DAL 6 OTTOBRE PARTE LA XIX EDIZIONE DEL DANCEPROJECT FESTIVAL A TRIESTE CON UN DOPPIO SPETTACOLO ALLE 18 AL TEATRO SLOVENO E DALLE 21 AL TEATRO BASAGLIA
SABATO 7 ALLE 20.30 APPUNTAMENTO SEMPRE AL BASAGLIA CON LA COMPAGNIA AREAREA

La manifestazione DancEproject Festival inaugura la sua XX edizione con la tematica “E-venti incontri e creazioni” il prossimo venerdì 6 ottobre.
Al Teatro Stabile Sloveno di Trieste (via Petronio 6) alle 18 si terrà infatti il brindisi di inaugurazione del Festival con le performance della Compagnia Bellanda “Suite”, mentre alle 18.30, presso la sala del Ridotto (sempre dello Stabile Sloveno), la Compagnia Artemis Danza presenterà “Charles e Gelsomina” e “La Giostra di Zampanò” dedicati all’opera di Federico Fellini.
La Giostra di Zampanò mette in scena i personaggi bislacchi di un circo stravagante ispirato all’universo del cineasta Federico Fellini. Un mondo poetico e visionario, una giostra danzata che è un po’ circo e un po’ magia, fa da sfondo alle avventure della dolce Gelsomina, protagonista de La Strada, in un’atmosfera ironica e scanzonata. Umorismo e poesia, la bellezza travolgente delle musiche di Nino Rota, personaggi vagabondi e sognatori sono gli ingredienti di questo spettacolo adatto a tutta la famiglia.
Alle 21 ci si sposterà al Teatro Franco e Franca Basaglia con la Compagnia AREAREA “Lend me your ears”, installazione e danza ispirato a un testo inedito di Pasolini.
Nella cospicua produzione letteraria di Pier Paolo Pasolini esiste, seppure incompiuta, una traccia che lo mette in relazione al balletto e alla danza.
Il riferimento è a “Vivo e Coscienza” del 1963 anno cruciale, per la sua svolta personale, ed estremo, per la sperimentazione del codice drammaturgico.
Lo spettacolo “Lend me your ears” è un percorso di ricerca ad ampio spettro che coinvolge artiste/i di chiara fama e giovani generazioni con l’intento di riflettere, e generare arte, su alcune fondamentali domande del nostro presente: “Che vita sappiamo immaginare nei tempi del collasso psicotico dell’Occidente? Quale effetto imprime la pandemia sulle attese di mondo? Sullo psichismo sociale? Sull’immaginazione di futuro?” Il progetto è sostenuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia nell’ambito delle attività culturali di celebrazione per i 100 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini.
Sabato 7 ottobre, sempre presso il Teatro Franco e Franca Basaglia alle ore 20.30 andrà in scena “Morte a colori” della Compagnia AREAREA con Marta Bevilacqua e Roberto Cocconi. La morte non è nera ma piena di colori: sfumature e tinte che possono anche farci sorridere. Per i trent’ anni di Arearea i due direttori artistici si relazionano con qualche cosa che sembra finire e invece si rinnova. Tra il riso e il pianto ci propongono un breve quadro coreografico d’autore.
A seguire “Momento- Il racconto dell’isola sconosciuta” della Compagnia Zerogrammi con Amina Amici e Stefano Mazzotta. Lo spettacolo costituisce il primo capitolo del più ampio progetto coreografico l racconto dell’isola sconosciuta, liberamente ispirato all’omonima opera di José Saramago. La creazione si inscrive all’interno di un percorso di ricerca artistica intorno al tema della memoria, del tempo, del suo scorrere e della condizione emotiva e sociale che questa relazione innesca. Questo specifico primo capitolo di studio concentra la propria ricerca sul rapporto con il tempo presente, sulla condizione sospesa e incerta che traghetta le nostre esperienze e memorie verso i desideri futuri e le speranze di là da realizzarsi. Ciò che siamo è la somma di tutte le nostre esperienze, avvenimenti, emozioni vissute, delle conoscenze che abbiamo accumulato e delle lezioni che abbiamo o non abbiamo imparato, è una profondità che dimora sotto la pianta dei nostri piedi. Eppure la vita non è altro che un eterno presente e l’esistere è cosa dell’istante: il Goethiano Augenblick, il “momento” presente in un’assetata ricerca di senso, in uno spazio liquido metamorfico che è superficie fin dove i nostri occhi possono vedere, mentre fluttuiamo come isole sul passato sotto di noi che è sommerso sotto il mare del tempo.
La manifestazione si avvale del sostegno della Regione FVG e del sostegno del MIC. I partners di questa XIX edizione sono Teatro Stabile La Contrada, Teatro Stabile Sloveno, Balletto Civile, Bellanda, AIAS Trieste, Studio 4I associati, Istituto comprensivo Dante Alighieri di Trieste e Compagnia Arearea, Compagnia Cie Twain, Compagnia Zerogrammi, Velenje festival, che fanno parte della Rete ON/OFF Confini realizzata dall’ACTIS.
Per informazioni:
info@actistrieste.org – tel 0403480225- www.danceprojectfestival.it