Tre Cechov al Miela
venerdì 24 marzo,  ore 17.00, 19.00, 21.00
Sabato 25 marzo,  ore 17.00, 19.00, 21.00
Tre grandi classici interpretati da un cast di giovani protagonisti

Venerdì 25  e sabato 26 marzo al Teatro Miela la rassegna TREČECHOV Gabbiano – Vanja – Tre sorelle.  Un progetto realizzato da Bonawentura con la  Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano. Drammaturgia e regia di Massimo Navone e Luca Rodella. Una produzione Bonawentura
È possibile condensare in un atto unico di 90 minuti un grande capolavoro del teatro cechoviano senza essere accusati di aver vandalizzato un’opera d’arte? Il rischio c’è ed è grosso. Ma se l’obiettivo è quello di portare alla massima intensità la tensione emotiva dei personaggi e le atmosfere in cui sono immersi, vale la pena di correrlo. Se poi il cast è composto da diciotto spericolati attori ventenni, si può anche pensare di vincere una scommessa: riuscire a mettere in scena un Čechov senza ‘checovismi’ di maniera, contemporaneo, dinamico, brillante, ma fedele all’intreccio delle vicende umane che l’autore ha creato con impareggiabile sensibilità. Complice una colonna sonora spregiudicata che accosta i generi musicali più disparati, (dalla sinfonica al jazz, dal rock al pop, dal metal all’elettronica), ciascuna delle pièce fluisce davanti agli occhi dello spettatore in una dimensione che la rende onirica e allo stesso tempo concreta e attuale. Tre capolavori di Anton Čechov in 270 minuti. Un’occasione da non perdere.
Ad arricchire il programma segnaliamo sabato 26 dalle 15.00 alle16.30 un’ incontro di confronto tra le nuove generazioni di attori e i grandi  classici con gli allievi della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano e gli allievi della Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine. Conducono l’incontro Massimo Navone regista e direttore artistico del Teatro Miela ,Claudio De Maglio direttore della  Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe.
TRE SORELLE
Tre sorelle, Olga, Mascia e Irina, vivono in una piccola città di provincia. Olga è un’insegnante, Mascia è la moglie di un professore del ginnasio, mentre Irina, la più giovane, sogna un futuro in cui realizzarsi attraverso il lavoro. Il fratello maggiore, Andrej, sposa Natascia, che le sorelle accolgono con difficoltà. L’anniversario della morte del padre, generale dell’esercito, coincide con il compleanno di Irina. In casa arriva a festeggiarla una combriccola di militari di stanza in quell’avamposto isolato dal mondo. Tra nostalgia del passato e un presente che si briciola giorno dopo giorno, tra amori impossibili e duelli fatali, il tempo scorre inesorabile nella speranza di un futuro radioso, come il sogno irraggiungibile di tornare finalmente ‘a Mosca!’
Tre Sorelle venne rappresentato in prima assoluta al Teatro d’Arte di Mosca nel 1901.
Attori e interpreti: Olga Serena Decarli, Maša Valentina Verre, Irina Valentina Apostoli, Nataša Maria Teresa Vannini, Andrèj Francesco Santarelli
Veršinin Andrea Zueneli, Solënyj Davide Gaudiosi, Tuzenbach Flavio Innocenti
Kulygin Lorenzo Gatto, Čebutykin Lorenzo Ribaudo, Anfisa Ilaria Felter

VANJA
Ivan Vojnickij, detto “Zio Vanja“, manda avanti da anni l’azienda agricola di famiglia con l’aiuto della nipote Sonja. La tranquillità della loro vita è turbata dall’arrivo del vecchio cognato Serebrjiakov, illustre ma sopravvalutato professore, sposato con l’affascinante Helena Andreevna di cui Vanja si scopre perdutamente innamorato. Nella tenuta giunge Astrov, un medico con la passione per la natura e l ‘ecologia. Anche lui rimane incantato dalla bellezza di Helena, che appare integerrima e irraggiungibile.  Sonja è, a sua volta, innamorata di Astrov ma non viene ricambiata. Frustrazioni e rancori repressi esplodono in colpi di pistola che mancano il bersaglio per un soffio.
Zio Vanja venne rappresentato al Teatro d’Arte di Mosca il 26 ottobre del 1899, con Stanislavskij nel ruolo di Astrov.
attori e interpreti: Vanja Christian Zandonella, Astrov Lorenzo Ribaudo, Helena Francesca  Massari, Sonja Zoe Marigo, Serebrijakov Andrea Zueneli

GABBIANO
Il sogno di successo di due giovani aspiranti artisti si intreccia ai loro amori non corrisposti. La crisi di una coppia di artisti adulti e affermati, intrisa di rivalità e gelosie, completa un quadro che rappresenta l’eterno conflitto generazionale attraverso la metafora dell’arte e del teatro. Un gabbiano ucciso è il simbolo di un inaspettato, tragico finale.
Scritto nel 1895 da Anton Pavlovič Čechov. Rappresentato per la prima volta al Teatro Aleksandrinskij di Pietroburgo l’anno successivo, fu un insuccesso clamoroso. Vera Komissarževskaja, che impersonava Nina, fu così traumatizzata dall’ostilità del pubblico che perse la voce.
attori e interpreti: Nina Beatrice Casiroli / Francesca Giulia Geronimi, Kostja Samuele Migone, Trigòrin Davide Gaudiosi, Arkadina Simona Bordasco, Maša Ilaria Felter
Semën Lorenzo Gatto

Ingresso € 5,00 a spettacolo.
info: www.miela.it

comunicato stampa

.

Share This