MUSIC IN VILLAGE – ESTENSIONI 2019
Sabato 19 ottobre alle ore 18 è in programma l’ultimo appuntamento nel centro storico di Gradisca d’Isonzo nella Galleria d’arte “La Fortezza” a cura dell’Associazione Gradiscarte in collaborazione con l’Associazione Complotto Adriatico.
Protagonista il duo Marco Colonna (clarinetti) e Giorgio Pacorig (piano Fender Rhodes) con “Imago Machina – visioni di un set elettroacustico” in occasione della presentazione del progetto tra arte e didattica “Messer Leonardo e il suo tempo” a 500 anni dalla morte dello stesso Leonardo Da Vinci.
È stata un’estate decisamente intensa per l’Associazione Complotto Adriatico che ha realizzato i concerti e le performance tra Pordenone, l’area lagunare di Marano e Carlino, San Giorgio di Nogaro, Muggia per “Music in Village – Estensioni”. L’evento ha ottenuto un grande successo con il festival a fine agosto nel parco IV novembre a Pordenone con i concerti di Peter Hook, storico bassista dei Joy Division e New Order, The Abyssinians, Africa United e la band indie dei Rovere. Altrettanto positiva la parte del progetto “Estensioni – Percorso sonoro sulle tracce della Serenissima” costruito su performance itineranti a “basso impatto”.
Negli ultimi tre mesi sono stati programmati: l’inedito duo sotto le stelle composto da Giovanni Maier (contrabbasso) e Walter Wattabass Sguazzin (Ableton & electronic) ricordando i 50 anni dallo sbarco sulla luna, Bearzatti plays Led Zeppelin in un concerto pic nic ricordando i 50 anni di Woodstock, di Daniele De Michele in arte Don Pasta tra vini(li) e padelle raccontando il suo incontro con “i villani del cibo”, Patrizio Fariselli, storico tastierista degli Area che ha ricordato l’amico e “voce degli Area” Demetrio Stratos nei 40 dalla scomparsa e del talentuoso pianista Paolo Zentilin in un suggestivo tramonto di fine estate sul mare.
L’ultimo appuntamento musicale è in programma a Gradisca d’Isonzo con un mix inedito dal titolo “IMAGO MACHINA – visioni d’un set elettroacustico”
“L’immaginazione è uno strumento fondamentale nella realizzazione di ogni percorso narrativo. La capacità di interrompere il flusso della realtà e aprire finestre sul possibile è azione eversiva e rivoluzionaria. E allora il suono dei clarinetti si immagina nelle strutture elettriche del Fender Rhodes, le contorce e le esplode in frammenti di lirismo puro. Come macchine che rispondono ad una visione, come coordinate per descrivere l’ineffabile, l’inaudito, lo “sconcerto” e “l’attuale”, conflittuale umanità”.
Marco Colonna: Clarinetti
Giorgio Pacorig : Fender Rhodes, EFX
MARCO COLONNA sax, clarinetto, compositore.
Nasce a Roma nel 1978 e fin da piccolo studia il clarinetto. Nel 1995 comincia lo studio del sassofono tenore, di lettura e pratica jazzistica e successivamente affronta lo studio del sassofono baritono e la pratica orchestrale di tipo contemporaneo. Frequenta i seminari estivi di Siena Jazz per il sassofono, l’armonia, l’analisi musicale e l’improvvisazione. Nel 1997 partecipa al festival “Rumori Mediterranei” a Roccella Ionica e nello stesso anno è baritono dell’Orchestra Laboratorio di Siena Jazz. In seguito collabora con il percussionista Massimo Carrano in diversi spettacoli di carattere etno-folclorico e lavora anche con il chitarrista Lutte Berg. Inoltre è membro della “O.S.M.” di Gaetano Zoccolani e del “Pachamama Ensemble” in qualità di polistrumentista.
In seguito partecipa al festival Rumori Mediterranei con il gruppo Fucina Fusion e fa parte dell’orchestra di Butch Morris nella sua 134a Conduction approfondendo lo studio delle musiche di tradizione e zingare e collabora attivamente con il gruppo Aquaragia Drom con cui si esibisce in tutta Italia e in Europa.
Si dedica alla composizione di danze originali per il repertorio del gruppo Tetrays (con cui partecipa al Ferrara Buskers Festival 2004). Co–fondatore del collettivo di improvvisatori I.E.M. (Improvising Experimental Machine) è organizzatore di eventi dedicati all’improvvisazione presso il centro policulturale Rialto Sant’Ambrogio di Roma. Partecipa a numerosi spettacoli di teatro musicale come clarinettista e compositore, collaborando con il “Centro Mediterraneo Delle Arti” e con il “Teatro dell’Orologio” di Roma. Attualmente è nello spettacolo “Avec Le Temps – Dalida” con Maria Letizia Gorga per le musiche di Stefano De Meo e su testo di Pino Ammendola.
Suona il clarinetto Bb, piccolo in Eb, clarinetto basso, clarinetto contrabbasso, sassofono sopranino, tenore dritto e numerosi flauti etnici quali: zurna, flauto ad armonici, quena etc…
Attuali Progetti
I.E.M. (improvising experimental machine): collettivo di artisti e improvvisatori nato all’inizio del 2004 in cui si propone la ricerca di percorsi compositivi e di interazione fra le arti basati sull’improvvisazione e sulle poetiche contemporanee nell’arte.
