VITTORIO SGARBI VISITATORE D’ECCEZIONE ALLA MOSTRA MARIO SIRONI. DAL FUTURISMO AL CLASSICISMO 1913-1924
Pordenone, Galleria Harry Bertoia – Palazzo Spelladi
Fino al 9 dicembre 2018

Anche il critico d’arte Vittorio Sgarbi, a Pordenone nel weekend per la consegna del premio Cavallini, coglierà l’occasione per visitare, domenica in tarda mattinata, la mostra “Mario Sironi. Dal Futurismo al Classicismo 1913-1924”, realizzata dal Comune di Pordenone e dall’Erpac – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – con l’attiva collaborazione dell’Associazione Mario Sironi. L’esposizione, che s’inserisce nelle iniziative per l’Anno Europeo della Cultura 2018 del Mibact e proseguirà fino al 9 dicembre alla Galleria Harry Bertoia, approfondisce attraverso circa duecento opere un decennio cruciale per l’evoluzione stilistica di Mario Sironi (1885-1961), pittore, illustratore, grafico, scultore, architetto e scenografo, tra le figure più originali, intense e radicali del secolo scorso. Dedicata a un periodo che si rivelò fondamentale per la storia dell’arte del Novecento, la mostra è curata da Fabio Benzi, che si è occupato anche della significativa mostra su Sironi tenutasi alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma nel 1993 ed è autore di molti importanti contributi sull’artista. 
L’attenta selezione di dipinti, disegni e illustrazioni intende analizzare il concitato percorso pittorico di Sironi, che in pochi anni si confrontò con le principali correnti artistiche europee, reinterpretandole con risultati assolutamente autonomi e personali, di altissima qualità artistica. La mostra spazia dall’adesione appassionata all’avanguardia, che Sironi seppe incrociare con esperienze anche diverse ed eccentriche, come l’attenzione per l’ambiente cubo-futurista russo, alla crisi del periodo della Grande Guerra, fino alla ricerca di nuovi equilibri che vedranno un lento avvicinamento al ritorno all’“ordine”, con un’attenzione particolare a Picasso e Derain, passando attraverso le sperimentazioni spaziali della Metafisica di de Chirico.
Risalgono agli anni presi in esame alcuni dei suoi maggiori raggiungimenti estetici e poetici: dall’invenzione dei “paesaggi urbani” alle ieratiche figure neo-classiche, dalle immagini futuriste di camion e ciclisti alle scene politiche delle sue illustrazioni. In mostra, oltre a alcuni tra i suoi più celebri dipinti, come Solitudine (1925, esposto alla Prima Mostra del Novecento Italiano), vi sono anche capolavori non esposti da diversi anni, come i dipinti futuristi Testa del 1913, e numerose tra le sue più significative opere grafiche.
Informazioni generali sulla mostra 
Sede: Comune di Pordenone – Galleria Harry Bertoia, Palazzo Spelladi, Corso Vittorio Emanuele II, 60
Date: fino al 9 dicembre 2018
Orario di apertura: da martedì a venerdì dalle 15 alle 19; sabato e domenica dalle 10 alle 13
e dalle 15 alle 19. Chiuso 1° Novembre
Ufficio stampa: Studio Patrizia Novajra – telefono: +39 335 6688233 – ufficiostampa@novajra.it
Informazioni: +39 0434 392935 / 392960 – museo.arte@comune.pordenone.it
www.comune.pordenone.it/galleriabertoia
Percorsi assistiti alla mostra: Associazione Amici di Parco – amiciparco.pn@gmail.com
Attività didattiche per le scuole: Studio associato Eupolis
prenotazioni al telefono 349 6713580 (dal lunedì al venerdì 9.30-12.30) – info@eupolis.info

comunicato stampa

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