BUTTRIO – dal 18 al 20 settembre, ospiterà la prima edizione del festival “Ci vuole un albero per…”, organizzato dalla Giant Trees Foundation per la parte scientifica e da Opificio330 per la parte artistica. Il Sindaco Eliano Bassi e l’assessore alla cultura Patrizia Minen del comune di Buttrio, con il sostegno della regione fvg, inaugurano questa prima edizione dedicata alla tutela del patrimonio arboreo di Villa di Toppo Florio.
Madrina di eccezione per questa prima edizione sarà la soprintendente MIBAC FVG, dott.ssa Simonetta Bonomi. Nella mattinata di venerdì 18 settembre si darà inizio al dibattito confronto con molti degli esponenti più autorevoli in tema di salvaguardia e ricerca scientifica arborea. Un significativo scambio pubblico, moderato da Andrea Maroè che, sia come responsabile tecnico Alberi Monumentali della Regione, sia come presidente della Giant Trees Foundation, sostiene come “lentamente si stia riscoprendo una consapevolezza nuova e questo rapporto più profondo tra uomo e albero potrebbe permetterci di salvaguardare l’intero pianeta vivente. Ho scelto relatori provenienti da molti luoghi del mondo con competenze diversificate, per rinforzare la consapevolezza del patrimonio arboreo che anche in questo luogo è significativo e va continuamente tutelato”.
E’ importante, sostiene la promotrice del progetto dott.ssa Patrizia Minen, “che questa prima edizione di un percorso pluriennale associ fin da subito l’approfondimento scientifico con la promozione di una cultura rispettosa dell’ambiente in cui si collocano le attività umane e che si proponga di considerare la natura come strumento generativo di incontro e relazione”.
“Il Parco e gli alberi possono essere un punto di incontro e di riferimento per la comunità, da valorizzare, da vivere assieme – sottolinea il Sindaco Eliano Bassi -. Ho sostenuto fin da subito questa iniziativa perché favorirà la nascita di best practices ripetibili dalle singole Giunte, dalle varie associazioni territoriali e dai singoli cittadini.”
Le curatrici scelte dal partner associazione Opificio330, Amerita Moretti e Donatella Nonino, sottolineano “come sia culturalmente utile sostenere, attraverso strumenti come arte, musica, danza, la tutela dell’ambiente. Oltre alla collocazione di quella che ci auspichiamo essere la prima di molte opere che colloquiano con il Parco, daremo vita alla mostra interna alla Villa in cui ogni artista è chiamato a sviluppare il tema della relazione tra uomo e natura. Le altre iniziative artistiche previste sono performance coreografiche e suggestive sempre a tema, concerti, e momenti di incontri culturali”.
Iniziative pensate per motivare l’interesse sotto molti punti di vista per il Parco, affinché diventi anche un luogo d’arte a cielo aperto, capace di attrarre turismo e artisti di fama internazionale. Crediamo che il connubio creato quest’anno tra scienza e arte sia la giusta formula per stimolare l’attenzione all’ambiente.
Venerdì 18 settembre, alle 9.00, è in programma il convegno scientifico con la partecipazione di relatori provenienti da Università di Boston, di Udine, di Milano e da istituzioni diverse come la Universidad de Las Americas, il Ministero delle Politiche Forestali MiPAAF, AIDTPG, Agenzia Spaziale Europea, che affronteranno la tematica “Alberi: habitus – habitat ”.

“Sarà anche l’occasione per affrontare sul campo la gestione del verde pubblico – sottolinea Andrea Maroè -con particolare attenzione alla collocazione, esigenze e accudimento delle varie essenze, attraverso delle visite guidate a Buttrio, Pradamano e Premariacco, oltre che alla stessa Villa Florio”.
Seguirà, alle 18, l’ inaugurazione della mostra d’ arte, che rimarrà aperta da mattina a notte durante tutto il festival, con opere scelte negli atelier di Guerrino Dirindin, Alfonso Firmani, Pawel Ignaszak, Luciano Martinis, Amerita Moretti, Daniela Daz Moretti, Passonia, Michela Sbuelz, Laura Tessaro, Elido Turco, Enzo Valentinuz. Sarà proprio il Maestro Valentinuz a tenere un laboratorio tecnico-pratico dell’arte del graffito aperto a tutti, mentre il Maestro Elido Turco proporrà “Madre natura”, performance con interventi di body art e shooting fotografico.
Per l’opera permanente è stata scelta l’artista Daniela Capaccioli, diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. La sua arte si esprime al meglio attraverso l’utilizzo della rete metallica a cui l’artista dà sostanza e malleabilità. “Catturo l’invisibile e l’intangibile, dò forma, colore, aspetto e lo vedo trasformare, apparire, scomparire. Plasmo il vuoto che ci circonda – spiega l’artista -.”
La metafora dell’opera realizzata, permette di suggestionare il pubblico sull’importanza e la minaccia di estinzione delle api, insetti che per Buttrio sono anche un imprescindibile alleato per la coltivazione della vite e rappresenta la relazione indispensabile per la continuità della vita.
All’imbrunire di ogni serata la coreografa Giorgia Cuttini, diplomata dell’ottavo anno di studi presso l’istituto Ceron di Udine, insegnante e coreografa, con il suo corpo di danza, proporrà una performance suggestiva, che introdurrà un altro delicato tema della natura: la quasi estinzione delle lucciole.
Domenica 20 settembre pomeriggio, Agnese Toniutti pluridiplomata in pianoforte è specializzata in repertorio contemporaneo e del Novecento, al pianoforte e regia di voci eseguirà il concerto “Giacinto Scelsi, i suoni, le parole”, in un continuum fluido tra pianoforte e voci, nel desiderio di aprire spazi di suggestione attraverso i suoni. Questo concerto-performance vuole dare un rapido sguardo al mondo creativo del compositore per suggerirne l’ampiezza di orizzonti musicali e di pensiero.
Il concerto sarà preceduto dal racconto di Luciano Martinis, vicepresidente della Fondazione, che introdurrà la vita di Scelsi e la sua particolare relazione con gli alberi. L’evento è in collaborazione con la Fondazione Isabella Scelsi di Roma.
Per info: eventibuttrio@gmail.com
facebook Ci vuole un albero per… “TreeArt Festival”

Comunicato Stampa

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