Anche la musica e le stagioni concertistiche ai tempi del coronavirus incontrano non pochi ostacoli, ma resta forte la determinazione a garantire momenti di piacevole fruizione al pubblico. Ne è prova la decisione presa in queste ore dall’Associazione Chamber Music Trieste, che informa di aver dovuto invece sostituire il concerto in programma mercoledì 4 marzo al Teatro Miela – era atteso il rinomato Trio Boccherini – con un recital non meno prestigioso, quello che alle 20.30, sempre il 4 marzo al Teatro Miela, vedrà protagonista Luigi Piovano, violoncellista di fama mondiale, da molte stagioni primo violoncello solista all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma ma anche apprezzato Direttore d’Orchestra: è infatti atteso nel 2020 sul podio della nuova produzione di “Tosca” al Teatro Bellini di Catania e alla direzione dell’Orchestra Haydn di Bolzano. «Dopo una iniziale conferma degli impegni presi, il Trio Boccherini ci ha informato pochi minuti fa di essere invece impossibilitato a raggiungere il Nord Italia, per le conseguenze che la successiva quarantena implicherebbe sui tour futuri e sui loro successivi impegni professionali – spiega il Direttore artistico di Chamber Music Fedra Florit – Ringraziamo della disponibilità il Maestro Piovano che ci onora della sua presenza sul palcoscenico del Teatro Miela mercoledì sera. Siamo certi che il suo recital offrirà una serata di emozioni musicali indimenticabili. Un grande amico della Chamber e un grandissimo musicista!».

L’apertura sulla Prima delle Sei ieratiche Suites di Bach, autentica summa – tecnica e musicale –  del repertorio per violoncello solo, approderà sui sereni Tre pezzi per violoncello di Piovano padre. Quindi l’ intensa suggestione, con la poesia che irromperà tra le note: protagonista La voce, opera sperimentale dell’olandese Louis Andriessen, ispirata all’omonima poesia di Cesare Pavese, composta nel 1981 per la violoncellista americana Frances-Marie Uitti. Quindi come a racchiudere il tutto in uno scrigno prezioso la serata si concluderà con la Seconda Suite di Bach, più vivace rispetto alla solenne Suite n.1 offerta in apertura.

La performance e la musica del Maestro Piovano sarà racchiusa e valorizzata dalla nuova Camera Acustica in legno predisposta da Chamber Music sul palcoscenico del Teatro Miela: un “guscio concertistico” ed acustico, realizzato da Suono Vivo con il sostegno della Fondazione CRTrieste.  Info e prevendite biglietti presso TicketPoint Trieste tel. 040 3498276 www.acmtrioditrieste.it Biglietti acquistabili anche al Teatro Miela mezz’ora prima del concerto. La Stagione 2020 dell’Associazione Chamber Music, diretta dalla musicologa Fedra Florit, è sostenuta dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e da Mibact, Comune di Trieste, Banca Mediolanum, Itas Assicurazioni, Suono Vivo – Padova e Zoogami.

