FASCISTA
Il documentario di Nico Naldini, cugino di Pier Paolo Pasolini, considerato perduto ritorna a Cinemazero martedì 02 novembre per l’ultimo appuntamento con Aspettando Pordenone Docs Fest – le voci dell’inchiesta
Ospite della serata lo storico Marcello Flores

Ultimo appuntamento a ingresso gratuito, martedì 02 novembre a Cinemazero alle 20.45, con Aspettando Pordenone Docs Fest – Le voci dell’inchiesta, il ciclo di incontri che anticipa il festival di Cinemazero dedicato al documentario che si terrà a Pordenone dal 10 al 14 novembre.
Un evento speciale, in occasione della ricorrenza della scomparsa di Pier Paolo Pasolini e in ricordo di Nico Naldini.
Infatti, durante la serata sarà proiettato Fascista, realizzato da Nico Naldini, cugino di Pasolini, nel 1974 e considerato perduto che ora ritorna in una nuova versione digitale in 2K realizzata da CSC – Cineteca Nazionale e riemerso dai sotterranei delle rarità grazie a Grimaldi Film (produttore del film) e CG Entertainment.
Il documentario, utilizzando spezzoni di cinegiornali d’epoca, ricostruisce la scalata al potere di Mussolini, smascherando la sua propaganda.
Ospite della serata lo storico e docente Marcello Flores, autore di numerosi saggi sul rapporto tra memoria e verità storica, docente di Storia Contemporanea e Storia Comparata, che introdurrà il documentario basato interamente sul montaggio di ampi e rari brani dei cinegiornali LUCE, realizzati durante il ventennio.
Fascista fu realizzato da Naldini quando lavorava come capo ufficio stampa per la PEA di Alberto Grimaldi, produttrice degli ultimi quattro film di Pasolini. Un contrappunto critico alla propaganda mistificatoria degli speaker del regime.
Il regista avrebbe potuto ridurre l’avventura fascista a un fatto di vertice, invece ha preferito puntare sulle responsabilità di tutti, sull’isteria collettiva che coinvolse l’Italia, invitandoci a riflettere sull’oggi, affinché l’irrazionale non abbia ancora una volta a prevalere
Il film generò feroci dibattiti dopo la Mostra del Cinema di Venezia del 1974, dove venne presentato: per questo dopo alcune tormentate proiezioni, sparì dalla circolazione.
“La propaganda demagogica del fascismo è stata tutto”, aveva detto Nico Naldini, scomparso lo scorso settembre. “Il regime fascista, che in essa espresse la sua originalità, e il successo personale di Mussolini negli anni Venti e tutta la sua successiva carriera di dittatore si appoggiano unicamente alla più straordinaria macchina di public relation all’interno e all’esterno della nostra storia. Dietro questa non c’era nel pensiero politico né cultura, nemmeno come forme aberranti e degenerate (come il nazismo), ma una involuzione storica ottenuta con i più violenti metodi pragmatici e voluta dalla crisi del capitalismo. Questo film intende essere una presa di coscienza drammatica, forse traumatizzante per le nuove generazioni, del fenomeno mussoliniano e del suo ventennale successo in forma capillare e in massicci condizionamenti di massa. Lo scopo è stato di presentarlo nella sua compattezza impressionante per il pubblico di oggi”.
Un evento in collaborazione con CG Entertainement e CSC – Cineteca Nazionale.
Ingresso gratuito prenotazione consigliata scrivendo a eventi.cinemazero@gmail.com

comunicato stampa

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