“In Memoriam Emilio Busolini” titola il duplice evento organizzato per ricordare il noto concertista e compositore triestino, autore fra l’altro dell’Inno a San Giusto: eseguito per la prima volta nel 1943, che ha sempre concluso la Messa pontificale del 3 novembre dedicata al Patrono di Trieste. Si parte domani, martedì 22 ottobre alle 18 nella Sala Tartini del Conservatorio di Trieste, con la conferenza concerto “Un secolo di musica: Emilio Busolini In Memoriam”. Quindi, mercoledi 23 ottobre alle 20.30, è previsto il concerto omaggio nella Cattedrale di san Giusto. Domani al Tartini, introdotto dalla famiglia Busolini e dal Direttore del Conservatorio Roberto Turrin, ecco l’incontro che permetterà di rileggere gli aspetti centrali dell’impegno e dell’opera di Emilio Busolini. De “L’importanza dei pionieri: l’arte organistica in Italia ai tempi di Emilio Busolini” sarà relatore Wladimir Matesic, si prosegue con “La Cappella Civica di Trieste: la più antica istituzione culturale della città”, intervento di Roberto Brisotto. Quindi Riccardo Cossi ricorderà “Emilio Busolini e gli organisti della Cattedrale di S. Giusto”, e infine la docente del Conservatorio Tartini Rita Susovsky porterà la sua testimonianza su “La classe di organo del Conservatorio Tartini ai tempi di Emilio Busolini: ricordo di un ex-allieva”. Il Congedo musicale dell’incontro sarà a cura degli allievi del Conservatorio, con l’esecuzione della “Preghiera per Organo” di Busolini

affidata alla giovane organista Maddalena Musil e de “La conversione del lupo di Gubbio” (dai Fioretti di S. Francesco) per Soprano, Arpa e Organo, nell’interpretazione del Trio Federica Vinci soprano, Ester Ban arpa, Valerio Simonini organo. Collaborano la Classe di Canto della Prof.ssa Rita Susovsky, la classe di Arpa della Prof.ssa Nicoletta Sanzin e la classe di Organo del Prof. Wladimir Matesic. Emilio Busolini nel 1928 ottiene la licenza normale in pianoforte e violino presso il Conservatorio di Trieste. Ha completato i suoi studi musicali a Roma, ottenendo nel 1934 il magistero in pianoforte alla Regia Accademia di S. Cecilia di Roma e nel 1935 il magistero in organo e composizione organistica, presso il Conservatorio di S. Cecilia di Roma. Dal 1930 al 1939, è stato organista della Cappella Musicale del Principe Filippo Doria Pamphilj – Chiesa di S. Agnese in Agone (Piazza Navona) Roma. Dal 1936 al 1938. sempre a Roma ha collaborato come organista presso l’EIAR (Ente Italiano Audizioni Radiofoniche). Nel 1944 ottiene la nomina di organista vice direttore della Cappella Civica di Trieste -Cattedrale di San Giusto, incarico che svolgerà fino al 1978. Titolare della cattedra di organo e composizione organistica al Conservatorio Tartini, fu esperto nel collaudo di organi nuovi e restaurati, apprezzato concertista e compositore soprattutto di musica sacra vocale e strumentale. Fra i numerosi lavori, oltre alla Missa ad Catacumbas va ricordata la Messa in lingua italiana Gloria a Dio nell’alto dei cieli composta su invito dell’allora Vescovo di Trieste mons. Santin, secondo i dettami del Concilio Vaticano II. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti: nel 1964 Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, nel 1981 Cavaliere Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Sigillo Medaglia d’oro dal Comune di Trieste per l’attività alla Cappella Civica, nel 1997 Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Sigillo Medaglia d’oro dalla Società Italiana Autori Editori. Il Vescovo di Trieste mons. Lorenzo Bellomi, come espressione di riconoscenza della Chiesa tergestina, nel 1979 gli faceva conferire dalla Santa Sede l’onorificenza pontificia: Equitem Ordinis Sancti Gregorii Magni. È morto a Trieste il 16 febbraio 2010.