Aida Talliente racconta l’amideria Chiozza
Il testo in lingua friulana di Carlo Tolazzi
Occasione ghiottissima ma riservata a pochi, martedì 13 e mercoledì 14 maggio, ore 19, presso l’Amideria Chiozza di Perteole di Ruda, per assistere alla lettura scenica ‘Amìda, dôs maris e une fabriche’, che Carlo Tolazzi ha tradotto in friulano dal suo testo italiano dedicato alla storia dell’Amideria Chiozza. A presentarlo in forma di lettura scenica, nell’ambito della ‘Setemane de culture furlane’ organizzata dalla Società Filologica Friulana, una delle più amate interpreti del panorama regionale, Aida Talliente, grazie alla sinergia fra Associazione Amideria Chiozza ODV , Teatri Stabil Furlan e l’ospitalità del Comune di Ruda ,proprietario dell’intero complesso industriale.
Dicevamo, ‘riservata a pochi’, perché all’interno dell’amideria si potrà contare su una trentina di posti a sedere, non di più, prenotabili fino ad esaurimento scrivendo a info@amideriachiozza.it. Per tutti coloro che non troveranno posto però, si apre una possibilità alla replica già fissata del 15 maggio, giovedì, alle ore 20, alla Sala Incontri di San Rocco, a Gorizia.
L’amideria Chiozza nasce per volontà del chimico Luigi Chiozza nel 1865 lungo la roggia La Fredda, nella località omonima in Perteole, inaugurando il ciclo chimico- industriale dell’estrazione dell’amido dapprima dal frumento, poi dal mais e definitivamente dal riso. Nel 1889 la direzione della fabbrica passa al figlio Giuseppe e poi, nel 1902, ad una nuova società “La nuova Pilaturatriestina”, sotto la direzione del Dott. Dario Doria che la porterà a risultati brillanti.
A questo periodo, grazie ai capitali portati dal passaggio di proprietà, risale infatti la grande ristrutturazione della fabbrica con l’introduzione di una nuova caldaia e di nuove macchine per aumentare la produzione.
La particolarità di questo stabilimento, unico nel suo genere, consiste nel metodo di lavorazione, brevettato da Chiozza e nella piena sussistenza di macchine e metodi di lavorazione concepiti e brevettati nel 1800 e rimasti in uso per più di un secolo. Dopo varie vicissitudini, la fabbrica chiude definitivamente i battenti nel 1986, diventando un raro esempio di archeologia industriale.
Nella narrazione di Tolazzi / Talliente la voce è quella di una donna del popolo, Amìda, che ha vissuto tutta la storia della fabbrica dall’interno, i suoi cambiamenti, le trasformazioni, il passaggio della grande storia sulla piccola storia di una comunità, legata ai suoi riti, alle stagioni, alle feste, e alla sua lingua e cultura, fatta di piccole cose ma di grandi sentimenti, lo spaccato di una vita di dedizione al lavoro e situazioni ordinarie affrontate con saggezza.
Teatri Stabil Furlan
Fondato nel 2019 su iniziativa del Comune di Udine, il Teatri Stabil Furlan è un’Associazione Culturale riconosciuta dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, che ha come soci fondatori il Comune di Udine, l’ARLeF – Agjenzie regjonâl pe lenghe furlane, la Società Filologica Friulana, la Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine, il CSS Teatro Stabile di innovazione del FVG, la Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe, l’Istitût Ladin Furlan Pre Checo Placerean, e come scopo statutario l’attività di produzione e circuitazione di spettacoli teatrali professionali che valorizzino la lingua e la cultura friulane utilizzando la lingua friulana o di altre minoranze linguistiche e che abbiano caratteristiche di professionalità in tutte le loro componenti artistiche, tecniche ed organizzative.
TEATRI STABIL FURLAN
Fondât tal 2019 par iniziative dal Comun di Udin, il Teatri Stabil Furlan al è une Associazion Culturâl ricognossude de Regjon Autonome Friûl-Vignesie Julie; i socis fondadôrs a son il Comun di Udin, la ARLeF – Agjenzie regjonâl pe lenghe furlane, la Societât Filologjiche Furlane, la Fondazion Teatri Gnûf “Giovanni da Udine”, il CSS Teatri Stabil di inovazion dal F-VJ, la Academie Civiche di Art Dramatiche Nico Pepe, l’Istitût Ladin Furlan Pre Checo Placerean. Il statût al à tant che obietîf la produzion e la difusion di spetacui teatrâi professionâi che a valorizin la lenghe e la culture furlanis, doprant il furlan, o altris minorancis linguistichis, e che a dimostrin alte cualitât in ducj i aspiets, artistics, tecnics e organizatîfs.
comunicato stampa