LA CELEBRE ATTRICE GIULIANA MUSSO A PALMANOVA CON L’ANTEPRIMA DEL SUO NUOVO SPETTACOLO, “CATTIVO”, E CON “MIO EROE”
Appuntamento al Teatro Modena giovedì 30 giugno e venerdì 1 luglio

Una grande anteprima – “Cattivo”, con Tommaso Banfi -, seguita, all’indomani, dallo spettacolo “Mio Eroe”: la celebre attrice e regista Giuliana Musso sarà protagonista al teatro Modena di Palmanova, tra giovedì 30 giugno e venerdì 1 luglio, con un doppio evento, studiato appositamente per il progetto Accademia dell’Incontro. Sipario, in entrambi i casi, alle 20.45.
“Cattivo” – al debutto – è il nuovo spettacolo di Giuliana Musso, che ne firma la regia dirigendo sulle scene Tommaso Banfi appunto, attore di teatro e di cinema e doppiatore. Si tratta di un monologo tratto dall’omonimo romanzo di Maurizio Torchio (edito da Einaudi nel 2015), in una co-produzione Compagnia ariaTeatro e La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale. Protagonista è un detenuto condannato all’ergastolo e “dimenticato” nella cella di isolamento di un carcere-isola: un racconto a tratti lirico, in altri momenti essenziale e semplice, come la resiliente umanità di questo anti-eroe. La poesia si annida nei dettagli che scandiscono la difficile quotidianità del prigioniero, nei particolari che raccontano la vita del carcere. Una storia, dunque, che esprime pienamente quel “teatro della compassione” che pare essere il naturale sviluppo del teatro d’indagine proposto da Giuliana Musso negli ultimi vent’anni. “Cattivo” si inserisce però anche nel filone del teatro civile, puntando i riflettori sul tema dell’ergastolo, di una pena che non lascia speranza.
Musso sarà invece sul palco in “Mio Eroe”, pièce imperniata sul tema della guerra contemporanea (dunque più che mai attuale, in questo drammatico frangente storico). Il soggetto si ispira alla biografia di alcuni dei 53 militari italiani caduti in Afghanistan durante la missione ISAF 2001- 2014: la voce, straziata, è quella delle loro madri, che ricordano vita, carattere e ideali di quei figli perduti, costruendo un altare di memorie personali da cui sgorga, fortissimo, un grido d’amore, materno e universale, per la vita in tutte le sue forme.

Prenotazioni su https://www.respiralacultura.com.

comunicato stampa

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