
produzione ArtistiAssociati in collaborazione con Pigra srl, in questi giorni in allestimento al Teatro
Comunale di Cormons dove debutterà il 9 febbraio alle 21 (repliche al Verdi di Gorizia il 23 e il 24
febbraio, alle 20.45). Protagonista una splendida, suadente e ironica Veronica Pivetti, alias Jenny
Talento, proiettata in un’America anni venti dove tutto rinasce dopo l’epidemia di spagnola, in pieno proibizionismo e con la malavita che prospera e detta legge. L’allestimento rimanda in continuo all’attualità scegliendo un arredo urban molto minimalista ma allo stesso tempo efficace. In scena, assieme a Veronica Pivetti, Cristian Ruiz e Brian Boccuni: una terna vincente in una black story musicale vivace e coinvolgente dove il rock scorrerà copioso diventando parte integrante della drammaturgia. A tessere l’originalissima storia è Giovanna Gra, autrice del testo e anche regista assieme a Walter Mramor. «Questo spettacolo è un piccolo/grande miracolo pieno di idee, e di idee molto originali e sorprendenti – racconta Veronica Pivetti -. Uno spettacolo anche molto nuovo per l’Italia. Non voglio svelare la storia perché è da vedere, una storia a teatro bisogna vederla. Sono molto soddisfatta perché accanto a me ci sono due ottimi interpreti e, cosa più importante, c’è una grande intesa sul progetto che non è scontato. Mi piace l’idea di poter interpretare a modo mio alcune meravigliose canzoni che amo da sempre». A giudicare da quanto viene raccontato anche da Cristian Ruiz e Brian Boccuni, che si definiscono dei cantastorie in cui il peso della parola è anche in musica, gli
ingredienti scelti sono fusi perfettamente. «Ho scritto questa black story in pieno lockdown – spiega Giovanna Gra-. In un momento dove l’amore e i sentimenti hanno sofferto molto. L’ambientazione negli anni venti richiama i nostri anni venti, un secolo dopo. La spagnola da una parte, la pandemia dall’altra. La condizione della donna
che anche ai giorni nostri è ancora vittima di troppi abusi. Per raccontarla però ho pensato a una chiave diversa. Lo spettacolo è molto musicale, molto hard, e ha molto ritmo». «In effetti le musiche arrangiate magnificamente dal maestro Alessandro Nidi – ha aggiunto Walter Mramor – entrano a far parte della narrazione e suggeriscono lo sviluppo della trama. E’ un lavoro davvero molto originale e vorrei davvero potesse significare una ripartenza senza più tante incertezze e preoccupazioni. Lo spettacolo ha già una tournée di oltre 20 piazze. Contiamo di poterlo fare girare moltissimo dalla prossima metà dell’anno».
comunicato stampa