Per trascorrere un pomeriggio di teatro in famiglia, l’Associazione culturale Teatro Pasolini di Cervignano promuove sul territorio un nuovo appuntamento in occasione della Festa dei nonni: il 2 ottobre, all’Auditorium San Zorz di San Giorgio di Nogaro (inizio ore 17.30, a ingresso libero, fino ad esaurimento posti. prenotazioni via mail info.biblioteca@comune.sangiorgiodinogaro.ud.it) va in scena Mattia e il nonno, un piccolo capolavoro scritto da Roberto Piumini, uno degli autori italiani più apprezzati della lettura per l’infanzia. Adattamento e regia dello spettacolo, prodotto da Factory Compagnia Transadriatica e Fondazione Sipario Toscana – Cascina, sono di Tonio De Nitto. In scena ci sarà l’attore Ippolito Chiarello.

Lo spettacolo è vincitore del Premio Eolo come Miglior spettacolo di teatro per l’infanzia 2019, un riconoscimento di assoluto rispetto, che sottolinea la qualità artistica ed emotiva della creazione, per un momento di condivisione fra generazioni, sul tema degli affetti e della relazione nonni-nipoti. Lo spettacolo è quindi proposto in visione agli adulti e ai bambini (età consigliata dagli 8 anni).
In una lunga e inaspettata passeggiata, che ha la dimensione forse di un sogno, nonno e nipote, si preparano al distacco, a guardare il mondo, a scoprire luoghi misteriosi agli occhi di un bambino, incontri magici, piccole avventure pescate tra i ricordi e a capire che non basta desiderare per ottenere qualcosa, ma bisogna provare e soprattutto non smettere mai di cercare.
In questo delicato passaggio di consegne il nonno insegna a Mattia, giocando con lui, a capire le regole che governano l’animo umano e come si può fare a rimanere vivi nel cuore di chi si ama.
Una tenerezza infinita è alla base di questo straordinario racconto scritto con dolcezza e grande onirismo. Un lavoro che ci insegna con gli occhi innocenti di un bambino e la saggezza di un nonno a vivere la perdita come trasformazione e a comprendere il ciclo della vita.
E’ un farmaco questo racconto, uno di quelli che noi adulti, avremmo dovuto avere la fortuna di conoscere da piccoli per imparare a recepire la separazione come questo cammino tra nonno e nipote che somiglia a un viaggio che non fa più paura.

Comunicato Stampa

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