Programma di mercoledì 26 luglio Mittelfest 2023 celebra l’Ungheria
Serata in musica con il concerto di Besh o droM, la celebre band ungherese di world music in piazza Duomo

L’edizione 2023 di Mittelfest “Inevitabile” raccoglie come ogni anno il meglio delle produzioni artistiche della Mitteleuropa. In particolare, tra i 12 diversi Paesi che quest’anno compongono il cartellone del festival, un particolare focus è dedicato all’Ungheria.
alle 21.30, infatti, Piazza Duomo ballerà al ritmo di Besh o droM, famosa band ungherese di world music, che da due decenni affascina il pubblico di tutto il mondo con la sua identità musicale unica e sfaccettata, che sfida la categorizzazione dei generi.
Durante il giorno, invece, rispettivamente alle ore 10 e 17, continueranno i laboratori di Circo all’inCirca nello chapiteau allestito nel giardino del Convitto Nazionale Paolo Diacono, dedicati ai bambini dai 5 ai 13 anni.
Dalle acrobazie alla musica, alle ore 18.30 il concerto Questo è un nodo avviluppato, ideato dal Piccolo Opera Festival: duetti, terzetti e brani di insieme, in versione d’Opera da balcone, nel suggestivo Monastero di Santa Maria in Valle. L’evento nasce dalla collaborazione con due importanti realtà musicali: il Centro Sloveno di educazione musicale Emil Komel di Gorizia e l’Accademia Musicale Chigiana di Siena.
Prosegue inoltre l’esposizione Tornare, dedicata a Giorgio Pressburger, una delle figure più significative del panorama culturale italiano ed internazionale del ‘900 nonché primo e più longevo direttore artistico di Mittelfest. Ore 18.30 all’Aula magna del Liceo Classico Paolo Diacono.
Durante la mattinata l’Associazione Mitteleuropa organizzerà nel chiostro del Convento di San Francesco di Cividale, il forum economico-culturale che ogni edizione vede protagonista un diverso Paese e che quest’anno è appunto dedicato all’Ungheria, dal titolo “UNGHERIA – FVG: da Veszprém a GO!2025”. Verranno toccati i temi della cultura e dell’economia, fino ad arrivare alla programmazione istituzionale e sicurezza militare.

PROGRAMMA MERCOLEDI’ 26 LUGLIO
Ore 9.30 – FORUM ASSOCIAZIONE MITTELEUROPA – forum, Italia – Centro San Francesco
Da due anni, l’Associazione Mitteleuropa si è assunta il compito, accanto al ricco cartellone di spettacoli di teatro, musica, danza e circo messo in atto da Mittelfest, di organizzare anche un importante momento d’amicizia istituzionale. Essendo Mittelfest il festival culturale di maggior rilievo per la Regione Friuli Venezia Giulia, l’Associazione Mitteleuropa ne impreziosisce e rafforza la sua storica missione e portata internazionale, con un forum di dialoghi e incontri tra il Friuli Venezia Giulia e l’estero, a conferma delle speciali relazioni di questa regione con paesi a lei vicini per geografia, storia e cultura. Nel 2021, ospite speciale fu la Slovenia, con l’onore della presenza del Presidente della Repubblica Borut Pahor, nel 2022 è stata la volta dell’Austria, con la presenza di parlamentari federali e rappresentanti del governo del vicino Land della Carinzia. Il 2023, in considerazione che la bella città di Veszprém è la Capitale Europea della Cultura 2023, sarà dedicato proprio all’Ungheria questo speciale appuntamento. Ingresso a invito.

Ore 10 – MODE – I LABORATORI DI CIRCO ALL’INCIRCA (DAI 5 AI 9 ANNI) – workshop, Italia – Chapiteau al Convitto Nazionale Paolo Diaconovitabile errore – laboratorio per bambini dai 5 ai 9 anni. L’artista circense si allena una vita intera per provare a dialogare con l’errore tecnico in scena. Il circo contemporaneo ha rivoluzionato il concetto di errore, riconoscendogli la giusta dignità drammaturgica ed esperienziale. L’errore, connaturato alla pratica circense diviene parte stessa del processo di apprendimento, diviene strumento di autodeterminazione, accompagnando il bambino verso un percorso di scoperta e di miglioramento. Il laboratorio per bambini dai 5 ai 9 anni, condotto dai professionisti di Circo all’inCirca, propone una serie di esercizi propedeutici all’acrobatica e alla giocoleria. Ingresso gratuito con iscrizione obbligatoria.

