Si apre domani, sabato 2 ottobre a lle 19 a Belgrado Ceremonial Hall of the House of Serbian
Army ore …) il tour mitteleuropeo di “Galileo’s journey”, il viaggio musicale dedicato a Galileo Galilei e
alla cultura scientifica, una proiezione sonora nelle suggestioni del cosmo ma anche nelle visioni
dell’astronomia, che ne indaga le leggi. Dopo l’anteprima dello scorso agosto a Mittelfest, ” Galileo’s
journey. Il viaggio di Galileo ” farà tappa anche a Novi Sad , il 3 ottobre alle 19 Synagogue Hall), quindi
a Vienna il 5 ottobre sempre alle 19 , nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura, per approdare al
Politeama Rossetti di Trieste , nella serata di giovedì 7 otto b re alle 20.30 , con accesso aperto al pubblico
in possesso del Green pass, come previsto dal DL 105 del 23 luglio 2021 Info e dettagli sul sito del
Conservatorio Tartini conts.it
P
rodot to dal Conservatorio Tartini di Trieste , in partnership con le facoltà di Musica dell e Università
delle Arti di Belgrado e Novi Sad (Serbia), e con il Conservatorio Benedetto Marcello di
Venezi a , Galileo’s journey” è un’Opera per Ensemble, tre voci femminili, elettronica e visual,
commissionata dal Conservatorio di Musica “Gius eppe Tartini” di Trieste quale evento di cooperazione
culturale tra Italia e Serbia , sostenut o attraverso la legge 212/2012 nel l’ambito del “Protocollo di
cooperazione culturale tra Italia e Serbia”. La partitura, inedita e composta per l’occasione, è a firma di
Ivan Fedele , autore musicale fra i più noti del nostro tempo, che ha al suo attivo oltre un centinaio di
partiture eseguite da Maes tri quali Muti, Pappano, Chang e Boulez . Diretta lo scorso agosto, per le
anteprime di Mittelfest e Portogruaro, dal Maestro Marco Angius , Galileo’s journey” vedrà adesso sul
podio un suo prestigioso allievo, il Direttore croato Petar Matosevic, formatos i accanto a i Maestri
Antonino Fogliani e Elisabetta Maschio. In scena il pubblico troverà un’Orchestra internazionale che
poggia su una selezione di giovani musicisti allievi del Conservatorio Tartini con l’apporto del la classe
di Musica Elettronica, che ha utilizza t o un sistema di diffusione del suono a 8 canali del Conservatorio
Marcello di Venezia e delle Accademie di Musica di Belgrado e Novi Sad . Si esibirann o quindi i musicisti :
soprano Alina Arakelova e Dragana Paunovity, mezzosoprano Anastasiia Gotovtceva, flauto Sara Bolner,
clarinetto Nicola Santamaria, clarinetto basso Alberto Forti, fagotto Nikola Cvetkovi Cvetković, c orno Nikola
RadiRadić; e Sofija Staji Stajić, t romba Jelena Trifunovi Trifunović e Anamarija Danilovi Danilović, t rombone Riccardo Pitacco, violino
I Snežana A Aćimoviimović, v iolino II Uendi Reka, viola Sara Zoto, cello Kézia Andrejcsik, contrabbasso Chia
Sultan Ahmed Ahmed, p ianoforte Maria Iaiza e Michelangelo D’Adamo. tastiera Midi Lorenzo Ritacco;
percussioni Vito Muž eviević. La sezione visiva con mapping, sound reaction e immagini è a cura del video
artista australiano Andrew Quinn , elettronica a cura di Francesco Gulic per il Conservatorio Tartini di
Trieste. Il richiamo, evidente nel titolo, è alla figura iconica che ha inaugurato l’era moderna della ricerca
scientifica: Galileo Galilei. Il “viaggio” descritto dall’opera immagina come lo scienziato pisano avrebbe
potuto scrutare il cielo attraverso la moderna tecnologia di un telescopio ottico come La Specola
“Margherita dell’Osservatorio astronomico di Trieste. Stralci di alcuni testi scientifici e poetici di
Galileo Galilei, cantati da 3 voci femminili (2 soprani e 1 mezzosoprano), si contrappuntano ad “immagini
sonore” che di volta in volta sviluppano il “suono” delle orbite dei pianeti del nostro Sistema Solare così
come la NASA li ha registrati attraverso sistemi sofisticatissimi di rilevazione.
Il Maestro Petar Matosevic, nato a Pola nel 1992, ha studiato direzione d’orchestra con i Maestri Antonino Fogliani e Elisabetta Maschio. Attualmente si sta perfezionando con il maestro Marco Angius al biennio di direzione d’orchestra presso il Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste. Collabora attivamente con l’Orchestra La Rejouisance (Preganziol, TV) e l’Orchestra di fiatti Nasa Sloga Babici di Umago (Croazia). Il catalogo di Ivan Fedele comprende un centinaio di titoli, fra i quali “Antigone”, commissionata per l’apertura del Maggio Fiorentino 2007, insignita del XXVII Premio Franco Abbiati. Oltre a numerosi lavori da camera, molte sono le composizioni per orchestra sola, con strumento concertante, o sinfonico-vocali, di cui En archè, 33 noms (commissionate dal Teatro alla Scala) e La pierre et l’étang (… les temps …) sono le più recenti. La sua musica è stata diretta, fra gli altri, da Boulez, Chung, Eschenbach, Saalonen, Muti, Pappano, Valade, Kalitze, Robertson, Slatkin, ed eseguita da orchestre quali la BBC, Radio di Berlino, Orch. Sinfonica di Chicago, SWR Stoccarda, National de France, Orch. Sinfonica di Varsavia, Orchestra Sinfonica della RAI, London Sinfonietta, Santa Cecilia, Klangforum Vienna e molte altre.

Comunicato Stampa