Magazzino delle Idee “cala l’asso” e chiude questo 2021 alla grande: da domani fino a tutto gennaio 2022 sarà infatti visitabile “Stanley Kubrick – Photographs. Through a different lens”. Un progetto davvero entusiasmante portato avanti dal Museo di New York e l’Archivio Stanley Kubrick e che vuole portare a conoscenza di una parte della carriera di Kubrick che fu di grande successo eppure poco conosciuta: quella di fotografo. Il regista di “Arancia meccanica”, infatti, prima di passare dietro la macchina da presa e diventare uno dei registi più famosi di tutti i tempi ha mosso i primi passi nel mondo di lavoro dietro un’altra camera: quella fotografica, come reporter per il Look Magazine. Mostrando già il suo incredibile “occhio” e il suo grande talento per raccontare visivamente e con la luce.

Grazie all’Erpac la mostra approda a Trieste, all’interno di un ideale filo conduttore che Magazzino delle Idee sta seguendo da tempo e che esplora il legame tra fotografia e cinema (“Fellini. Foto di scena”, “Malcovich Malcovich Malcovich”). Ci è stato possibile oggi visitarla in anteprima e tutte le parole che potremmo spendere non renderebbero comunque l’idea dell’emozione provata. Per chiunque abbia apprezzato il Kubrick regista dovrebbe essere una visita imprescindibile, e altrettanto per chi ama la fotografia di reportage: è incredibile la qualità (tecnica, compositiva, di gestione della luce) che Kubrick dimostrava già a quella giovanissima età, e la disposizione data alle oltre 100 opere (che si snodano cronologicamente, anno per anno, con gli interni di Magazzino delle Idee modificati per portare il visitatore a fare esattamente quel percorso) mostra l’evoluzione dell’ “occhio” del giovane Stanley, la cui tecnica negli scatti si evolve sotto i nostri occhi, fino a far pensare che alcune fotografie siano -per l’uso impeccabile delle luci- foto di scena di un film. Semplicemente mirabile -ad esempio- il ritratto di un ricercatore con spessi occhiali neri durante degli esperimenti scientifici alla Columbia University nel 1948, che sembra arrivare direttamente da quel “Dottor Stranamore” che in realtà vedrà la luce appena 16 anni dopo.

Se (come speriamo) siamo riusciti a incuriosirvi, già da domani potrete imitarci e visitare l’esposizione. Nel frattempo vi lasciamo con il comunicato stampa ufficiale e con una gallery della presentazione e della nostra visita in anteprima.

Luca Valenta / ©Instart


 

Al Magazzino delle Idee dal I. ottobre 2021 oltre 130 fotografie testimoniano il precoce
talento di Stanley Kubrick. A soli 17 anni, il futuro genio del cinema lavorò come fotoreporter
per Look Magazine, celebre rivista di New York, anando il suo straordinario sguardo sulle
persone e sulla realtà.

Stanley Kubrick prima di diventare un regista geniale, fu un fotografo geniale.
A soli 17 anni venne assunto da Look Magazine, una fra le più importanti riviste U.S.A. per
la quale documentò, tra il 1945 e il 1950, i diversi aspetti della società newyorchese e americana,
manifestando una straordinaria sensibilità fotograca e capacità narrativa attraverso
le immagini.

Dal I. ottobre 2021 al 30 gennaio 2022, l’Ente regionale per il patrimonio culturale
propone al Magazzino delle Idee la mostra, dedicata alla eccezionale carriera da fotoreporter
di Kubrick prima che divenisse il celebre regista che tutti conosciamo. In esposizione a
Trieste 130 fotograe e circa quaranta numeri Look, in cui compaiono molte delle immagini
scattate dal giovane artista. Le immagini testimoniano lo straordinario talento per le storie
e le inquadrature di uno dei geni cinematograci del dopoguerra, regista di capolavori
come Orizzonti di Gloria, Lolita, 2001 Odissea nello spazio,Il Dottor Stranamore,Arancia
Meccanica,Barry Lyndon,Shining,Full Metal Jackete Eyes Wide Shut.

