Trieste capitale mondiale della musica: iniziata ieri la tre giorni della rete GMEL (Global Music Education League) che vedrà ospiti da tutto il mondo per discutere prospettive e nuove tecnologie in ambito musicale. La giornata inaugurale si è aperta con il quartetto formato da Tijana Drinic e Carolina RIccobon (violini), Ecem Erem (viola) e Kezia Leila Andrejksik (violoncello), con un programma dedicato al compositore russo Aleksandr Glazunov.
Dopo la parentesi musicale, a fare gli onori di casa è stato il Presidente del Conservatorio Tartini Lorenzo Capaldo, che -oltre al programma dell’evento- ha illustrato le attività del Conservatorio Tartini e la sempre maggiore importanza data all’interscambio tra conservatori. Purtroppo non presente Wang Liguang, Presidente del China Conservatory, che ha però augurato a tutti un buon e proficuo meeting tramite un videomessaggio.
E’ stata poi la volta di Roberto Turrin, direttore del Conservatorio di Trieste, che ha ancor di più posto l’accento sulle “jont productions” e su come da anni il Tartini stia operando in questa direzione, con diversi progetti atti alla collaborazione con realtà musicali di tutti il mondo e alla formazione degli studenti in ensemble che vedono raggruppate le migliori promesse delle scuole europee. A tale merito particolare risalto all’Orchestra Ceman, nata dal progetto che porta lo stesso nome e che rappresenta la rete dell’alta formazione musicale europea: progetto che vede coinvolte le realtà di alta formazione musicale operative in Austria, Bulgaria, Croazia, Italia, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Ungheria, Albania, Bosnia-Erzegovina, Macedonia, Montenegro, Serbia, Bielorussia, Moldova e Ucraina. E che ha portato alla creazione del’orchestra con i migliori studenti di tali accademie.
In chiusura di giornata spazio anche per il progetto “tARTini”, illustrato da Ugo Poli, Project Manager del CEI – Central Euripean Initiative. Il progetto mira a promuovere l’accesso al patrimonio culturale del grande musicista di Pirano, digitalizzando la sua eredità artistica, didattica e filosofica e creando un nuovo itinerario transfrontaliero di turismo culturale sostenibile Le attività del progetto si concentrano sulla strategia di comunicazione, compreso il portale Web Discover Tartini e il design della Route Tartini. I risultati principali saranno il restauro della casa della famiglia Tartini; la promozione della sua vita e della musica in tutto il mondo; e un numero maggiore di visitatori nell’area, fornendo così un modello per il patrimonio culturale, adatto anche alle realtà all’interno del collegio elettorale della CEI.
Il meeting GMEL – promosso dal Conservatorio Tartini in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia e con il MIUR – Ministero Istruzione Università e Ricerca e con il sostegno della Fondazione CRTrieste e di Fazioli- si concluderà domani, mercoledì 26 giugno. Al Conservatorio Tartini di Trieste dalle 10 si riuniranno istituzioni che spaziano dalla Cina all’Australia, passando per gli Stati Uniti: come Sydney Conservatorium of Music – The University of Sydney, AmericanMusicological Society, il Royal Birmingham Conservatoire, The Herb Alpert School of Music, California Institute of the Arts, Cleveland Institute of Music, Eastman School of Music, University of Rochester, la University of Music Franz Liszt di Weimar, The College of Visual and Performing Arts, George Mason University, The Sibelius Academy – University of the Arts Helsinki, Pechino Conservatory.
Particolarmente atteso l’intervento del compositore statunitense David Rosenboon, dedicato alle prospettive della musica contemporanea in rapporto all’innovazione, alle nuove tecnologie, al networking, Subito dopo interverrà il docente John L. Malcolm IV, in rappresentanza di Cleveland Institute of Music, sulle Trasformazioni Digitali e l’innovazione per la musica classica. Si parlerà anche di formazione a distanza e dell’ARCO Projecy con Alistair Rutherford, ricercatrice al Conservatorio di Birmingham.
In grande evidenza l’utilizzo della tecnologia “LoLa” (Low Latency) sviluppata dal Conservatorio Tartini per consentire ai musicisti di suonare contemporaneamente anche a grandi distanze. Proprio il concerto con la tecnologia “LoLa” sara’ l’evento conclusivo, domani – mercoledì 26 giugno – alle 19 nell’Aula Magna “Paolo Budinich” della SISSA – Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste: primo step di impegno del Conservatorio in direzione di ESOF 2020. Claire de…Jazz sarà il filo rosso del concerto che partirà da Debussy per poi approdare alla poliedricità del Jazz. L’obiettivo è la realizzazione di un concerto interattivo con performance jazz di musicisti delle nazioni della rete GMEL. L’Ensemble sarà impegnato live sul palco, ma ospiterà anche interventi di musicisti situati in altra nazioni, utilizzando il linguaggio jazz per confermare come la musica possa essere elemento unificante di dialogo fra le più diverse aree geografiche e culturali, capace quindi di attivare immediatamente la conoscenza e la condivisione di comuni valori di cooperazione e rispetto fra le nazioni.