Ore 11 – KAFFEE BY ORO CAFFÈ CON LE GRATITUDINI – incontro con gli artisti – il Curtil di Firmine
Lucia Vasini, Lorenzo Lavia, Paolo Triestino e Valentina Bartolo dialogano con Roberto Canziani e il pubblico.
Ingresso libero fino a esaurimento posti. Nel caso di difficoltà meteorologiche, l’incontro viene spostato al Ridotto del Teatro Ristori

Ore 17 – MODE – I LABORATORI DI CIRCO ALL’INCIRCA (DAI 10 AI 13 ANNI) – workshop, Italia – Chapiteau al Convitto Nazionale Paolo Diacono
L’inevitabile incontro con l’altro. Laboratorio per ragazzi dai 10 ai 13 anni. In un mondo iperconnesso, è diventato sempre più complesso creare rapporti stabili e duraturi nel tempo. Frammentarie come le immagini sui nostri schermi, le nostre vite necessitano di tornare a pratiche basate sul corpo per ritrovare l’inevitabile incontro con l’altro. Attraverso la disciplina circense, il laboratorio per ragazzi dai 10 ai 13 anni, condotto dai professionisti di Circo all’inCirca, propone una serie di esercizi propedeutici all’acrobatica e alla manipolazione d’oggetti.

Ore 18.30 – TORNARE La Mitteleuropa di Giorgio Pressburger – esposizione, Italia – Aula magna del Liceo Classico Paolo Diacono
“Voglio iniziare con un ringraziamento al destino che mi ha portato a scoprire per caso, cosa vuol dire veramente appartenere alla comunità umana dei vivi e dei morti”. Superati i cinque anni dalla scomparsa di Giorgio Pressburger (1937-2017), intellettuale dal forte spirito innovativo, una delle figure più significative del panorama culturale italiano ed internazionale del ‘900, l’Associazione Mittelfest, di cui Pressburger è stato il primo e più longevo direttore artistico, in collaborazione con l’Associazione culturale “Giorgio Pressburger”, ha deciso di dedicargli un’esposizione che combina immagini fotografiche, audiovisive ed oggetti personali. Il fine è promuovere il ricordo e la conoscenza di un intellettuale mitteleuropeo senza confini, figlio e protagonista dei grandi stravolgimenti del ‘900 europeo, di cui portava evidenti su di sé le cicatrici. Ingresso libero.

Ore 18.30 – QUESTO E’ UN NODO AVVILUPPATO – musica, Italia, prima nazionale – Monastero di Santa Maria in Valle
Questo è un nodo avviluppato, ideato dal Piccolo Opera Festival di Gorizia, mette in scena duetti, terzetti e brani di insieme, in versione d’Opera da balcone, nel suggestivo Monastero di Santa Maria in Valle. L’evento nasce dalla collaborazione con due importanti realtà musicali: il Centro Sloveno di educazione musicale Emil Komel di Gorizia e l’Accademia Musicale Chigiana di Siena. Il progetto abbraccia, nell’opera lirica e in un’unica intenzione creativa, artisti italiani e sloveni: due soprani, un mezzosoprano, un tenore, un baritono e un basso-baritono. Scelti tra i più promettenti dell’Emil Komel e della Chigiana, si intrecceranno, tra virtuosismo e divertimento, attraverso alcune tra le più celebri e interessanti pagine “fatali” di Mozart e Rossini.

Ore 21.30 – BESH O DROM – musica, Ungheria – Piazza Duomo
Besh o droM, rinomata band ungherese di world music, da due decenni affascina il pubblico di tutto il mondo con la sua identità musicale unica e sfaccettata, che sfida la categorizzazione dei generi. Il loro nome è diventato sinonimo di ritmi contagiosi, melodie coinvolgenti e una straordinaria abilità strumentale, garantendo concerti vivaci e ballabili. Grazie alla loro energia da rockstar, Besh o droM, trascendendo i confini culturali, producono audaci reinterpretazioni di canzoni tradizionali, collezionando impressioni e sonorità da tutto l’Est Europa. Scatenarsi è inevitabile!

Ore 22 – CIÒ CHE RIMANE – Mittelimmagine, Italia – Il Curtîl di Firmine
Ottobre 1991: pochi mesi dopo lo scoppio del conflitto nei Balcani, a Cervignano del Friuli, a pochi chilometri dal confine sloveno, viene aperto un centro di accoglienza per i profughi della ex-Jugoslavia. Tra il 1991 e il 1997 la ex-Caserma Monte Pasubio ospita più di 1500 persone. Le più fortunate vi sostano solo qualche giorno, altre per settimane, mesi, se non interi anni. Vi è infine chi dal Friuli non è mai ripartito. Di quel passaggio, la città sembra oggi non aver serbato alcuna traccia, come se la comunità avesse voluto cancellare in fretta un capitolo difficile e complesso della propria storia. Ma la coltre della rimozione collettiva cela storie e ricordi personali che hanno resistito al tempo e all’oblio. Dal loro ordito riaffiora “la storia mancante” di una vicenda straordinaria sull’utopia dell’incontro, in un tempo in cui l’Italia iniziava a confrontarsi con la sfida di un nuovo fenomeno di massa: l’immigrazione.

comunicato stampa