Il gruppo emiliano Mè Pek & Barba ci ha abituati bene, diciamolo subito. Dopo gli album degli esordi Pùtost la bev tòta me (2005), Il vento che soffia della Luna (2007), La rosa e l’urtiga (2009) e i successivi La scatola magica (2012) e Cartacanta (2015) i MP&B affidano la direzione artistica nelle mani sicure della bassista Elisa Minari (Ex Nomadi) per sfornare un disco interamente dedicato al vino.

Vincanti è un’opera ben strutturata in 14 brani, e rispetto al passato più marcatamente “folk irish rock” concede spazio anche ad altre sonorità e generi più pop, fondendo, con equilibrio e buon gusto, strumenti acustici e suoni elettrici. Le canzoni scorrono fluide, come il vino nei calici, per rimanere in tema. L’opera è un lungo brindisi: nella prefazione Marino Severini dei Gang spiega che “brindare” significa “Io ti offro”: è più di un gesto di amicizia, è quasi una preghiera, una benedizione.

L’album si apre con Vitalia, splendida ballata folk magistralmente interpretata da Sandro Pezzarossa e Michela Ollari, le due voci del gruppo. Il bellissimo ritornello ci porta alle vette dei pezzi più riusciti scritti dai MP&B nella loro carriera artistica, tra i quali è impossibile non citare Solstizio d’estate. Filastrocca ci accompagna in un viaggio lungo lo stivale attraverso vitigni e terre che ci regalano buoni vini e diverse culture. Il viaggio inizia nella bassa parmense, passa per il Friuli, per la Val Camonica, per il Salento fino a giungere in Sardegna. Il vino viene qui cantato in diverse lingue e dialetti, da Puccia degli Apres La Classe in salentino, da Franco Giordani e da Enrico Basello in friulano, da Dario Canossi dei Luf in lingua camuna e da Gigi Sanna in sardo. Un gran bel pezzo elettro-folk, trascinante. Mi manca il bar è una ballata allegra, stile Jannacci, che racconta la nostalgia della spensierata vita da bar, con in primo piano violino e flauto. Resta nelle orecchie la strofa dove Sandro Pezzarossa canta “Speravo ancora in un paese più decente”! Etichetta ci ricorda che “il vestito non fa il monaco” e ci proietta in una sala da ballo, con un sound “disco” scandito da un potente groove di basso, batteria, violino e chitarra elettrica. Una sonorità inconsueta per i MP&B, ma pienamente convincente. Peronospera è una sorta di danza propiziatoria ed ipnotica nata per scongiurare i pericoli corsi dalle vigne. Saudade, ispirata da un racconto di Roberto Cipresso, è uno di quei brani che ogni cantautore vorrebbe scrivere. “Di giorno brucia il sole / la notte le ferite / per ricucire il cuore / bagno la cicatrice”. Bellissima e commuovente. La successiva canzone, Enoteca, dà la misura della crescita in termini di sonorità del gruppo. Qui fisarmonica, chitarra elettrica, violino e un bellissimo riff di basso accompagnano una melodia perfettamente riuscita. Personalmente ritengo che Enoteca, assieme a Vitalia sia il pezzo più bello e toccante di Vincanti. L’album si chiude con l’energico folk-reggae Sarà festa il cui testo è stato scritto da Omar Pedrini, che ha anche prestato la sua voce per i cori e Ramezolfo, pezzo con pregevoli tessiture vocali di Michela Ollari.

Un gran del disco, un’opera che va ascoltata attentamente, per coglierne le diverse sfumature. Un album che, pur provenendo dalle zone nebbiose della pianura parmense, evoca il calore e il sapore del mare Mediterraneo.

Tutti i musicisti non ancora citati meritano un plauso: Nicola Bolsi (batteria), Davide Tonna (banjo e bouzouki), Federico Romano (fisarmonica), Federico Buffagni (flauti), Sandro Chierici (chitarra), Lucio Stefani (violino), Domenico “Dido” Di Donna (ghironda), Lorenzo Ferri (percussioni) e gli ospiti Rocco Rosignoli, Filippo Chieli e Antonio Braidi.

All’interno del libretto del CD, contenente foto e i testi delle canzoni, ogni componente dei Mè Pèk & Barba ha scelto il suo vino preferito ed è doveroso segnalare che tra le bottiglie ricompare il Friuli, con il rosso Tavagnacco della Cantina De Claricini di Bottenicco.

L’album è stato presentato il 14 aprile al Teatro di Roccabianca, ottenendo un’accoglienza entusiastica; non ci resta che aspettare al più presto il ritorno dei Mè Pek & Barba in Friuli, dove si sono già esibiti in più occasioni. Nell’attesa di riascoltare dal vivo i MP&B, è possibile acquistare l’album contattando la Band tramite il loro sito internet http://www.mepekebarba.it/ e visionare il video del brano Filastrocca su Youtube all’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=oad7DpgSlWQ

 © Rinaldo Driù per instArt

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