RUMIZ Paolo, writer
© BASSO CANNARSA

Il periodo è inusuale, ma la terribile emergenza che stiamo vivendo ha oramai abituato tutti a questi slittamenti di data: fra annunci, poi ritiri, poi nuovamente nuove conferme, abbiamo trascorso una “bulimica” estate culturale con il recupero in sicurezza di appuntamenti invernali e primaverili che si sono poi accavallati con quelli estivi ed autunnali.

Dedica Festival (che si teneva normalmente proprio a marzo) quest’anno si svolgerà in ottobre, ed esattamente fra il 16 ed il 23.

Lo hanno annunciato con una conferenza stampa, in presenza (Palazzo Bandini a Pordenone) ed online, l’Associazione Thesis, patron di questo imperdibile appuntamento, con il suo presidente Antonino Frusteri ed il direttore artistico Claudio Cattaruzza. Grazie all’incredibile staff di Thesis però nel frattempo si sono sviluppate anche delle nuove importanti collaborazioni (con l’Università di Udine, Vicino Lontano e Leali della Notizie), che hanno portato a splendidi nuovi sviluppi.

Dopo il saluto istituzionale dell’assessore alla cultura di Pordenone Pietro Tropeano, che ha sottolineato la bravura di tutte le associazioni del territorio a muoversi anche in un periodo come quello attuale, ed al video di saluto inviato dall’assessore regionale Tiziana Gibelli, che si è soffermata sull’importanza di “dedicare” un festival ad un autore, tra l’altro della nostra regione e di declinarlo in varie forme artistiche, è stato Cattaruzza a sviscerare il favoloso programma della nuova ventisettesima edizione.

“Dedica Festival non può che essere vicina all’Afghanistan”: Cattaruzza ricorda che Atiq Rahimi è stato uno degli autori scelti dal festival, i contatti non sono terminati mai, soprattutto con il terribile attuale oscurantismo che sta vivendo questo paese, e porta il saluto di Rahimi “impegnato in Francia con il presidente Macron nell’organizzazione di corridoi umanitari per poter accogliere in Occidente soprattutto intellettuali ed esponenti del mondo della cultura del suo Paese”.

La scelta di quest’anno sul grande Paolo Rumiz – svela Cattaruzza – non è stata fatta solo perché è un autore regionale e sicuramente ammaliante, ma soprattutto perché il viaggio, uno dei “temi” più importanti per l’autore, è un forte elemento, che permette non solo di conoscere luoghi e persone diverse e lontane, soprattutto indagare pure su sé stessi. Un suo videomessaggio dalla Grecia ha salutato tutti rinviando ad ottobre la splendida presenza a Pordenone. “Nei suoi reportage narrativi – afferma il direttore artistico del festival Claudio Cattaruzza – l’esperienza del viaggio non si limita ai soli resoconti descrittivi, ma si fa testimonianza viva e oggetto di riflessione sulle persone e sui luoghi. I suoi libri sono ricchi di storie, di incontri e di curiosità. I suoi racconti ammaliano, interrogano e invitano a percorrere gli intricati sentieri della storia, della geografia, della memoria, delle diverse culture come opportunità per approfondire la consapevolezza di sé e l’incontro/confronto con l’altro”.

Lo spostamento ad ottobre ha reso in realtà anche più fluido il festival stesso, con anteprime realizzate in sicurezza e all’aperto: dodici i comuni coinvolti con diciassette appuntamenti che hanno riscontrato un grandissimo favore del pubblico (una sorta di minifestival nel festival curato con bravura da Andrea Visentin). Annunciato anche un ulteriore appuntamento in anteprima a Trieste (sabato 9 ottobre) che si svolgerà grazie ad Alessandro Mezzena Lona con uno splendido dialogo fra Paolo Rumiz e Bjorn Larsson.

Ideato e curato da Thesis Associazione Culturale, il progetto Dedica è sostenuto da istituzioni ed enti pubblici – in particolare dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dal Comune di Pordenone, da PromoTurismoFVG, dalla Fondazione Friuli – e realizzato con il sostegno di importanti soggetti privati: lo special partner Servizi CGN, COOP Alleanza 3.0, Crédit Agricole FriulAdria, UnipolSai – AssiLab Previdenza e Servizi Pordenone e Bcc Pordenonese e Monsile. L’edizione 2021 del festival si svolge inoltre con il patrocinio del Ministero della Cultura, delle Università di Venezia Ca’ Foscari, di Udine e di Klagenfurt e dell’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia.

Inaugurazione, quindi, il 16 ottobre a Pordenone: non mancate!