Attraverso i suoi scatti, spesso organizzati in sequenze narrative, Kubrick racconta i
diversi aspetti di una società in rapida evoluzione, le sue contraddizioni, l’evoluzione dei
rapporti fra le persone, i protagonisti del mondo dello spettacolo nei suoi diversi aspetti,
dalla boxe, alla nascente televisione. Nel 1950 lascia il suo lavoro Look per dedicarsi ai cortometraggi
e al lm Paura e desiderio (1953), primo di una straordinaria avventura da regista.

Il primo scatto di Kubrick pubblicato da Look è datato 26 giugno 1945. Si tratta del ritratto
di un edicolante aranto per la morte di Roosevelt. Un’immagine che aascinò a tal punto
gli editors di Look da indurre la rivista ad orire al fotografo dilettante la possibilità di entrare
nello sta come fotoreporter.

Oltre alle immagini scattate nei vicoli di New York, così come nei luoghi dell’alta società, nei
night club e negli stadi, negli studi televisivi e radiofonici, in mostra si possono ammirare i
servizi fotograci dedicati a una serie personalità del mondo del cinema, dello sport, della
cultura: il giovane attore Montgomery Clift, ripreso nell’appartamento nel quale conduce
una vita del tutto ordinaria nonostante la fama ormai raggiunta, e ancora il campione di
boxe italo-americano Rocky Graziano, uomo dall’infanzia dicile, colto da Kubrick lontano
dai riettori; Peter Arno, fumettista bohémien nel suo appartamento di Park Avenue; Betsy
Furstenberg, simbolo della vita mondana newyorkese contrapposta all’esistenza precaria
dei piccoli lustrascarpe che si aggirano agli angoli delle strade di New York con il loro sguardo
rivolto alla speranza di una vita diversa e dei giovani ritratti nelle diverse fasi dell’amore
adolescenziale.

Kubrick punta la macchina fotograca anche sugli artisti del circo, fotografati durante le
prove, mentre negli scatti della Columbia University, il giovanereporter osservada dietro
l’obiettivo il luogod’élite per eccellenzadove l’America forma laclasse dirigente del futuro.

A rendere particolarmente interessante la mostra al Magazzino delle Idee, è la presenza,
accanto alle fotograe sviluppate in grande formato, dei numeri di Look in cui le immagini
apparvero per la prima volta. È così possibile cogliere il contesto giornalistico per cui
furono concepite e metterle in relazione agli articoli o ai testi che le accompagnarono.

L’esposizione non si limita tuttavia a proporre il materiale edito da Look. Molti degli scatti di
Kubrick non trovarono spazio nelle pagine della rivista, per lo stile eccentrico, per il carattere
anticonvenzionale per i tempi o rispetto alla linea editoriale del giornale. Si tratta tuttavia
di immagini straordinarie che documentano l’evoluzione dell’estetica del grande regista e
ci permettono oggi di coglierne appieno il precoce talento.

Nella sezione nale della mostra sarà proiettato un cortometraggio di Stanley Kubrick, il
documentario incentrato sul pugile e attore Walter Cartier, Day of the Fight (1951). Il lavoro
fotograco su questa personalità del Bronx divenne lo storyboard del lm e consentì a
Kubrick di elaborare le scene, gli angoli di ripresa, le inquadrature e le luci. Kubrick continuò
ad adarsi alle fotograe per l’elaborazione delle proprie sceneggiature per tutta la
vita. Questa sezione comprenderà anche un estratto dal suo secondo lungometraggio,
Killer’s Kiss (1955) fortemente legato all’estetica e ai temi del lm noir – boxe, crimine, sale
da ballo e showgirl – già oggetto dei suoi servizi per Look.

Mostra organizzata da Erpac in collaborazione con
il Museo della Città di New York
e l’Archivio Stanley Kubrick,
a cura di Sean Corcoran e Donald Albrecht.