INAUGURA DOMANI VENERDì 16 MAGGIO “OPEN. CONFINI DI LUCE PER UN MONDO DI PACE”, LA MOSTRA DI “GO! 2025” NEL MAGAZZINO 26 DI PORTO VECCHIO-PORTO VIVO
Inaugura al pubblico venerdì 16 maggio alle 18 nella Sala “Carlo Sbisà” del Magazzino 26 all’interno di Porto Vecchio-Porto Vivo la mostra “Open. Confini di luce per un mondo di pace.” a cura di Marianna Accerboni.
La mostra è promossa e organizzata dall’Assessorato alle Politiche della Cultura e del Turismo del Comune di Trieste nell’ambito del programma di Go! 2025 Gorizia e Nova Gorica capitale europea della cultura.
Il progetto espositivo multimediale di arte visiva e musica suggerisce un mondo di pace e di condivisione attraverso la multiforme creatività di sette artisti contemporanei del Nord Est.
“Con i suoi 26 mila metri quadrati il Magazzino 26 del Porto Vecchio-Porto Vivo offre una delle cornici espositive più grandi d’Europa”, ha dichiarato l’assessore Giorgio Rossi: “A nome del Comune di Trieste sono onorato di ospitare in questo significativo spazio della nostra città di confine una mostra che propone prospettive di luce. Tra le opere esposte quella che maggiormente mi hanno colpito raffigura il lento lavorio degli insetti xilofagi comunemente detti tarli. In passato nel settore dell’edilizia ho avuto modo di osservare personalmente la loro opera di logoramento del legno e trovo che costituisca una perfetta metafora di qualcosa di subdolo. Oggi esistono tarli che tentano di divorare i nostri cervelli, di farci credere che i valori della vita e dell’umanità sono diventati desueti. Il ruolo degli artisti sta nel dissuaderci dal dare retta a questi tarli”.
“Oggi alle nostre latitudini i confini sono aperti, grazie ai sacrifici delle generazioni che ci hanno preceduto, che non possono essere dimenticati”, ha continuato l’assessore Giorgio Rossi: “Trieste, il Friuli Venezia Giulia, i territori confinanti sono intrisi della grande storia così come delle storie dei nostri genitori, dei nostri nonni, che hanno attraversato due guerre mondiali e diverse occupazioni straniere. Un artista come Zoran Music ha testimoniato queste storie con la propria autobiografia e con la propria opera attraverso il Novecento. Oggi è una grande emozione vedere i suoi quadri esposti accanto a quelli degli artisti qui presenti che ne raccolgono il testimone. Il titolo Open. Confini di luce per un mondo di pace trasmette un fondamentale messaggio di speranza per il futuro. Non c’è bisogno di aderire alla Chiesa cattolica per comprendere che anche il messaggio di Papa Leone 14° va nella direzione della luce e della speranza per le terre martoriate dalla guerra, proprio come lo fu la nostra nel secolo scorso. Siamo molto più vicini di quello che sembra”.
La mostra è promossa e organizzata dall’Assessorato alle Politiche della Cultura e del Turismo del Comune di Trieste nell’ambito del programma di Go! 2025 Gorizia e Nova Gorica capitale europea della cultura.
Il progetto espositivo multimediale di arte visiva e musica suggerisce un mondo di pace e di condivisione attraverso la multiforme creatività di sette artisti contemporanei del Nord Est.
In mostra ci sono complessivamente oltre un centinaio di opere dell’artista triestino Paolo Cervi Kervischer; dei friulani Claudio Mario Feruglio, Carlo Vidoni e Toni Zanussi; di Jasna Merkù e Luigi Spacal della comunità slovena di Trieste. Gran parte delle opere esposte sono inedite, realizzate da questi artisti viventi appositamente per questa rassegna.
Accanto questi rilevanti artisti noti e attivi a livello internazionale, una sezione apposita propone 15 rari dipinti del pittore Zoran Music (Bukovica 1909 – Venezia 2005), protagonista originale e indiscusso della ricerca artistica mondiale del secondo Novecento.
Un’altra sezione è dedicata a Luigi Spacal (Trieste 1907 – 2000), grande maestro dell’incisione, che partecipò più volte alle Quadriennali Romane e alla Biennale di Venezia anche con delle mostre personali, nel cui ambito fu ripetutamente premiato.
Le opere Zoran Music e Luigi Spacal esposte sono rare, poco note, selezionate all’interno della prestigiosa collezione di Lia e Maurizio Zanei.
Molteplici i linguaggi e le tecniche presenti in mostra: dalla pittura a olio, acrilico, tempera e acquerello alla tecnica mista, collage e incisione, dalla scultura all’installazione, interpretati attraverso un taglio espressionista, concettuale, minimalista, simbolista o neoromantico, permeato a volte da suggestioni oniriche, poetiche, fantastiche, metafisiche e surreali.
Tali variegate ma coerenti esperienze artistiche vengono sottolineate in mostra dalla musica, fil rouge dell’esposizione e della maggior parte degli eventi collaterali, con brani inediti e nuovi arrangiamenti composti per l’occasione.
L’esposizione è visitabile dal 17 maggio al 13 luglio negli orari di apertura della Sala Carlo Sbisà: giovedì e venerdì dalle
comunicato stampa