Si è conclusa, con uno degli eventi più attesi, una delle rassegne più belle, interessanti ed intense nel panorama della ricca programmazione in regione Friuli Venezia Giulia. Musica in Villa 2018, un’iniziativa del Progetto Integrato Cultura del Medio Friuli, diretta come sempre magistralmente dall’amica Gabriella Ceccotti, ha visto in questi ultimi mesi numerosi appuntamenti musicali, a trecentosessanta gradi fra generi, proprio per poter accontentare la sempre crescemte curiosità del suo pubblico di affezionati. Proposte intelligenti e molto stimolanti che trovano ulteriore linfa vitale nelle cornici che le hanno accolte: chiesette, borghi, ville e dimore private, angoli spesso poco conosciuti, in questa meravigliosa terra che è la nostra regione. Grazie al sostegno della stessa Regione FVG, della Fondazione Friuli, della BancaTER ed alla collaborazione di dell’Associazione Culturale Colonos, dell’Associazione Musicale e Culturale Città di Codroipo e dell’Associazione Orchestra Giovanile Filarmonici Friulani, tutti gli appuntamenti sono stati ad ingresso completamente libero. Dalla musica irlandese, alla musica classica, dall’insonorizzazione di film muti al jazz, dalla musica rinascimentale a quella di ricerca pura, Musica in Villa ci ha permesso di girovagare fra numerosi paesi del Medio Friuli, apprezzando ancora una volta quella volontà dei quindici comuni, associati nel PIC, nel fare Cultura insieme.
Il jazz, amato e seguito, è stato anche nell’ultima sera caposaldo di emozioni. Forse anche perché la sua natura stessa di contaminazione e apertura ai diversi linguaggi e culture, testimonia quanto effettivamente di tutto questo ce ne sia ancora bisogno.
La pioggia, c’è da dirlo, diverse volte ha disturbato: del resto prevedere il meteo in una programmazione che copre quasi due mesi è solo questione di fortuna. La scorsa sera, però, non ha distolto l’evento dalla splendida ed accogliente cornice di Casa Someda De Marco.
E’ uno dei più attivi, importanti, interessanti musicisti del nostro jazz nazionale! Rosario Bonaccorso, grazie all’esperienza, alle capacità tecniche, all’enorme sensibilità e cuore, annovera collaborazioni con il non plus ultra della scena internazionale. Conterraneo, ma da anni oramai cittadino del Friuli, Dario Carnovale, pur di altra generazione, non è certamente da meno, e confrontarsi con il grande contrabbassista di origini siciliane per lui è stata sicuramente una bella grande sfida. Il repertorio della serata ha spaziato tra standard della tradizione jazz a diverse composizioni di entrambi i musicisti. La costante: una straordinaria, intensa, incredibile energia. Poco più di un’ora e mezza di un unico incredibile set, con una capacità di ascolto ed attenzione da parte di Dario talmente uniche, da costituire infine quel interplay semplicemente perfetto.
Un inizio di concerto forse un po’ contratto nella ricerca di quel perfetto mood è sfociato poi in un’apertura straordinaria, dove entrambi i musicisti, una volta liberatisi, hanno travolto e convinto il numeroso pubblico accorso. Perle della serata sicuramente Interpolation, un vulcanico e ritmato brano a firma di Carnovale, la Canzone di Laigueglia, bellissima e delicata ballad di Bonaccorso ispirato dal noto borgo ligure (Gino Paoli l’ha omaggiato di un accorato testo), e Someday My Prince Will Come, eseguita con un tempo molto più lento e con intensità uniche, straordinaria conclusione di concerto (inutile sottolineare il richiestissimo bis finale).
Musica in Villa 2018 chiude quindi alla grande. Non ci resta ora che attendere la nuova edizione. Siamo sicuri che, ancora una volta, colpirà nel segno!
Luca A. d’Agostino © instArt