Un grande affresco sui temi universali della misericordia, della giustizia e della redenzione
Il Circuito ERT riprende l’attività con il capolavoro I miserabili di Hugo
In scena Franco Branciaroli è Jean Valjean; la regia è di Franco Però per lo Stabile FVG

CASARSA DELLA DELIZIA – TEATRO PIER PAOLO PASOLINI
Martedì 3 marzo – ore 20.45

CIVIDALE DEL FRIULI – TEATRO ADELAIDE RISTORI
Mercoledì 4 marzo – ore 21.00

PALMANOVA – TEATRO GUSTAVO MODENA
lunedì 16 marzo – ore 20.45

MONFALCONE – TEATRO COMUNALE
Martedì 17 e mercoledì 18 marzo – ore 20.45

Dopo la settimana di pausa forzata, l’attività del Circuito ERT riprende con l’adattamento teatrale di un capolavoro della letteratura, I Miserabili di Victor Hugo. Firmato da Luca Doninelli e diretto da Franco Però, lo spettacolo prodotto dallo Stabile del FVG sarà martedì 3 marzo alle 20.45 al Teatro Pasolini di Casarsa della Delizia e mercoledì 4 marzo al Teatro Ristori di Cividale della Friuli alle 21. Sui due palchi regionali salirà Franco Branciaroli, nel ruolo di Jean Valjean, accompagnato da Alessandro Albertin, Silvia Altrui, Filippo Borghi, Romina Colbasso, Emanuele Fortunati, Ester Galazzi, Andrea Germani, Riccardo Maranzana, Francesco Migliaccio, Jacopo Morra, Maria Grazia Plos e Valentina Violo. I Miserabili tornerà in Circuito anche a metà mese per tre repliche, una – lunedì 16 marzo – a Palmanova e due – martedì 17 e mercoledì 18 marzo – a Monfalcone.
Sterminata e meravigliosa sinfonia umana, I Miserabili di Victor Hugo è un romanzo cardine della letteratura mondiale, capace come pochi di parlare al nostro tempo.
«Portare I Miserabili su un palcoscenico – ha sottolineato Luca Doninelli, che ha accettato la sfida dell’adattamento – è un’impresa sicuramente temeraria e si trema davanti a millecinquecento pagine che appartengono non solo alla storia della letteratura, ma del genere umano».
Riaffiorano, nella Parigi post Restaurazione, il generoso galeotto Jean Valjean, la sventurata Fantine e sua figlia Cosette, l’oscuro Javert, i malvagi Thénardier, Marius, Gavroche, Eponine. Sono loro “i miserabili”, figure emblematiche che rappresentano l’essere umano nella sua nudità, spogliato non solo dei suoi beni terreni ma anche dei suoi valori, da quelli etici fino alla pura e semplice dignità. In questo grande affresco ogni storia ha rilievo, spazio, chiaroscuri da tratteggiare, mentre sulla scena si accendono temi universali come il dolore, la misericordia, la giustizia, il male, la redenzione.
Lo spettacolo si avvale delle scene di Domenico Franchi, dei costumi di Andrea Viotti, delle luci di Cesare Agoni e delle musiche di Antonio Di Pofi.

Maggior informazioni e prenotazioni chiamando la Biblioteca Comunale di Casarsa (0434 873981) e il Teatro Ristori di Cividale (0432 731353). Info anche al sito www.ertfvg.it.

comunicato stampa