
Lo spettacolo si terrà giovedì 25 novembre 2021, alle ore 20,30 presso la Sala Polifunzionale della ex 5 a Circoscrizione di Via Veneto n. 164 a Cussignacco
Il testo presenta una tripla violenza, subita dalle donne durante la prima guerra mondiale: quella sul loro corpo, quella per essere considerate un disonore per la famiglia e essere quindi allontanate dalla loro casa, e quella di doversi “liberare” del “frutto della colpa”. I bambini, che non venivano
considerati orfani, nonpotevano essere accolti negli orfanotrofi. Solo grazie ad un illuminato prelato, che organizzò per loro un centro di accoglienza, i circa 300 minori abbandonati della nostra zona trovarono un rifugio e sostegno. Purtroppo questa vile e odiosa pratica non è ancora terminata. Ora oltre agli stupri durante le guerre in corso, assistiamo a un’ulteriore forma di violenza sulle donne in quanto donne: i femminicidi. I dati del Ministero dell’Interno, relativi al periodo 1° gennaio – 19 settembre 2021, ne hanno registrati 86; di questi 73 sono stati perpetrati in ambito familiare/affettivo e 52 sono le donne uccise per mano del partner o dell’ ex partner. Solo nel 2001 la corte penale internazionale dell’Aja e l’ONU nel 2008 riconoscono lo stupro di guerra come crimine contro l’umanità. Le rappresentanti delle due Associazioni congiuntamente dichiarano di aspettarsi che anche i femminicidi, gli stupri e le violenze sulle donne trovino una fine.
Chiedono pertanto che: 1/ i/le referenti delle Istituzioni siano formate/i ad hoc e “in ascolto”; 2/ che venga effettuata una campagna di sensibilizzazione nelle scuole attraverso l’’educazione all’affettività; 3/ che vengano maggiormente finanziati i centri di antiviolenza per le donne; 4/ che vengano aperti centri di sostegno e di accoglienza per gli uomini maltrattanti; 5/ che venga predisposta una legge in favore degli orfani delle donne uccise in circostanze così tragiche.
comunicato stampa