Un rotolo di carta igienica con la scitta Don’t panic! e l’hashtag #nextgenerationEU è stato il logo del Concorso Internazionale IRSE Europe&Youth 2021. Domenica 9 maggio, in felice coincidenza con la Festa dell’Europa, giovani universitari di eccellenza esprimeranno le loro idee sul futuro dell’Europa, legato al loro futuro di lavoro e di impegno sociale, per un concreto cambiamento. La Premiazione in prima visione in una data che in questo 2021 acquista un valore davvero speciale, alla luce dell’impegno UE per la ripresa degli Stati membri. Una visione che da sempre coltiva in Regione Friuli Venezia Giulia l’IRSE – Istituto Regionale di Studi Europei, attraverso molteplici iniziative fra le quali spicca il Concorso Internazionale “Europe&Youth”. Il Concorso proponeva quest’anno 11 tracce: dal saggio dell’economista Mariana Mazzucato Non sprechiamo questa crisi al recente Piano d’azione Ue contro il razzismo, all’ultimo Rapporto su Algoritmi e rispetto della privacy, all’urgenza delle sfide ambientali e della sharing economy. Anche una riflessione su Dante, poeta universale, e sul libro Finitudine di Telmo Pievani. L’urgenza di competenze scientifiche e di rivoluzione nei comportamenti individuali sono state al centro di elaborati di tutte le fasce di età.
Dalle ore 10 tutti potranno assistere in un clic alla Premiazione di “Europe&Youth” 2021: in prima visione sui profili Facebook e Instagram IRSE-ScopriEuropa e sul canale Youtube Cultura Pordenone. Introdotti dalla presidente IRSE Laura Zuzzi, e dalla digital storyteller Eleonora Boscariol, alcuni giovani premiati proporranno in inglese incisivi interventi in video sui temi trattati per partecipare al Concorso IRSE: dalla necessitá di nuove scelte economiche e sociali al bisogno di competenze scientifiche, dal non tradire le enunciazioni di un’Europa verde, innovazione e sharing economy, al dare concretezza al piano UE contro il razzismo, fino alle sfide di intelligenza artificiale e algoritmi. Interverranno anche alcuni rappresentanti delle istituzioni copromotrici del Concorso: l’Assessora alla Cultura della Regione FVG Tiziana Gibelli, il presidente di Fondazione Friuli Giuseppe Morandini, l’Assessora al Turismo e Progettazione Fondi europei del Comune di Pordenone Guglielmina Cucci.
«Una gran voglia di tornare a scuola accomuna ragazze e ragazzi: dai più piccoli, agli adolescenti, agli universitari – osserva la presidente IRSE Laura Zuzzi – Gran voglia di abbracci e di musica insieme, e anche un desiderio di conoscersi in maniera meno superficiale, confrontandosi su temi importanti del loro presente e futuro. Voglia di acquisire competenze, in particolare nell’ambito scientifico, per dare, da protagonisti, un loro contributo al cambiamento, nel segno dell’innovazione e anche della condivisione: questa per loro è l’Europa.»

Fra i vincitori: 12 universitari di corsi di laurea o master in Scienze Internazionali e Diplomatiche, Filosofia, Antropologia Culturale, European Studies Middle Eastern Studies, Scienze Politiche Lingue e Letterature Comparate. Dagli atenei di: Bologna, Firenze, Leiden (Olanda), Liubljana (Slo), Napoli, Torino, Trieste, Udine. 12 vincitori anche tra gli studenti di Licei scientifici e linguistici, dalle province di Cuneo, Milano, Padova, Pordenone. 42 studenti delle scuole secondarie di primo grado e primarie dalle province di Pordenone, Trieste e Venezia.
Già online il VERBALE DI PREMIAZIONE con tutti i premi assegnati. Come consuetudine, i lavori che si sono aggiudicati i primi premi della Sezione Università e Scuole Secondarie di Secondo grado sono raccolti in un Quaderno delle Edizioni Concordia Sette, disponibile sul sito centroculturapordenone.it/irse

