Oltre 2000 presenze in un intenso fine settimana, dal venerdì alla domenica per 20 incontri disseminati in varie locations del centro storico cittadino, oltre 500 libri venduti – un vero record, perché 1 spettatore su 5 è tornato a casa con almeno 1 libro – e il coinvolgimento capillare delle istituzioni e realtà culturali di Tolmezzo, ma anche l’attiva partecipazione delle scuole superiori, grazie a un team di 20 studentesse e studenti formati per “vegliare” sul buon funzionamento della manifestazione, ed essere di riferimento per le necessità del pubblico e degli autori e autrici ospiti: questo, a poche ore dal congedo, il bilancio della prima edizione del Festival letterario Tolmezzo Vie dei Libri, di scena dal 30 giugno al 2 luglio nel cuore della Carnia, per iniziativa del Comune di Tolmezzo con il sostegno della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura, a cura di Fondazione Pordenonelegge.it per la direzione artistica di Gian Mario Villalta.
A suggellare un cartellone generoso di eventi e protagonisti, inaugurato con la giallista best seller Ilaria Tuti, è stata ieri pomeriggio una vera icona delle imprese di montagna, l’alpinista Nives Meroi che, nel Salone dell’Hotel Roma di Tolmezzo, ha rievocato le mitiche scalate della sua carriera, ripercorrendo anche l’ultima grande conquista delle scorse settimane sull’Himalaya, per la prima volta in vetta all’inviolato Kabru IV, tracciando una strada inedita per la cima insieme al marito e agli alpinisti Peter Hamor, slovacco, e Jan Bojan, sloveno: un percorso che da adesso in poi si chiamerà “Diamonds on the soles of the shoes”, per decisione dei quattro grandi atleti. Ed è stato festoso sold out anche per l’evento conclusivo, con Nives Meroi, come in precedenza era capitato quasi sistematicamente per gli altri incontri del festival, che hanno registrato lunghi firmacopie dei protagonisti, da Ilaria Tuti a Natasha Stefanenko, e poi via via si sono avvicendate firme come Enrico Galiano, Daniele Zovi, Matteo Melchiorre, l’inviato Lorenzo Cremonesi in presa diretta dall’Ucraina e gli scrittori – alpinisti Enrico Camanni, Linda Cottino e Francesca Colesanti, e tante autrici e autori del territorio, da Raffaella Cargnelutti a Walter Tomada, Giuseppe Ragogna, Massimo De Liva. E la festa per i piccoli lettori è proseguita con l’amato topo-giornalista Geronimo Stilton, e per gli adulti sulle note scanzonate dei ‘Professori’ della Banda Osiris.
«Siamo decisamente soddisfatti dei risultati di questa prima edizione: o meglio, una “edizione zero” del festival letterario di Tolmezzo, come abbiamo voluto definirla – spiega l’Assessore comunale alla Cultura Laura D’Orlando – Da parte nostra c’è la volontà di garantire continuità a quello che consideriamo non semplicemente un evento ma un articolato progetto culturale, e che ci ha permesso di contare su un partner di alta professionalità come Fondazione Pordenonelegge.it, e di coinvolgere capillarmente le associazioni culturali della città nella programmazione del festival, oltre agli studenti delle ultime classi degli istituti superiori che sono stati vere e proprie ‘guide’ nel corso della manifestazione. Per un lungo fine settimana Tolmezzo è diventata una vera città – festival, perché Le vie dei Libri ha ‘impresso’ la sua immagine nel centro storico cittadino con elementi di arredo urbano, stendardi e bandiere lungo le strade, vetrine dedicate. L’ottima affluenza e l’interesse vivissimo del pubblico per i libri presentati, come testimoniano gli alti risultati di vendita, sono un termometro prezioso in vista delle edizioni future che si svolgeranno sempre nel mese di giugno, inaugurando così la stagione degli eventi estivi. A breve arriveranno anche i dati del questionario che abbiamo voluto promuovere per raccogliere i feedback del pubblico e farli nostri, in vista delle future edizioni».
comunicato stampa