Arriva a Trieste l’evento clou del festival Wunderkammer 2019 che mercoledì 20 novembre proporrà la musica tradizionale del Sud dell’India di Jyotsana Srikanth, la più richiesta violinista carnatica in Europa. Il suo album Call of Bangalore (Riverboat Records) ha consolidato la sua posizione di “grande strumentista di visione e immaginazione” (fRoots) e “violinista straordinaria e versatile” (The Guardian). L’artista illumina con la sua musica la tradizione musicale del Sud dell’India in un caleidoscopio di colori. Ogni interazione musicale spesso passa dal raga – tipica struttura musicale carnatica – allo jazz libero per sfociare in una fusione tra i due generi.
Jyotsna salirà sul placo del Miela alle 20.30 per eseguire composizioni del 15° e 16° secolo, insieme ad alcune composizioni attuali e non lesinerà generose improvvisazioni nello stile dell’India meridionale. Accompagnata dal mridangam, il tamburo bifacciale dell’India del sud, di Abhiram Sahathevan, uno dei migliori giovani virtuosi del Regno Unito e uno dei mridangisti più popolari e ricercati dai danzatori e dai musicisti classici. Ha accompagnato molti eminenti musicisti e danzatori carnatici provenienti dallo Sri Lanka e dall’India e ha suonato in numerosi concerti, orchestre di fusione e Arangetram. La violinista di Bangalore Jyotsna Srikanth è esperta nella tradizione dei raga indiani così come di progetti ibridi dal jazz alla musica sinfonica. Ospite regolare di molti importanti eventi musicali globali dal WOMAD – UK, al Red Violin Festival – Wales, dai BBC Proms alla Royal Albert Hall. Il suo modo di suonare il violino rappresenta una fantastica miscela di espressione musicale ed emozione con una tecnica magistrale, risultato di tre “decenni di sperimentazione”. Le è stata conferita la Fellowship dal Trinity College of Music di Londra per la musica carnatica dell’India del sud. Dopo aver suonato il violino per quasi 300 film indiani, sta attualmente lavorando a numerosi esperimenti musicali su larga scala. Anche se la costruzione del violino è la stessa nella musica indiana e occidentale, l’accordatura, la postura e le tecniche sono molto diverse. In primo luogo, le corde sono accordate in modo diverso e in secondo luogo la postura è diversa, nella musica indiana il violino viene suonato seduti a terra. Il violino si appoggia verticalmente sul collo o sul petto, con il ricciolo appoggiato sul piede destro.