Ed ecco i vincitori di “Europe&Youth” 2021: nella sezione Università, per la traccia “La crisi, una opportunità?”, gli studenti Emanuel Oian di Pulfero (UD), corso di Laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche, Università degli Studi di Trieste – sede di Gorizia che auspica il ritorno di uno Stato imprenditore, capace di realizzare investimenti pubblici e stimolare quelli privati per trasformare in opportunità le crisi che stiamo vivendo: Andrea Ferro di Campodarsego (PD), master Degree in Studi Europei, Università degli Studi di Padova, che analizza il mondo, messo di fronte alla necessità di affrontare le criticità del nostro tempo; Carlotta Paladino di Latina, corso di Laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche, Università degli Studi di Trieste – sede di Gorizia che ha raccontato la crisi in rapporto al ruolo delle istituzioni, e le parole chiave leadership e resilienza; per la traccia “Finitudine” Marlene Prosdocimo di Meduna di Livenza (TV), corso di Laurea in Filosofia, Università degli Studi Alma Mater Studiorum di Bologna; per la traccia “Razzismo e minoranze” Sara Podetti di Commezzadura (TN), corso di Laurea in Antropologia Culturale ed Etnologia, Università degli Studi di Torino che ha inquadrato storicamente la tematica del razzismo e gli strumenti giuridici esistenti anche online; Edeliziastrid Giuditti di Frattamaggiore (NA), corso di Laurea in Lingue e Culture Comparate, Università L’Orientale di Napoli, che ha analizzato il Piano d’azione UE contro il razzismo e indagato le ragioni della sua inefficacia e la necessità di conciliare pianificazione e azione; Daniele Speziale di Savona, corso di Laurea in Scienze Politiche di Leiden University (Olanda), che ha analizzato i contenuti del Piano d’azione UE per il razzismo individuale e quello strutturale; per la traccia “Vivere con gli Algoritmi” Martina Furlan di Trieste, laurea quadriennale in Scienze internazionali Ljubljana University, che ha intercettato temi come la trasparenza degli algoritmi e la responsabilità dei “progettisti di intelligenze artificiali”; per la traccia “Dante, poeta universale” Alessia Marini di Roma, corso di Laurea Magistrale in Italianistica, Università degli Studi di Udine, per aver analizzato diversi riferimenti presenti nella Divina Commedia in rapporto al pensiero di Thomas Stearns Eliot. Premi ulteriori a Nadir Caruana di Figline e Incisa Valdarno (FI) e Mattia Serra di Modena.
Molti vincitori anche per le Scuole secondarie di Secondo Grado: Giacomo Casandrini di Paderno Dugnano (MI), Giovanni Merlo di Massanzago (PD), Beatrice Baggia di Fossano (CN), Anita Broshka di Sacile (PN). Classe 5^C, Liceo Scientifico Grigoletti di Pordenone, Martina Guiotto di Pordenone, Mattia Zen e Leonardo Mantovani di Pordenone, Gianmaria Zoff di Pordenone ed Emma Piccin di Cordenons (PN). Nella sezione Scuole secondarie di Primo Grado e Primarie i riconoscimenti sono andati a 24 studenti della Classe 2^S Scuola Secondaria di Primo Grado dell’Istituto Comprensivo “Dario Bertolini” di Portogruaro (VE), a 16 studenti delle classi 1^A e 2^C Scuola Secondaria di Primo Grado dell’Istituto Vendramini di Pordenone coordinati dall’insegnante Letizia Ventura, agli studenti Giacomo e Francesco Novel delle scuole “Dante Alighieri” e “Nazario Sauro” di Trieste.

I GIOVANI RACCONTANO L’EUROPA, E I SUOI TEMI

1) UNIVERSITARI

“La crisi, una opportunità? / Crisis as a chance”

Emanuel Oian di Pulfero (UD). Corso di Laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche, Università degli Studi di Trieste – sede di Gorizia.

Capitalismo: ultima chiamata. Salvare il nostro sistema economico da sé stesso, ovvero dalle sue naturali storture. L’economista Mariana Mazzuccato fornisce nel saggio Non sprechiamo questa crisi autorevoli suggerimenti su come impostare una nuova rotta da seguire per uscire dalla crisi pandemica, economica, sociale ed ecologica. Impostare una rotta vuol dire prima di tutto scegliere una direzione, orientata verso gli obiettivi dell’equipaggio e proporzionata rispetto alle esigenze dello stesso. Possiamo tranquillamente dire che gli obiettivi e le esigenze dell’equipaggio sono radicali e impellenti.
* * *
Concludendo, servirebbe un “Moonshot approach” simile a quello che permise all’uomo di andare sulla Luna: un piano ambizioso e radicale, temporalmente definito, guidato dagli stati innovatori, in grado di muovere ingenti investimenti pubblici e di stimolare anche quelli privati, nel segno della sostenibilità, dell’innovazione, di lavori dignitosi e di una più equa distribuzione dei frutti della creazione del valore.

