CONFINI
IL CONFINE ORIENTALE. UN LABORATORIO:
MERCOLEDI’ 20 APRILE NELLA BIBLIOTECA DI PORDENONE PRESENTAZIONE DEL LIBRO “ADRIATICO AMARISSIMO. UNA LUNGA STORIA DI VIOLENZA”
CON RAOUL PUPO, SCRITTORE DOCENTE E FRA I PRINCIPALI PROMOTORI DEGLI STUDI SULLA TRAGEDIA DELLE FOIBE E DELL’ESODO ISTRIANO NUOVO APPUNTAMENTO CON LA RASSEGNA DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE THESIS, CURATA DA EMANUELA FURLAN, CHE INVITA A RIFLETTERE SUL SIGNIFICATO VECCHIO E NUOVO DI CONFINE IN UNA REGIONE, IL FRIULI VENEZIA GIULIA, LABORATORIO DI STORIA E LUOGO DOVE VITE, LINGUE E CULTURE SI MESCOLANO E CERCANO NUOVE DISLOCAZIONI
APERTE INTANTO LE ISCRIZIONI AL BIKE TOUR “SUL CONFINE” FRA IL NATISONE E L’ISONZO
Nuovo appuntamento con la rassegna “Confini” organizzata nell’ambito di “Dedica Incontra” dall’associazione culturale Thesis, e curata da Emanuela Furlan, percorso che attraverso spettacoli, libri, incontri e anche da un tour in bicicletta fra le valli del Natisone e dell’Isonzo , invita a riflettere sul significato vecchio e nuovo di confine, in una regione, il Friuli Venezia Giulia, laboratorio di storia e luogo foce vite, lingue e culture si mescolano e cercano nuove dislocazioni.
Mercoledì 20 aprile, a Pordenone, in biblioteca civica, alle 18.30, è in programma l’incontro “Il confine orientale, un laboratorio”, dove Raoul Pupo, scrittore docente e fra i principali promotori degli studi sulla tragedia delle foibe e dell’esodo istriano presenta il suo libro “Adriatico amarissimo. Una lunga storia di violenza” che vede al centro le terre dell’Adriatico Orientale, area intricata e complessa, laboratori della violenza politica del ‘900, scontri di piazza, incendi, ribellioni militari come quella di D’Annunzio, persecuzione delle minoranze, “terre che rappresentano la complessità di una storia di frontiera che richiede uno sforzo duplice: dipanare i vari fili e fare chiarezza sulle logiche, poi, riannodare i fili del reale con la dimensione umana, perché non esistono soltanto gli ordini, i modelli, le interpretazioni, ma esistono le persone che hanno vissuto, che hanno sofferto, talvolta hanno gioito e molte volte hanno patito. Ecco mantenere e tenere insieme due dimensioni, la storia e la memoria, la freddezza critica e la partecipazione alla vita umana non è banale”. Conduce Cristiano Riva, docente ed esperto di geopolitica. (Ingresso gratuito, prenotazione su eventbrite.it).
Sono inoltre aperte le prenotazioni per l’appuntamento di chiusura di domenica 22 maggio, Sul confine”, bike tour guidato con partenza alle 9 dal birrificio Gjulia di San Pietro al Natisone: il percorso, realizzato in collaborazione con Vallimpiadi, si snoda tra le Valli del Natisone (Italia) e le Valli dell’Isonzo (Slovenia), toccando il sentiero Rommel, il Matajur, Solarie e Luico. Iscrizione e prenotazione e-bike entro il 2 maggio 2022: info@vallimpiadi.it / info@dedicafestival.it).
Il progetto Confini si completa con un ricco programma (una trentina di iniziative) rivolto alle scuole secondarie di secondo grado di Pordenone, San Vito al Tagliamento, Sacile, Cordenons, Maniago e Udine, un percorso che ha registrato oltre 2000 adesioni.
Raoul Pupo ha a lungo insegnato Storia contemporanea all’Università di Trieste. È stato uno dei principali promotori degli studi sulla tragedia delle Foibe
e dell’Esodo e si occupa di storia della politica estera italiana, della frontiera adriatica e delle occupazioni italiane nei Balcani. Tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo Il lungo esodo (2005); Il confine scomparso (2007); Fiume città di passione (2018), Adriatico amarissimo. Una lunga storia di violenza (20
INFO: tel. 0434 26236
info@dedicafestival.it, www.dedicafestival.it
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