La mostra internazionale “Evvi un’altra prospettiva… dalla prospettiva aerea alla realtà immersiva” che prende ispirazione da una celebre citazione di Leonardo da Vinci, si apre giovedì 12 settembre, alle ore 18.30, nello spazio Doubleroom, in via Antonio Canova 9, a Trieste (visitabile sino al 18 ottobre 2019 dal lunedì al venerdì 17.00-19.00). Un’esposizione a cura di Massimo Premuda organizzata nell’ambito della 5° edizione della rassegna “L’Energia dei Luoghi”, che lega l’arte contemporanea con la ricerca e l’innovazione scientifica, ideata e promossa dall’Associazione Casa C.A.V.E. di Visogliano (Duino Aurisina).
“Cuore della Rassegna” – afferma la Presidente dell’Associazione Casa C.A.V.E. Fabiola Faldiga – “è proprio questa mostra che riporta all’’oggi’ sulla rivoluzionaria intuizione leonardesca della prospettiva aerea che, pur non negando la prospettiva lineare nel disegno, ne approfondisce il senso del vero”.

Si parte così dalla rigorosa ricerca sulla percezione visiva di Ulrike Königshofer, artista austriaca in residenza quest’anno a Trieste nell’ambito del programma A.i.R. Trieste, a cura di Francesca Lazzarini, che ci fa riflettere sullo scarto fra ciò che vediamo e ciò che percepiamo, per arrivare al controverso “BoraMeter” del triestino Paolo Ferluga, macchina inutile o futuribile ecomostro mascherato da ambizioni ecoturistiche, che ci interroga sugli invasivi interventi schermati da green economy. Si prosegue con un’altra macchina, il contemporaneo “Panopticon” dello sloveno Aleksander Velišček che, partendo dagli intenti carcerari settecenteschi in cui la visibilità diventa una trappola, denuncia l’odierna società del controllo in cui, esponendoci, ci consegniamo volontariamente allo sguardo del “panottico aprospettico digitale” diventando, al tempo stesso, carnefici e vittime.

La mostra si chiude infine con le immagini inaspettate, sulla percezione della realtà, del fotografo triestino Carlo Andreasi e con la preview dell’esperienza virtuale realizzata dagli artisti multimediali Antonio Giacomin e Francesca Debelli che, attraverso un intervento VR con maschera immersiva, ci faranno rivivere l’idea utopistica di concentrazione del sapere enciclopedico del “Teatro della Memoria” di Giulio Delminio Camillo.

Collaterale alla mostra la sezione Visioni – Gli Onironauti a cura di Mila Lazić, e il futuro incontro a Cervignano del Friuli curato da Eva Comuzzi.

Sempre per la Rassegna “L’Energia dei Luoghi, sabato 14 settembre (alle 18.30), a Gorizia (Associazione Prologo, Via Graziadio Isaia Ascoli 8/1), sarà inaugurata – introdotta da Fabiola Faldiga – l’esposizione di immagini di Alessandro Vascotto, artista e graphic designer: riflessi del vivere post-moderno, resti di “vita liquida” dove instabilità e frammentarietà sembrano imporsi in un quotidiano incerto e precario; ciò che rimane è l’arbitrato interiore, certo condizionato da norme ormai sgretolate ma anche humus fertile dove la prospettiva verso una nuova identità rimane vivida.