“Razzismo e minoranze / Racism and minorities”

Daniele Speziale di Savona. Corso di Laurea in Scienze Politiche, specializzazione in Relazioni e Organizzazioni Internazionali, Leiden University (Olanda).

Personalmente, la promozione di uno studio della storia non-eurocentrico è forse una delle proposte più importanti del nuovo Piano di azione dell’UE contro il razzismo. Sia l’Italia che altri Paesi come l’Olanda e il Belgio sono pericolosamente ignari della propria storia coloniale – un clima di ignoranza che dà vita a violenze. L’insegnamento attuale della storia, che tende a vedere l’Europa come faro di civiltà ed esportatore di progresso nel mondo, dovrebbe lasciare spazio a forme di apprendimento più inclusive, consce della diversità socioculturale del mondo e dei danni apportati nell’era coloniale. Questo tipo di insegnamenti aiuterebbe sia a sradicare stereotipi, sia a espandere la comprensione che i cittadini europei hanno della storia e situazione politica di altre parti del mondo.

“Vivere con gli Algoritmi / Living with Algorithms”

Martina Furlan di Trieste. Laurea quadriennale in Scienze internazionali e Corso di Laurea Magistrale in European Studies, Ljubljana University.

La privacy intesa come tutela dei dati personali si trova a fare i conti con il modello di business delle società tecnologiche. I nostri dati per la scelta di qualche algoritmo diventano preda ambita. Le imprese si difendono dicendo che i dati vengono disaggregati e resi anonimi. Potremmo sentirci più tranquilli, se non fosse che l’enorme mole di dati, seppur anonimi, permette comunque di studiare le abitudini degli utenti, o meglio, dei consumatori, e venderle a caro prezzo alle agenzie pubblicitarie.

2) SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO

“Condivisioni / Sharing”

Giacomo Casandrini di Paderno Dugnano (MI). Classe 5^F, Istituto Istruzione Superiore “Gadda” di Paderno Dugnano (MI).

Una giornata tipo di giovani pronti per la “sharing economy”. Inizia al mattino svegliandosi nella camera dell’appartamento condiviso con uno studente o giovane impiegato trasferito da un’altra regione. Si scendono le scale del condominio e in strada si affitta con un’App la city car più vicina. Arrivati al coworking space si preleva il laptop condiviso al bancone, ci si mette al proprio posto e si inizia a lavorare. A pranzo per sfamarsi si approfitta di una nuova App che permette di mangiare ad un prezzo ribassato gli avanzi di cucina ancora buoni di qualche ristorante nelle vicinanze. In 4 minuti di monopattino a noleggio si è davanti al ristorante e si è anche risparmiato rispetto alla metro. Mentre si ritira la prenotazione si pensa a un’idea per un’App da sviluppare che permetterebbe all’utente di dividere il prezzo di un menù pranzo con uno sconosciuto in alcuni ristoranti della città convenzionati. Il mondo dello sharing è un campo fertile, le idee sono tante e ogni giorno corrono, proprio come il monopattino su cui siamo rimontati, che ci sta di nuovo portando in ufficio…

“Scienza&Tecnologia / We go STEM”

Beatrice Baggia di Fossano (CN). Classe 3^A, Liceo Scientifico Statale Ancina di Fossano (CN).

Molte ragazze, sin da bambine, sono portate a pensare che gli studi scientifici siano incompatibili con il loro genere e che l’ambito STEM sia prettamente maschile.
Il gender gap è presente, e sconcertante, in ogni ambito della società, ma è particolarmente nocivo sul piano scientifico. Le idee, le innovazioni, i cambiamenti non nascono mai dall’omogeneità. L’incentivo alla presenza femminile nei percorsi STEM non serve, solo, alle donne, ma all’intera umanità, se è il progresso ciò che si vuole raggiungere.

Comunicato Stampa

 

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