La grande musica costituisce da sempre un ponte privilegiato tra passato e futuro, ponendo gli ascoltatori del presente nella posizione privilegiata di cogliere sia le perenni e imprescindibili costanze, che le differenze legate al tempo.

Il prossimo concerto sinfonico ne sarà un ottimo esempio, poiché sarà aperto da Freddo per pianoforte, violino, violoncello e orchestra di Michele Dall’Ongaro cui seguirà il Concerto in do maggiore op. 56 per pianoforte, violino, violoncello e orchestra “Triplo concerto” di Ludwig van Beethoven, per concludersi con le Antiche arie e danze per liuto prima Suite e le Impressioni brasiliane di Ottorino Respighi.

Prosegue così l’ormai ben consolidata attenzione della Fondazione per la musica contemporanea che in questo caso si lega con il resto del programma attraverso fili delicati ma al contempo solidi, costituiti in particolare dalla conoscenza o dall’esperienza diretta dei compositori.

Se infatti Freddo è stato realizzato a seguito della commissione fatta all’Autore quale preludio del Triplo Concerto di Beethoven dall’Ars Trio di Roma (Laura Pietrocini, pianoforte; Marco Fiorentini, violino; Valeriano Taddeo, violoncello) che li eseguirà entrambi a Trieste, la brillante opera del genio di Bonn fu scritta quale lavoro d’occasione, pensato quindi anch’esso per i primi esecutori: il violoncellista Anton Kraft, il violinista August Seidler e l’Arciduca Rodolfo, allievo di pianoforte di Beethoven stesso.

Le due composizioni sono a loro volta un esempio dell’attenzione di Respighi per la musica del passato la prima, ispirazione sopraggiunta a seguito di un viaggio in Brasile effettuato con la moglie ed eseguita per la prima volta al Teatro Municipale di San Paolo la seconda.

Di grande rilievo gli interpreti, tutti ben noti al pubblico triestino: Fabrizio Maria Carminati, spesso presente sia nell’attività concertistica che in quella operistica del Teatro Verdi vi ha inaugurato tra l’altro tre stagioni liriche.

L’Ars Trio di Roma, dedicatario dell’opera di Michele Dall’Ongaro, si è perfezionato sotto la guida del Trio di Trieste e ha conseguito nel 2001 il Primo Premio Assoluto al Concorso Internazionale “Premio Trio di Trieste”.

 

Il concerto verrà parzialmente replicato anche al Teatro Verdi di Pordenone il 29 ottobre alle 20.30: per rispettare le norme sanitarie, le opere di Ottorino Respighi saranno sostituite dalla Quarta Sinfonia in si bemolle maggiore op.60 di Ludwig van Beethoven.

 

Come già annunciato con il comunicato stampa del 16 ottobre scorso, si ricorda infine che, a partire dal prossimo concerto sinfonico, la Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste riproporrà la tradizionale programmazione in doppia esecuzione. Oltre all’appuntamento domenicale sarà così possibile assistere agli eventi anche di sabato, sempre alle 18.

Si è voluto così unire il rispetto delle nuove misure urgenti di contenimento di contagio Covid19 con le tante richieste degli spettatori, a dimostrazione dell’attaccamento e dell’affezione del pubblico al Teatro.

 

Tutte le informazioni sono disponibili anche sul sito web www.teatroverdi-trieste.com e telefonicamente al n. verde 800 898 868.

 

 

