I VivaVoce si esibiranno venerdì 8 novembre, alle ore 20:30 al teatro Mascherini con uno spettacolo incentrato su alcuni brani tratti dal vasto repertorio di Fabrizio de Andrè a vent’anni dalla scomparsa del cantautore genovese avvenuta l’11 gennaio 1999.
Il gruppo “Vivavoce” inizia la sua attività nel 1999, unendo fra loro musicisti, alcuni professionisti, altri semplici amatori, provenienti da esperienze artistiche svariate, con profonde radici nel pop e nel rock, ma che trovano fin da subito nella poesia e nella musica di Fabrizio De Andre’ il proprio modo di esprimersi, la propria ispirazione e la linfa vitale che da la forza per continuare.
Nei primi anni di attività si sono susseguiti svariati concerti, momenti di emozione e coinvolgimento, nei quali il gruppo ha voluto rileggere l’opera del grande artista secondo la propria sensibilità e gusto, in termini di arrangiamenti e sonorità, cercando però di portare sempre a questi capolavori il rispetto meritato.
Frutto di questo intenso, ma sicuramente piacevole lavoro, sono anche due dischi: il primo, pubblicato nel 2004 dal titolo “… braci di un’unica stella”, il secondo, del 2011, una riproposizione dell’opera “La buona novella”.
La proposta musicale si è successivamente ampliata con l’allestimento di spettacoli in cui i brani riarrangiati dei più grandi autori italiani, scelti oltre che per le caratteristiche prettamente musicali, anche e soprattutto per i testi e per l’importanza dei messaggi. Per citare i titoli di alcuni di questi spettacoli: “Eppure il vento soffia ancora”, “L’uomo”, “Papa Francesco, sorprese di un uomo”, “A me che importa – Guerra e Pace” e “Stelle in Friuli Venezia Giulia”.
Negli spettacoli proposti, il gruppo si avvale di un importante supporto multimediale, con immagini video che accompagnano ed integrano la narrazione musicale.
I Vivavoce sono: Adolfo Melilli, chitarra e voce; Gianni De Santi, chitarra e voce; Stefano Cantoni, voce; Chiara Quarin, voce; Flavio Facca, pianoforte e tastiere; Sandro Tondat, tastiere; Davide Fanna, batteria; Giacomo Ortolan, percussioni; Michele Marangoni, basso. Fonico: Giuseppe Lorenzon. Multimedia: Guido Trevisiol.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Comunicato Stampa