“INVITO A PALAZZO”
SABATO 6 OTTOBRE LA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI GORIZIA ADERISCE ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE “INVITO A PALAZZO” E APRE LE PORTE DELLA SUA SEDE PER UNA SERIE DI VISITE GUIDATE ALL’INTERNO DELL’EDIFICIO CHE OSPITÒ LO STORICO MONTE DI PIETÀ E LA CASSA DI RISPARMIO DI GORIZIA, PER VISIONARE LE SUE COLLEZIONI STORICO-ARTISTICHE E LA BIBLIOTECA
INGRESSO LIBERO SU PRENOTAZIONE
PRENOTAZIONI GIÀ APERTE AL NUMERO 0481/537111 O VIA MAIL info@fondazionecarigo.it
La Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia aderisce alla manifestazione nazionale “Invito a Palazzo. Arte e Storia nelle Banche”, un evento che vede l’apertura al pubblico delle sedi storiche di Fondazioni e banche italiane.
Per l’intera giornata di sabato 6 ottobre la Fondazione Carigo apre quindi le porte della sua sede alla cittadinanza con visite guidate gratuite (su prenotazione) per scoprire gli interni del prestigioso edificio che ospitò lo storico Monte di pietà e la Cassa di Risparmio di Gorizia, offrendo l’occasione di visitare le sue collezioni artistiche e di interesse storico, e la vasta biblioteca.
Il percorso prevede anche l’ingresso nel caveau, dove i visitatori potranno conoscere come funzionava il banco dei pegni e quali oggetti vi venivano portati grazie a una visita guidata teatralizzata a cura degli Artisti Associati di Gorizia con la partecipazione dell’attore Enrico Cavallero. In serata, con inizio alle 19.00, il gruppo musicale Freevoices diretto da Manuela Marussi regalerà al pubblico un momento musicale.
Le visite guidate partiranno da un’introduzione al Monte di Pietà e al suo funzionamento per passare alla sala delle collezioni, con i preziosi del Monte di Pietà e della collezione Mischou, fino alla vista della collezione di opere d’arte della Fondazione stessa.
Nata nell’agosto del 1992, la Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia – che ha sede, appunto, nel palazzo dove si svolsero nei secoli le attività del Monte di Pietà cittadino e della Cassa di Risparmio di Gorizia – è un ente senza fini di lucro che opera per erogare risorse per lo sviluppo sociale, economico e culturale del territorio.
Le richieste alle autorità governative centrali austriache per l’istituzione di un Monte di Pietà a Gorizia risalgono già alla metà del Cinquecento, ma è soltanto a metà del XVIII secolo grazie al primo arcivescovo Carlo Michele d’Attems, che il primo monte apre i battenti a Gorizia, il 6 gennaio 1753. La finalità caritativa dell’ente traspare dall’obbligo di destinare alla beneficenza ogni eventuale utile.
Legata alla storia del Monte di Pietà è senz’altro la collezione di preziosi giunta alla Fondazione Carigo attraverso la Cassa di Risparmio. Da quel lontano istituto sono infatti pervenuti importanti gioielli e prodotti di oreficeria borghese e popolare, ma anche più modesti articoli di bigiotteria realizzati in argento. Ne deriva una notevole varietà di forme e di modelli, oltre a una sostanziale differenza di valore tra gli oggetti, che si può spiegare con la loro provenienza da contesti diversi. Gli ornamenti preziosi sono per lo più oggetti di affezione e portatori di significato simbolico, ma sono allo stesso tempo documenti ricchi di informazioni, svelando vicende storiche e aspetti culturali, tradizioni artigiane e produzioni industriali, variazioni del gusto e delle mode.
In una bacheca della sala delle collezioni è possibile anche ammirare una parte della collezione di gioielli appartenuta al goriziano Lodovico Mischou. Ne fanno parte oltre settanta tra anelli, bracciali, spille e orecchini, che insieme costituiscono un’importante testimonianza dei modelli di oreficeria diffusi tra la metà dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento nel territorio goriziano.
Appartengono alle collezioni della Fondazione anche opere d’arte, dai dipinti di Marcello Fogolino e della sua bottega – i più antichi tra quelli posseduti dalla Fondazione datati 1548 – i dipinti di Antonio Paroli e dell’artista bavarese Johann Michael Lichtenreiter, opere del ritrattista della borghesia locale Giuseppe Tominz e del figlio Augusto.
Sempre di proprietà della Fondazione Carigo i 340 pezzi tra manifesti e bozzetti per manifesti che costituiscono il fondo Chiesa e di grande rilevanza è la Biblioteca, il cui Archivio è stato dichiarato di interesse storico dalla Soprintendenza: nei suoi 210 metri lineari di documentazione non solo conserva la testimonianza delle vicende del Monte di Pietà, della Cassa di Risparmio e degli istituti che sono stati nel tempo assorbiti, ma fornisce preziose fonti primarie per lo studio della storia economica e sociale del territorio isontino tra il 1831 e gli anni Settanta del XX secolo.
Le visite guidate di sabato 6 ottobre si svolgeranno alle 10.30, alle 12, alle 14, alle 15.30 e alle 17.30: la partecipazione alle visite e al concerto del gruppo Freevoices, è gratuita previa prenotazione e fino ad esaurimento dei posti disponibili (per prenotazioni: Fondazione Carigo, 0481/537111 – da lunedì a giovedì 8.15-13.15, 14.30-16.30, venerdì 8.15-13.45, o via mail; info@fondazionecarigo.it, indicando l’orario della visita prescelta).
comunicato stampa