Il San Giusto d’oro 2021 va a Barbara Franchin, la targa speciale a Sara Gama. Lo ha deciso l’Assostampa Fvg, articolazione territoriale della Fnsi, sindacato unitario dei giornalisti italiani, che organizza il premio – nato nel 1967 su iniziativa del Gruppo Giuliano Cronisti e giunto alla 55.a edizione – con la collaborazione del Comune di Trieste e il sostegno della Fondazione CrTrieste.

“Quello a Barbara Franchin – spiega Carlo Muscatello, presidente dell’Assostampa Fvg -, fondatrice e presidente di Its Arcademy, è un premio alla passione, al talento e all’imprenditorialità femminile. Da oltre vent’anni Trieste è conosciuta nel mondo della moda internazionale grazie all’intuizione di creare una piattaforma e un premio per giovani creativi. Da apprezzare poi la sua determinazione nel non lasciare la città dove l’idea è nata. Una realtà di successo, in continua crescita”.
“La targa a Sara Gama – aggiunge il presidente Assostampa – premia invece una giovane donna (madre triestina, padre congolese) che ha saputo unire il talento sportivo all’impegno contro le disuguaglianze e per l’affermazione dei diritti, non solo delle donne. Non abbiamo dimenticato la sua lettura dell’articolo 3 della Costituzione e le sue parole sui diritti, quando è stata premiata dal presidente Mattarella con le sue compagne della nazionale dopo i mondiali di Francia. Un esempio per i giovani e per tutti”.
“In un momento storico segnato dalla pandemia, che ha colpito tutti ma forse soprattutto le donne, ulteriormente gravate di lavoro domestico, questo doppio riconoscimento al femminile – conclude Muscatello – ha ancor più valore: è infatti un omaggio alla creatività e alla lungimirante determinazione, nonché alla capacità di abitare con dignità e successo territori tradizionalmente maschili come il calcio. Ma è anche un contributo per restituire visibilità alle donne, maggioranza della popolazione ma sottorappresentate in ogni settore. Non ci può essere ripresa, è stato detto al recente G20 di Roma, se ci dimentichiamo della metà del mondo”.
La cerimonia di consegna del premio e della targa si terrà nelle prossime settimane, come da tradizione, nell’aula del Municipio triestino.
Barbara Franchin è nata e cresciuta a Trieste, punto di osservazione privilegiato perché eccentrico e periferico: prospettiva ideale per uno sguardo non filtrato, puro, lontano dalle grandi capitali del design e libero da visioni conservatrici sul mondo. Nel 2001 fonda Eve, agenzia atipica che ha come punto di forza un team eclettico, dedicato e passionale. L’anno successivo lancia la prima edizione di Its, piattaforma creativa che basandosi su una approfondita ed estesa ricerca del talento dà supporto, visibilità e opportunità a giovani designer provenienti da tutto il mondo. Vengono selezionati attraverso un processo lungo e rigoroso e ospitati a Trieste per un grande evento finale, a cui partecipano oltre quattrocento ospiti internazionali fra giornalisti, opinion leader e esponenti dei brand del fashion system. L’amore e la volontà di scoprire, raccogliere, preservare e catalogare – dando senso compiuto a questo viaggio di ricerca – hanno portato alla creazione dell’ Its Creative Archive, che traccia la storia dell’evoluzione della moda contemporanea, in fluido e continuo divenire.  La Collezione, unica nel suo genere, custodisce 18.000 portfolio, 327 abiti, 152 accessori, 103 gioielli ed oltre 700 progetti fotografici. È partendo da questo patrimonio che Its ora si evolve per diventare Its Arcademy: Arca, Archivio, Academy. Uno spazio espositivo e al tempo stesso di formazione, con percorsi educativi aperti a tutti, coinvolgendo i finalisti di Its in veste di insegnanti. Per liberare la creatività di tutti gli sperimentatori curiosi, di ogni età e di ogni nazionalità, oltre ai professionisti di settore. Gettando radici ancor più profonde e solide sul territorio.
Premi e Riconoscimenti
Forbes Italia 100 donne di successo (2020)
Business of Fashion BoF 500 (2016) – Lista dei 500 soggetti più influenti nel mondo della moda
Premio Barcola 2
Premio di Vetro 2013
100 donne più importanti – Elle Magazine Italia (2010)
Sara Gama, nata a Trieste, è una calciatrice e dirigente sportiva italiana, difensore e capitana della Juventus e della nazionale. Ha cominciato a giocare a pallone nello Zaule, ha poi giocato nel Tavagnacco, nel Brescia, nel Paris Saint Germain, nella Juventus, vincendo vari scudetti e trofei. È consigliere federale della FIGC dal 2018, vicepresidente AIC dal 2020 e membro della Commissione Nazionale Atleti del Coni dal 2021. È laureata in lingue e letterature straniere. L’atleta triestina sostiene da tempo il professionismo calcistico femminile, chiedendo tutele sociali e previdenziali per le calciatrici. La sua è una battaglia contro la diseguaglianza di genere, riconosciuta dalla Nike che l’ha fatta diventare sua testimonial e dalla Mattel, che nell’ambito del progetto Role Models (l’obiettivo è quello di convincere ogni bambina a credere nei propri sogni), le ha dedicato una Barbie. Un impegno, quello di Sara Gama, che è diventato fonte di ispirazione per le future generazioni.