Fabrizio Maria Carminati, Direttore

Diplomato in pianoforte sotto la guida di Carlo Pestalozza, studia composizione a Milano con Vittorio Fellegara e si diploma di direzione d’orchestra a pieni voti. Entra giovanissimo al Teatro Regio di Torino dove esordisce come direttore d’orchestra con La bohème iniziando una lunga collaborazione con la Fondazione che lo porterà inoltre a ricoprire il ruolo di Responsabile d’area artistica, di assistente alla Direzione artistica e assistente al Sovrintendente, oltre che membro del C.d.A.. Sarà poi Direttore artistico del Teatro Donizetti di Bergamo e della Fondazione Arena di Verona. Dopo il successo conseguito all’Opéra de Marseille con Andrea Chénier, Cavalleria rusticana e Pagliacci dal 2008 al 2015 è primo direttore ospite. Dal gennaio 2020 è Direttore artistico del Teatro Massimo Bellini di Catania. Regolarmente invitato a dirigere le maggiori istituzioni teatrali nazionali ed internazionali, ha all’attivo più di 60 diversi titoli d’opera che lo vedono acclamato interprete di vasto repertorio. Dai passati successi di Tosca all’Opéra de Marseille del 2015 in diretta televisiva sul canale Nazionale francese, Fabrizio Maria Carminati negli ultimi 3 anni dirige Macbeth al Petruzzelli di Bari, Lucia di Lammermoor al Maggio Musicale Fiorentino, I Puritani al Bellini di Catania,  Rigoletto al Filarmonico di Verona, L’elisir d’amore a Muscat- Oman con il Teatro la Fenice di Venezia, L’amico Fritz alla Fenice di Venezia e La traviata al Maggio Musicale Fiorentino nonché un concerto con Jessica Pratt all’Opera di Firenze. Inaugura quattro stagioni liriche al Verdi di Trieste con Rigoletto, Evgenij Onegin, I Puritani e Aida; Anna Bolena e Tosca al Festival Verdi di Parma, La straniera a Catania, I Capuleti e i Montecchi a Verona e all’Opéra de Marseille, La sonnambula alla Fenice di Venezia e ancora Norma all’Opéra de Rouen con trasferta alla RHO dell’Oman, Adriana Lecouvreur a St. Etienne, Norma con Marina Rebeka e Lucia di Lammermoor al Verdi di Trieste, Cavalleria rusticana e Rapsodia satanica al Massimo di Palermo, Moise et Pharaon al Festival di Wilbad, Adelson e Salvini a Catania, L’elisir d’amore a Firenze, Cenerentola all’Opera di Dusseldorf e La bohème di Leoncavallo all’Opera di Budapest.

 

ARS TRIO DI ROMA: Laura Pietrocini, pianoforte – Marco Fiorentini, violino – Valeriano Taddeo, violoncello

Fin dal suo esordio nel 2001, l’Ars Trio di Roma si è imposto come una delle formazioni più interessanti del panorama italiano. Perfezionatosi sotto la guida del Trio di Trieste presso l’Accademia Musicale Chigiana di Siena, nello stesso anno consegue il Primo Premio assoluto al prestigioso Concorso Internazionale “Premio Trio di Trieste”, ultimo ensemble italiano ad aver conseguito tale riconoscimento.

Da allora l’Ars Trio è stato ospite di importanti associazioni concertistiche italiane come: Amici della Musica di Firenze, Vicenza, Padova, Verona e Palermo, la Società dei Concerti di Mantova e di Padova, la Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli”, la Filarmonica Laudamo di Messina, il Festival delle Nazioni di Città di Castello, la Società del Quartetto di Bergamo, la Gog di Genova, il Bologna Festival, la IUC di Roma, la Società Filarmonica di Trento, la Chamber Music di Trieste etc.

Intensa anche l’attività all’estero: in Sud America (Cile, Argentina, Uruguay e Brasile), Francia, Austria, Germania, Repubblica Ceca, Ucraina, Inghilterra, Turchia e Cina.

Il Trio è da sempre molto attento anche alla musica contemporanea, eseguendo regolarmente autori come Shchedrin, Kagel, Henze, de Pablo, oltre che a composizioni espressamente dedicate tra le quali il Triplo Concerto per trio e orchestra di Michele Dall’Ongaro.

Per Rai Radio3 si è esibito più volte nell’ambito della rassegna “I Concerti al Quirinale”, trasmessi in diretta nazionale ed europea; mentre il mensile Amadeus gli ha dedicato la propria copertina in occasione dell’incisione dell’integrale delle opere per Trio di Shostakovich pubblicata in CD dalla stessa rivista.

Per l’etichetta Limen Music il Trio ha inciso l’integrale dei Trii di Beethoven in CD e DVD. I componenti del Trio svolgono regolari Masterclass presso l’AimRoma.

L’Ars Trio di Roma è coinvolto nella promozione e diffusione musicale anche come direzione artistica: dapprima con il Festival “Musica in Ateneo – dal Barocco ad oggi”, rassegna espressamente rivolta al pubblico giovanile per una fruizione gratuita e di qualità della musica classica contemporanea negli spazi dell’Università, e più recentemente organizzando il ChRomatica.

Comunicato stampa