Alla Bsi, da mercoledì, la mostra “Paesaggio in corso” di Franco Ciot

Mercoledì 17 ottobre, alle 18 alla galleria d’arte Mario di Iorio, nel complesso della Biblioteca statale Isontina, si inaugura la mostra personale di Franco Ciot “Paesaggio in corso”. La presentazione sarà curata da Cristina Feresin.

“Una compostezza insita – scrive Feresin – accompagnata da una buona dose di discrezione e quel senso della misura oramai scomparso: questi sono gli aspetti che maggiormente colpiscono quando si conosce Franco Ciot, qualità che si ritrovano anche nel suo lavoro. Un lavoro che parte da lontano. La grafica e la scultura degli anni Ottanta e Novanta, quest’ultima realizzata prevalentemente con reti metalliche, sono il punto di partenza per le opere attuali dedicate al paesaggio, o meglio alla sua percezione, a cui si è aggiunta anche una riflessione, con relativi interrogativi tutt’ora aperti, sull’idea di giardino: che cos’è, che senso ha, come realizzarlo. Pensieri che nascono e si sviluppano nel quotidiano, da piccole intuizioni, visioni inattese, particolari impercettibili di una natura che ogni giorno incontra e che, nel tempo, si è stratificata a tal punto da diventare materia viva per le sue opere”.

Franco Ciot è nato nel 1959 a San Canzian d’Isonzo dove vive e lavora. Inizia l’attività espositiva alla metà degli anni Ottanta, con presenze regionali e nazionali dedicate alla grafica d’arte, formandosi seguendo corsi di tecniche calcografiche sul territorio con Franco Milani, e in seguito presso la scuola Internazionale di grafica di Venezia, nei corsi di xilografia e tecniche sperimentali con Franco Vecchiet. Nello stesso periodo si trasferisce a Udine, dove continua l’attività artistica. Dalla fine degli anni Novanta si avvicina a forme espressive che lo vedono realizzare sculture con prevalente uso di reti metalliche a formare di solito abiti e figure-contenitori, inizia in questo periodo a installare e ambientare le stesse in rassegne regionali e nazionali tra le altre “Hicetnunc” curata dal critico Angelo Bertani, “Passaggio a Tarcento” a palazzo Frangipane di Tarcento a cura di Paolo Centioni, “Portici inattuali” a Sitran d’Alpago, “Contemporanea” al teatro S. Giorgio Udine, “Andante a salire” aVillacaccia di Lestizza, fino al 2006 con la rassegna di scultura “Acciaio domani” a Udine. Negli ultimi anni il centro d’interesse si focalizza nella percezione del paesaggio, tradotto con strutture tridimensionali e disegni-collage, che formalmente riprendono tracciati semplici che si sviluppano nelle architetture naturali che ci circondano. Nascono da disegni e appunti fotografici che rivelano ciò che la memoria conserva dopo aver distolto lo sguardo e danno corpo alla natura illusoria e parziale della visione stessa. Le prime sculture di questa serie sono state esposte nel 2010 in Australia, di seguito in mostre collettive regionali e nazionali.
La mostra rimarrà aperta fino al 31 ottobre dal lunedì al venerdì dalle 10.30 alle 18.30, il sabato dalle 10.30 alle 13.

comunicato stampa

Share This