Albo d’oro
1967 Pietro Valdoni, chirurgo
1968 Doro Levi, archeologo
1969 Leonor Fini, pittrice
1970 Trio di Trieste
1971 Giorgio Strehler, regista
1972 Brenno Babudieri, medico ricercatore
1973 Raffaello de Banfield, compositore
1974 Paolo Budinich, fisico
1975 Giorgio Pilleri, scienziato
1976 Pier Paolo Luzzatto Fegiz, economista
1977 Luigi Spacal, pittore
1978 Giorgio Bugliarello, bioingegnere
1979 Piero Cappuccilli, cantante lirico
1980 Marcello Mascherini, scultore
1981 Diego de Castro, storico
1982 Franco Gulli, violinista
1983 Ottavio Missoni, stilista
1984 Claudio Magris, germanista
1985 Livio Paladin, giurista
1986 Fulvio Camerini, cardiologo
1987 Leo Castelli, gallerista
1988 Assicurazioni Generali
1989 Gillo Dorfles, critico d’arte
1990 Mila Schön, stilista
1991 Lelio Luttazzi, musicista
1992 Giorgio Voghera, scrittore
1993 Luciano Fonda, fisico
1994 Cesare Rubini, campione sportivo
1995 Claudio Erbsen, vicepresidente Associated Press
1996 Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico
1997 Boris Podrecca, architetto
1998 Tommaso Padoa Schioppa, eurobanchier
1999 Gianfranco Gutty, Assicurazioni Generali
2000 Fedora Barbieri, cantante lirica
2001 Barcolana, regata
2002 Amos Luzzatto, presidente Comunità Ebraiche
2003 Boris Pahor, scrittore
2004 Manlio Cecovini, scrittore
2005 Raffaella Curiel, stilista
2006 Marzio Babille, medico Unicef
2007 Daniela Barcellona, cantante lirica
2008 Eugenio Ravignani, vescovo
2009 Bruno Chersicla, pittore
2010 Illycaffè
2011 Mauro Giacca, scienziato
2012 Coro “Antonio Illersberg”
2013 Susanna Tamaro, scrittrice
2014 Ariella Reggio, attrice
2015 Don Mario Vatta, sacerdote
2016 Psichiatria Triestina, nel ricordo di Basaglia
2017 Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin
2018 Comunità ebraica triestina a 80 anni dalle leggi razziali
2019 Zeno D’Agostino, presidente Autorità portuale
2020 Andrea Segrè, fondatore Last Minute Market

San Giusto d’oro straordinarioGiuliani d’Australia
Associazioni Triestini e Goriziani in Roma

Riconoscimenti e targhe speciali
Mario Nordio
Massimo Della Pergola
Demetrio Volcic
Carpinteri e Faraguna
Mario Magajna
Tullio Kezich
Danilo Soli
Ugo Borsatti
Biancamaria Piccinino
Mario Suban
Mario Luzzatto Fegiz
Luciano Ceschia
Studenti del Petrarca per la mostra “Razzismo in cattedra”
Associazione Giuliani nel mondo
Giovanna Botteri

comunicato stampa

Share This