Tetrays: gruppo dedicato all’esecuzione di un repertorio (originale) di musica per la danza con brani ispirati dalle culture del mediterraneo e dell’area dei balcani.
Solo Performance: studio e approfondimento delle possibilità di alterazione timbrica e effettistica su clarinetti e sassofoni all’interno di un percorso compositivo che privilegia il suono puro e le possibilità di combinazione fra la poetica della musica contemporanea e la composizione istantanea.
GIORGIO PACORIG tastiere, pianoforte, piano rhodes, tastiere, campionamenti
Pianista e compositore nato nel 1970, inizia a suonare il pianoforte all’età di otto anni.
Parallelamente agli studi di musica classica, dal 1987 si dedica anche al jazz e alla musica improvvisata e partecipa ai seminari estivi di Siena Jazz nel 1991.
Nel 1992 si iscrive al conservatorio di musica ‘G. Tartini’ di Trieste e nel 1996 consegue il diploma in pianoforte sotto la guida del professore Massimo Gon.
In questi anni incontra molti musicisti con i quali svolge un’intensa attività musicale che lo portano ad esibirsi in varie rassegne, festival e jazz club e a incidere numerosi dischi. Fra i progetti più rilevanti ricordiamo “Musica Ficta” con Giovanni Maier; nel 1994 incide “Masut” ospite Gianluigi Trovesi; collabora con il flautista e performer Massimo De Mattia partecipando ai suoi numerosi progetti (“Axiom”,“Metonymic”,“Schiele”) fino ad arrivare al disco in duo “La parte (o)scura” dedicato ad Antonin Artaud.
Nel 1999 incontra la cantante Elisa con cui inizia a suonare prima in un progetto di piano e voce e in seguito come pianista/tastierista nei gruppi che l’accompagnano nelle esibizioni live.
Nel 2001 è uno dei fondatori dell’associazione Phophonix e dell’omonima orchestra, per la quale nel 2007 scrive la suite “Gift of the Seek” lavoro presentato al 1° Meeting nazionale dei collettivi musicali di ricerca in seguito esce ‘My mind is on the table’ (Splash Records) il primo disco a proprio nome, accompagnato da Zeno de Rossi alla batteria e Giovanni Maier al contrabbasso. Il disco riceve entusiastiche recensioni sia in Italia che all’estero; viene segnalato come disco del mese (Choc) per la rivista francese Jazz Man.
Tra i progetti musicali più significativi degli ultimi anni ricordiamo:
“Mickey Finn” con cui registra “Dudek!” e “Gagarin” con ospite d’eccezione il trombettista Cuong Vu;
“Orchestra Vertical”, un gruppo del collettivo El Gallo Rojo condotto dal chitarrista Enrico Terragnoli;
“Technicolor” di Giovanni Maier di cui esce il doppio disco “Featuring Marc Ribot + A Turtle Soup” con il chitarrista statunitense Marc Ribot;
“Per Favore Sing” nato da un’idea di Vincenzo Vasi e commissionato dal festival internazionale Angelica.
“Zwei Mal Drei” una sorta di doppio trio italo-tedesco dalla forte impronta jazzistica.
Si vede anche impegnato in progetti teatrali e cinematografici.
Collabora con la sassofonista Jessica Lurie e l’illustratore Danijel Zezelj al progetto ‘Nosorog – multimedia performance’ con cui è anche presente al Festival Internazionale di Animazione (Animafest) tenutosi a Zagabria a giugno 2008.
Sempre nel 2008 partecipa allo spettacolo musicale e teatrale “Abbastanza, assenza & presenza” nato da un’idea del violoncellista Tristan Honsinger.
Ha svolto attività didattica come insegnante di pianoforte e armonia presso scuole di musica del triveneto.
Fra i musicisti con cui ha suonato e registrato ricordiamo: Giovanni Maier, Tristan Honsinger, Gianluigi Trovesi, Giancarlo Schiaffini, Antonello Salis, U.T.Ghandi, Claudio Cojaniz, Daniele D’Agaro, Massimo De Mattia, Mark Ribot, Jessica Lurie, Cuong Vu, Zeno De Rossi, Enrico Sartori, Vincenzo Vasi, Danilo Gallo, Enrico Terragnoli, Piero Bittolo Bon, Francesco Bigoni, Mauro Ottolini, Francesco Cusa, John Tchicai, Ab Baars, Jhoannes Fink, Gerhard Gschlößl, Kawabata Makoto, Bruno Romani, Edoardo Marraffa, Massimo Pupillo, Fabrizio Puglisi, Christian Lillinger, Achille Succi, Lauro Rossi, Enzo Favata, Stefano Senni, Pasquale Mirra, Lullo Mosso, Stefano Giust, Michele Rabbia, Gianni Gebbia, Domenico Caliri, Alessandra Franco, David Vanzan, Virginia Genta, etc.
L’evento conclusivo viene proposto dall’Associazione Complotto Adriatico di Pordenone in collaborazione con l’associazione Gradiscarte e con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
Music in Village – Estensioni è una rassegna connessa al Festival Music in Village di Pordenone che si sviluppa su due elementi: le tracce storiche di Venezia, legata indissolubilmente al mare Adriatico, e di conseguenza alle antiche vie sulle quali è passata la storia della nostra regione, e la musica di qualità molto estesa senza confine espressivo, a “basso impatto” con combinazioni inedite, proposta in luoghi di particolare interesse culturale e ambientale in momenti anche non propriamente canonici.
Comunicato Stampa