Valorizzare e promuovere attraverso i più innovativi linguaggi digitalidalla comunicazione, al film making, allo storytelling – l’operato di tenaci realtà imprenditoriali della montagna friulana e delle zone interne della nostra regione, tra Carnia, Dolomiti friulane, fino alle Valli del Natisone. Era questo l’obiettivo dell’inedito progetto “Percorsi Spericolati” che la Fondazione Pietro Pittini ha svolto in questi mesi – assieme alle associazioni Meraki Desideri Culturali e Rob de Matt con il sostegno della Cooperativa Cramars, dell’Ecomuseo Lis Aganis e dei 2 parchi naturalistici regionali – per portare ad emersione e sostenere le esperienze di coloro che hanno scelto di vivere e lavorare nelle Terre Alte della nostra regione.

Dopo una call nazionale a cui erano giunte oltre 100 candidature da tutta Italia, a inizio anno erano stati selezionati 22 giovani under 35 provenienti da varie regioni italiane – Sardegna, Sicilia, Toscana, Lazio, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia- per partecipare ad un progetto di 4 mesi, con step di esperienza immersiva in residenza, e il coinvolgimento di 10 imprese della montagna friulana per 100 ore di formazione complessiva. Le aziende coinvolte operano nei settori dell’hospitality (Tree Village, Bosco delle Rune), dell’artigianato (Fratelli Leita), della cultura (Robida), della promozione del territorio (ASFO Erbezzo), dell’agrifood (Montiselle, Tralci di Vita, Invito a Pranzo, Gubane Dorbolò) e del turismo (Wild Routes).

A seguito della formazione nel contesto territoriale, i giovani hanno lavorato divisi in piccoli gruppi alla realizzazione di prodotti e strategie funzionali per le 10 imprese, lavori che sono stati presentati pubblicamente ieri a Udine al Convitto Santa Maria al Tempio. «È soprattutto alle imprese coinvolte che va il mio più sentito ringraziamento per aver dato la possibilità a tutti gli studenti partecipanti di comprendere come sia possibile fare innovazione “al margine” e come anche in questi luoghi esistano opportunità di costruire un proprio futuro professionale», ha spiegato la Presidente della Fondazione, Marina Pittini. «Questo progetto ha consentito di far emergere le sfide di chi sceglie di scommettere in questi posti: i progetti di valorizzazione su cui i partecipanti hanno lavorato spaziano dal rafforzamento della presenza digitale/media, alla definizione di strategie di comunicazione e storytelling off-line e online fino ad arrivare alla creazione di veri e propri eventi per diversificare e ampliare i clienti e l’utenza delle realtà coinvolte».

L’alta qualità di tutti i progetti presentati ha portato alla decisione della commissione valutatrice di premiare tutti i lavori, tanto che la Fondazione Pietro Pittini – onlus che da sempre mette al centro delle sue azioni il futuro delle giovani generazioni – riconoscerà un premio in denaro a tutti i partecipanti. Sono comunque state segnalate alcune menzioni speciali per l’originalità – come nel caso del gruppo Robida – la capacità di lettura del bisogno dell’azienda – Bosco delle Rune – la soluzione più efficace – Wild Routes – il dialogo tra storia e innovazione per l’azienda Dorbolò, la capacità di comunicazione “emozionale” per il gruppo che ha seguito l’azienda artigianale di liuteria dei fratelli Leita, o il Tree Village, unico caso in Italia di albergo sull’albero.

Starà adesso proprio alle aziende coinvolte valutare se i progetti ideati dai partecipanti potranno essere effettivamente realizzati: Fondazione Pietro Pittini ancora una volta si è resa disponibile ad affiancare gli imprenditori per offrire concrete opportunità professionali e lavorative ai giovani che hanno partecipato al progetto.

Comunicato stampa

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