Un mondo mutevole e vibrante di personaggi che incarnano inquietudini, chiaroscuri e complessità di modernità assoluta: sarà il capolavoro di William Shakespeare Il Mercante di Venezia a inaugurare martedì 8 novembre alle 20.45 la stagione artistica 2022/2023 del Teatro comunale Giuseppe Verdi di Gorizia. Con i suoi potenti temi universali l’opera pone al pubblico contemporaneo questioni di assoluta necessità: scontri etici, rapporti sociali e interreligiosi mai pacificati, l’amore, l’odio, il valore dell’amicizia e della lealtà, l’avidità e il ruolo del denaro. Un testo fondamentale che il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, assieme al Centro Teatrale Bresciano e al Teatro de Gli Incamminati, produce in un nuovo, raffinato allestimento firmato da Paolo Valerio. A interpretarlo è una notevole compagnia d’attori capeggiata da Franco Branciaroli, che offre una prova magistrale nel ruolo di Shylock, figura sfaccettata, misteriosa, crudele nella sua sete di vendetta, ma che spiazza gli spettatori suscitando anche la loro compassione. A lui, ebreo, usuraio, si rivolge Antonio, ricco mercante veneziano, che pur avendo impegnato i suoi beni in traffici rischiosi non esita a farsi garante per l’amico Bassanio che ha bisogno di tremila ducati per armare una nave e raggiungere Belmonte, dove spera di cambiare il proprio destino. Shylock che ha livore verso i gentili e sete di vendetta per il disprezzo che gli mostrano, impone una spietata obbligazione. Se la somma non sarà restituita, egli pretenderà una libbra della carne di Antonio, tagliata vicino al cuore. Parallelamente allo scellerato patto che Antonio sottoscrive, evolvono altre linee del plot creando un’architettura drammaturgica di simmetrie e specularità dense di senso.
comunicato stampa