SE NON POSSO BALLARE…NON E’ LA MIA RIVOLUZIONE
LELLA COSTA AL
TEATRO MODENA PALMANOVA STAGIONE ERT 2022/2023

Liberamente ispirato al libro di Serena Dandini “Il catalogo delle donne valorose”, lo spettacolo “Se non posso ballare…non è la mia rivoluzione” nasce da un’intuizione della regista Serena Sinigaglia ovvero riuscire a raccontare sul palcoscenico tante storie di donne “valorose”, ciascuna nel tempo massimo di un minuto.
Un’idea cui riesce a dare concretezza Lella Costa, attrice di temperamento e straordinaria bravura. Una prova da guinness dei primati la sua, una sfida temeraria in cui l’artista milanese è la sola e incontrastata protagonista della spericolata e insolita performance della quale lei stessa ha firmato, insieme a Gabriele Scotti, la scrittura scenica. Il progetto drammaturgico è di Serena Sinigaglia, le scene di Maria Spazzi, l’ambientazione sonora di Sandra Zoccolan, il disegno luci di Roberta Faiolo, i costumi di Antonio Marras per la produzione del Centro Teatrale Bresciano -Teatro Carcano, progetto a cura di Mismaonda, partner The Circle Italia.
Andato in scena al teatro Modena di Palmanova per l’ultimo appuntamento del cartellone di Prosa 2022/2023 (stagione firmata dall’ERT), lo spettacolo, il cui titolo è una citazione di Emma Goldman, un’anarchica che ha creduto e combattuto per la libertà d’espressione e l’emancipazione femminile, ha piacevolmente sorpreso, divertito e incuriosito il pubblico che affollava la sala.
Lella Costa è davvero bravissima a dare voce e corpo a una lunga serie di donne. Sono infatti un centinaio le figure femminili (102 per la precisione!) che scorrono davanti agli occhi degli spettatori in altrettanti minuti. “Un fiume inarrestabile di storie e gesta – precisa Serena Sinigaglia nelle note di regia – un fiume di donne evocate. Delle valorose ne sappiamo poco quando non addirittura nulla eppure la storia l’hanno fatta e l’hanno cambiata”.
È stupefacente come Lella Costa riesca a portare in scena le “sue donne” facendole vivere e ballare con lei (e con noi), tratteggiandone la personalità e il talento con un semplice gesto, l’intonazione della voce, le note di una canzone, una citazione o il verso di una poesia. Con precisione e brio, l’attrice milanese svela nomi, date, storie di talenti di protagoniste che hanno attraversato il tempo lasciando tracce importanti e indelebili.

Intraprendenti e geniali, antesignane e anticonformiste, capaci di invenzioni che hanno segnato l’evoluzione scientifica, artistica e storica eppure raramente ricordate nei libri di storia. “Si aggirano sul palco – confida Lella Costa – come fossero, finalmente, felici tutte, per dirla con Elsa Morante che è lì con loro”.
L’elenco è lungo (ad aiutare il pubblico uno schermo sul quale scorre una scritta a Led che suggerisce durante l’intera performance il nome della “valorosa” presentata) ma la recitazione di Lella Costa non lascia spazio alla noia, l’emozione è costante, intensa e vibrante. Un monologo che appassiona, coinvolge, grazia a un ritmo sempre brillante e alla straordinaria semplicità espositiva.
Tra le tante figure femminili sicuramente le più note al pubblico sono le artiste: cantanti come Edith Piaf, Judy Garland, Miriam Makeba, Renata Tebaldi e Maria Callas; attrici come Eleonora Duse e Anna Magnani; coreografe come Martha Graham e Pina Bausch.
Un minuto, a volte anche meno, attraversando mondi e tempi, per raccontare di scrittrici, poetesse e giornaliste, pittrici, donne della politica, dello sport, della fotografia, donne che si sono battute per i diritti civili e vincitrici di Premi Nobel.
A sorprendente gli spettatori rivelazioni come quella che ad ottenere la prima laurea in Italia fu una donna veneziana Lucrezia Corner, vissuta tra il 1646 e il 1684 e che la cattedra di fisica sperimentale all’Università di Bologna, agli inizi del Settecento, fu affidata a Laura Bassi.
Ma anche la scoperta che sono state rappresentanti del gentil sesso a inventare il tergicristallo (Mary Anderson), la pattumiera a pedale (Lillian Gilbreth) e i pannelli solari (Maria Telkes e Eleanor Raymond). Chi l’avrebbe mai detto!
Tanti e meritati gli applausi riservati dal pubblico del Modena a Lella Costa, attrice ironica, provocatoria, colta e raffinata, indiscussa signora della scena teatrale italiana.

Rita Bragagnolo / instArt ©

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