Sabato 25 gennaio, secondo appuntamento con Puppet d’inverno:

 “La Classe”, di Fabiana Iacozzilli, e il senso profondo del ricordo

Chi lo ha detto che il Teatro di Figura è prettamente dedicato ai più piccoli? Da qualche anno, l’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia, il Comune di Gorizia e il CTA – Centro Teatro Animazione di Gorizia, hanno pensato ad una stagione che potesse aprire un ponte fra questo tipo di teatro e gli adulti; il risultato è Puppet d’inverno, tre appuntamenti imperdibili con spettacoli che vedono protagonisti marionette e uomini.

Se ad aprire la Stagione è stato Mimmo Cuticchio, vero e proprio incantatore ed esperto “cuntastorie” (forse l’ultimo rimasto) con Il Cunto, il secondo appuntamento sarà dedicato a una produzione che è riuscita a sorprendere la critica, conquistando diversi premi e candidature: La Classe di Fabiana Iacozzilli, di scena sabato 25 gennaio, al Kulturni Center Bratuž di Gorizia alle ore 20.45. 

La Classe è un “docupuppets per marionette e uomini” che indaga su cosa ciascuno di noi sia in grado di diventare, partendo da esperienze negative vissute nell’infanzia. Un progetto che parte da un’esigenza personale fortissima della regista e che vuole stimolare una riflessione sul senso profondo del ricordo.

Uno spettacolo che dal suo debutto ad oggi ha ottenuto una ricca carrellata di candidature, premi e riconoscimenti: vincitore del bando di residenze interregionali CURA 2018; finalista ai Teatri del Sacro 2017, finalista al Premio per le arti sceniche Dante Cappelletti 2018 e finalista, come spettacolo dell’anno, miglior regia e progetto sonoro, ai Premi Ubu 2019.

La trama: una regista e i suoi ex compagni di classe di scuola elementare all’Istituto delle Suore della Carità di Roma, rivivono e portano sul palcoscenico gli episodi più significativi da loro vissuti tra i 6 e i 10 anni. I bambini sono interpretati da marionette e i protagonisti adulti assistono a questa rappresentazione in bilico tra “La classe morte” di Kantor e i “Cannibali” di Tabori.

La regista Fabiana Iacozzilli pesca a piene mani nella propria biografia, riesumando fatti e persone di trent’anni fa; rimette insieme i fili della memoria e ripercorre, anche grazie a interviste fatte ai suoi ex compagni di classe, vicende, paure, ansie e timori suscitati da Suor Lidia (interpretata da un paio di mani e una luce), maestra severa in grado di tenere a bada intere generazioni di bambini con un’educazione estremamente rigorosa. Ricordi/pezzi di legno, bambini ridotti a marionette, impotenti e manipolati come oggetti, si muovono su tavolacci in bilico fra banchi di scuola e tavoli operatori. Il terrore cala quando arriva Suor Lidia. Intorno il silenzio. Solo rumori di matite che scrivono e di compagni che respirano. E rumori di gessi che si consumano scrivendo dettati alla lavagna. Ricordi e timori. Un lavoro che nasce per raccontare e che alla fine si fa raccontare; che nasce dalla paura e sfocia in vocazione perché, per la legge dell’assurdo, sarà però proprio suor Lidia a orientare Fabiana verso il suo futuro nel teatro.

 Fabiana Iacozzilli: diplomata nel 2002 alla Scuola triennale per la formazione dell’attore e del regista del “Centro Internazionale La Cometa” in qualità di allieva regista, ottiene successivamente numerose specializzazioni frequentando laboratori e workshops fra cui uno tenuto da Shona Morris del Rose Bruford College-Londra; un laboratorio sulla commedia dell’arte tenuto da F. Albanese e  quello su voce e tecnica vocale tenuto da N. Orechova;  partecipa al workshop trimestrale di recitazione e regia “Orienti” tenuto da Duccio Camerini (viene selezionata come aiuto regia per la messa in scena della trilogia “Orienti”) ; e al laboratorio con Emma Dante al Teatro Nuovo di Napoli. Dai primi anni 2000, inizia a curare la regia di numerosi spettacoli e dal 2008 è direttrice artistica della compagnia LaFabbrica. Nel 2009 cura la regia di “Hamlet Circus”, spettacolo vincitore del Festival Premio Teatro città di Aversa; nello stesso anno, vince il premio Donnamostradonna come miglior regia. Con lo spettacolo “Quando saremo Grandi!” è finalista al Premio Scenario 2009 e vincitrice del bando di Teatri Abitati 2009. Nel luglio 2011 partecipa al Director Lab, master per registi professionisti organizzato dal Lincoln Center (Metropolitan di NY) che ogni anno seleziona 70 registi teatrali provenienti da tutto il mondo. Con lo spettacolo “Aspettando Nil”, Fabiana vince il Festival Undergroundzero di New York Ed. 2010. Insegna recitazione all’Accademia di teatro Lafucina (Roma) e tecnica teatrale e recitazione all’Università Link Academy (Roma).

La stagione Puppet d’inverno è resa possibile grazie al sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Gorizia.

CTA / via Coronini, 17 / 34170 Gorizia tel. 0481 537280 / www.ctagorizia.it

da comunicato stampa