Luigi Piovano, che suona un violoncello Alessandro Gagliano del 1710, si è diplomato in violoncello a 17 anni col massimo dei voti e la lode sotto la guida di Radu Aldulescu, con cui in seguito si è diplomato in violoncello e musica da camera anche al Conservatorio Europeo di Parigi. Per diversi anni ha fatto parte del Quartetto Michelangelo ed è stato primo violoncello del gruppo Concerto Italiano, diretto da Rinaldo Alessandrini. Nel 1999 è stato scelto da Maurizio Pollini per partecipare al “Progetto Pollini” al Festival di Salisburgo, ripreso alla Carnegie Hall, a Tokyo e a Roma. Dal 2000 è regolarmente ospite del Festival di Newport (USA). Ha tenuto concerti di  musica da camera con artisti del calibro di Wolfgang Sawallisch, Myung-Whun Chung, Alexander Lonquich, Dmitry Sitkovetsky, Leonidas Kavakos, Veronika Eberle, Katia e Marielle Labeque, Nikolay Lugansky, Malcolm Bilson. Dal 2007 suona regolarmente in duo con Antonio Pappano e dal 2009 al 2019 ha fatto parte del trio “Latitude 41”. Ha suonato come solista con prestigiose orchestre – Tokyo Philharmonic, New Japan Philharmonic, Accademia di Santa Cecilia, Seoul Philharmonic, Orchestre Symphonique de Montréal – sotto la direzione di direttori come Chung, Nagano, Pletnev, Boreyko, Menuhin, Bellugi. Nel 2018 ha riscosso un enorme successo in Giappone eseguendo il Concerto di Isang Yun con la Japan Philharmonic alla Suntory Hall, il Concerto di Dvořák con la Kyoto Symphony diretta da Gianluigi Gelmetti e quello di Saint-Saëns con la Hyogo PAC Orchestra. Fra i suoi dischi più recenti, le Sei Suites di Bach e l’integrale per violoncello di Saint-Saëns e, con Latitude 41, un CD di musiche di Schubert e i due Trii di Saint-Saëns, tutti per Eloquentia. Nel 2012 la Nimbus ha pubblicato le Variazioni Goldberg registrate in trio con Dmitry Sitkovetsky e Yuri Zhislin.

Dal 2002 si dedica sempre più alla direzione. Ha collaborato con solisti come Luis Bacalov, Stefano Bollani, Pietro De Maria, Benedetto Lupo, Sara Mingardo, Dmitry Sitkovetsky, Valeriy Sokolov, François-Joël Thiollier e ha registrato per la Naxos tre Concerti per pianoforte di Paisiello (solista Francesco Nicolosi) e per la Eloquentia le Quattro Stagioni di Vivaldi (solista Grazia Raimondi), il Concerto per violino di Britten (solista Livia Sohn) e un CD con Sara Mingardo in cui dirige i Kindertotenlieder e i Lieder eines fahrenden Gesellen di Mahler, premiato in Francia nel 2012 come miglior CD di Lieder dell’anno. Dal 2012 è direttore musicale dell’Orchestra ICO della Magna Grecia di Taranto, con la quale ha diretto importanti pagine del grande repertorio sinfonico fra le quali l’integrale delle Sinfonie e dei Concerti di Brahms, la Quarta, Quinta e Sesta Sinfonia e i Concerti di Čajkovskij, la Sinfonia in re di Franck, i due Concerti di Ravel.

Dopo il grande successo ottenuto a Roma nel 2013 dirigendo gli Archi dell’Orchestra di Santa Cecilia in un concerto di musiche di Schubert e la registrazione del medesimo programma per un CD Eloquentia, Piovano ha avviato una collaborazione stabile alla testa degli Archi di Santa Cecilia. Insieme hanno riscosso entusiastici consensi in diverse sedi italiane e ancora a Roma in Sala Santa Cecilia prima con le due Serenate di Dvořák e Čajkovskij subito dopo registrate da Eloquentia per un CD uscito nel 2016 e ripubblicato da Arcana nel 2019, poi con un affascinante programma dedicato a Rota, Morricone e Piovani (CD Arcana 2017) e con due programmi mozartiani: uno con l’aggiunta di alcuni fiati e la partecipazione della pianista Ingrid Jacoby (il relativo CD uscirà infatti con la dicitura “Orchestra da camera di Santa Cecilia) e l’altro, recentissimo, con l’integrale della musica per archi, registrata per un CD uscito insieme alla rivista “Amadeus” a novembre 2019 e poi pubblicato da Arcana. Nel frattempo Sony Classical ha pubblicato il quarto CD degli Archi di Santa Cecilia sotto la direzione di Piovano, con le Quattro Stagioni e altri Concerti di Vivaldi. Di recente uscita, per Sony International, un CD con la prima registrazione mondiale della versione per violoncello e archi delle Stagioni, realizzata da Luka Šulić.