Il titolo del festival unisce come in un’antica filastrocca la bocca (Os cioè voce, parola, cibo), le tradizioni (Mos cioè il costume, la memoria e il cuore di una terra), il timore (Boboròs cioè la paura, gli inferi, come l’incapacità di muoversi e allo stesso tempo come l’apertura alla speranza che viene dalla resurrezione) che costituiscono le parole chiave di un percorso pluriennale di proposta e di ricerca.

“Os, Mos, Boboros” si svolgerà nei giorni intorno al solstizio d’estate tra Bugnins e Pieve di Rosa: una manifestazione articolata in quattro serate che abbinano cultura, natura, musica e gastronomia, incentrato sul tema delle acque, in friulano Aghis.

Si comincia martedì 21 giugno alle 21:00, quando nell’antica chiesa di Pieve di Rosa risuoneranno le melodie dei discanti aquileiesi, riscoperti da don Gilberto Pressacco nei manoscritti medievali di Cividale. L’ensemble Schola Aquileiensis, fondato dallo stesso don Pressacco, presenterà il concerto dal titolo “Canamus cum Modulo: I discanti di Cividale del Friuli”. Si tratta di un repertorio di musica sacra originale ed esclusivo del patriarcato di Aquileia, un patrimonio che si intende valorizzare e far conoscere e questa è una occasione preziosa per scoprirlo.

Il festival continua mercoledì 22 giugno alle 21:00 con un reading letterario intitolato “Parole d’Acqua – Peraulis di Aghe” che si terrà sul far del tramonto sul sagrato della chiesa di Santa Maria di Pieve di Rosa, un tempo luogo di passaggio di viandanti e pellegrini diretti all’antico guado del Tagliamento. La compagnia teatrale codroipese Zerotraccia, diretta da Monica Aguzzi, farà rivivere le parole degli scrittori friulani che nelle loro opere hanno descritto l’ambiente delle risorgive: da Nievo a Bartolini, da Giacomini a Floramo e molti altri. I brani saranno accompagnati dalle improvvisazioni musicali di Marco Bianchi e Geremy Seravalle.

Giovedì 23 giugno il salone centrale del Ristorante da Bepo di Bugnins diventerà lo scenario di una speciale “Affabulazione umida” in cui lo chef Germano Pontoni proporrà piatti a base di pesci d’acqua dolce delle Risorgive e lo scrittore Angelo Floramo guiderà i presenti in un viaggio nel tempo tra storia, credenze e tradizioni del Medio Friuli.

Venerdì 24 giugno alle 20:30 nel tendone all’aperto del Ristorante da Bepo si terrà una tavola rotonda sulla biodiversità nell’ambiente delle Risorgive, dal titolo “Dalle risorgive al boboròs. Tra natura e cultura”. Andrea Guaran, professore associato di Geografia, terrà le fila del dibattito che vedrà dialogare Angelo Vianello, docente di Biologia delle piante, la scrittrice Federica Ravizza e Federico Forgiarini, titolare dell’azienda agricola e fattoria didattica “Le Fornaci del Zarnic”.

La manifestazione è organizzata dall’associazione Boboros ODV, che persegue finalità di promozione culturale e dibattito pubblico favorendo la riflessione sui temi che incrociano il futuro di un territorio come quello del Friuli delle risorgive, a partire dalle audaci ricerche di don Gilberto Pressacco.

Il festival di quest’anno ha come filo conduttore il tema dell’acqua (Aghis) e dell’ambiente delle Risorgive. Nelle prossime edizioni i temi saranno la Tiere (Terra – 2023), i Claps (Sassi – 2024), il Misteri (Mistero – 2025).

La serata del 23 giugno è riservata agli invitati mentre le serate del 21, 22 e 24 giugno sono aperte al pubblico con ingresso libero. Il programma aggiornato sarà disponibile a breve sul sito www.boboros.it

Comunicato stampa

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