del gipsy-jazz nel nostro paese, Geri inizia ad appassionarsi a Django nel lontano 1989 e forma il gruppo “Swingtet” con cui partecipa nel 2000 al festival di Samois sur seine, Martini in pochi anni arriva ad essere convocato al “Django in June” di Boston come insegnante.
Diversi i punti di partenza, l’amore per la musica popolare e la forma canzone da una parte, la derivazione dal jazz moderno dall’altra, due mondi, due tecniche che convergono e sublimano nel gusto musicale e nella scelta del repertorio; ma anche due compositori, due diverse ispirazioni che si incontrano, popolare e jazz, così come da sempre è tradizionale e moderna la matrice della musica manouche. Per sottolineare e stimolare un quadro armonico così vario e trasversale è indispensabile il contrabbasso di Vernuccio, figura di spicco del free-jazz italiano e collaboratore storico dei due chitarristi. Al loro attivo numerose incisioni sia come solisti che in altre formazioni e partecipazioni a rassegne festival e di tutto il mondo.
Atteso la prossima settimana, a suggello di questa inedita fase di primavera, il ritorno in regione di Simone Cristicchi mercoledì 18 aprile salirà sul palco del Teatro Candoni di Tolmezzo (ore 21.00) con la sua personale e fortunatissima versione del successo senza tempo di Fabrizio del Andrè “La buona Novella”, una prestigiosa produzione dell’Accademia Musicale Naonis nata da un’idea Valter Sivilotti e Giuseppe Tirelli. Il celebre cantattore ne ha creato una versione da “Musical-Civile” al cui interno trova spazio anche un inedito monologo introduttivo su Gesù dal titolo “A volte ritorno”, ispirato ai testi di don Andrea Gallo e don Pierluigi Di Piazza, due preti di frontiera con l’attitudine a stare in mezzo agli ultimissimi e da sempre impegnati a difesa degli ultimi.
Il concerto di Folkest primavera è ad ingresso libero, per lo spettacolo di Simone Cristicchi info e biglietti su www.folkest.com

comunicato stampa