Luca d’Agostino © instArt

Il programma di DEDICA FESTIVAL 2021

DEDICA, L’INAUGURAZIONE E IL SIGILLO
Dodici gli eventi, in otto giorni, dal 16 al 23 ottobre (e qualche appuntamento anche prima e dopo) con Paolo Rumiz e con gli ospiti che lo affiancheranno. Fin dal primo giorno, quando a presentare Rumiz al pubblico, sabato 16 ottobre, finalmente di nuovo in presenza nel Teatro Verdi di Pordenone, alle 16.30, sarà la scrittrice Federica Manzon, autrice anche della lunga intervista inserita nella monografia Dedica a Paolo Rumiz realizzata per il festival e che contiene due testi di Rumiz in esclusiva per Dedica (Anatomia di un bloc notes e L’Europa spiegata a mio nipote), contributi di Alessandro Mezzena Lona, Alessandro de Calò, Gregory Conti, Emilio Rigatti. Sarà in questa occasione – ed è una delle novità di Dedica 2021 – che il protagonista del festival riceverà il Sigillo della Città di Pordenone, prestigioso riconoscimento assegnato «a persone che onorano l’alto senso del sociale, della cultura e della politica».

DEDICA E LE MOSTRE
Sono tre, quest’anno, le mostre che il festival proporrà al pubblico, la cui inaugurazione è in programma domenica 17 ottobre, alle 10, nell’Auditorium della Regione di via Roma. Due saranno ospitate dalla Biblioteca civica. “Luci a nordest. Immagini e parole dal Friuli Venezia Giulia” (aperta fino al 14 novembre nella Sala Esposizioni), è la mostra fotografica di Ulderica Da Pozzo, artista friulana che ama visceralmente la sua terra, il Friuli, alla quale fanno da contrappunto i testi di Paolo Rumiz che di quella stessa terra mette in risalto le tante risorse di bellezza, ma anche le insidiose contraddizioni.
La Sala Novità della stessa Biblioteca accoglierà invece “Un infinito narrare” (aperta fino al 13 novembre), mostra delle illustrazioni per i libri di Paolo Rumiz di Cosimo Miorelli, illustratore e live painter digitale che vive e lavora a Berlino e si muove fra a illustrazione, fumetto, pittura e spettacoli di live-storytelling.
Il Museo civico di storia naturale Silvia Zenari farà da cornice alla terza mostra, “Il gerundio inverso” (aperta fino al 14 novembre), che vedrà in esposizione mappe, libri, appunti, disegni, testi e memorabilia di Paolo Rumiz  offrendo al visitatore la possibilità di confrontarsi con le diverse origini dei meandri fascinosi del suo essere perennemente in viaggio.
I cataloghi delle tre mostre sono curati dal critico d’arte Angelo Bertani.

DEDICA IN SCENA
Nel pomeriggio di domenica 17 ottobre il festival si sposterà a Sesto al Reghena dove, in collaborazione con il Comune, nell’Auditorium Burovich alle 17.30 è in calendario “Il filo infinito”, evento che si annuncia denso di suggestioni: Paolo Rumiz racconterà il suo omonimo libro, viaggio nei monasteri benedettini, lì dove si sono costruite le fondamenta dell’Europa, con la sola forza della fede e l’incrollabile fiducia nella formula dell’ora et labora. Una narrazione impreziosita dal gruppo vocale femminile Bodeča Neža diretto da Mateja Jarc, che eseguirà canti gregoriani.
Prima delle produzioni teatrali per Dedica, che quest’anno sono tre e si terranno tutte nella Sala Capitol di Pordenone, lunedì 18 ottobre, alle 20.45, “Il viaggio immobile”, la lettura teatrale tratta dal libro Il Ciclope di Paolo Rumiz, su drammaturgia e regia di Massimo Somaglino, con lo stesso Massimo Somaglino e le musiche originali, dal vivo, di e con Mario Arcari. Un “viaggio immobile” che diventa avventura dell’anima, in un’isola uncinata al cielo con le sue rocce plutoniche, fuori dai tracciati turistici, dove buca il cielo un faro tuttora decisivo  per le rotte che legano Oriente e Occidente.
Mercoledì 20 ottobre, alle 20.45, in Sala Capitol sarà l’attore di cinema e teatro, scrittore e viaggiatore Giuseppe Cederna a raccontare il libro Appia di Paolo Rumiz nella serata dal titolo “Il sogno dell’Appia”: un sogno tracciato, difeso, riscoperto e camminato ad occhi aperti, per restituire la Via Regina, simbolo unitario tra Nord e Sud e grandiosa via di accesso alle meraviglie dell’antichità, ai viandanti d’Europa.
“Canto per Europa” è la terza delle produzioni per la scena di Dedica, ancora in Sala Capitol, venerdì 22 ottobre alle 20.45 (con la partecipazione di Medici Senza Frontiere). Lettura scenica dall’omonimo nuovo libro di Paolo Rumiz, con la regia di Franco Però, porterà sul palco lo stesso Rumiz, gli attori Lara Komar e Giorgio Monte, accompagnati dalle musiche dal vivo di e con Aleksandar Sasha Karlic  e Vangelis Merkouris. Pagine intense si faranno voce e suono per raccontare un viaggio epico: quello di quattro moderni argonauti e una profuga siriana che ridanno vita al mito che ha fondato l’Europa. Un’opera straordinaria, antica nel respiro e contemporanea nella denuncia.

DEDICA ALL’UNIVERSITÀ
Si intensifica il rapporto del festival con il mondo accademico. Sono tre gli atenei che per l’edizione 2021 hanno concesso il loro patrocinio a Dedica, ospitando alcuni incontri con Paolo Rumiz intorno ai temi cari al festival.
L’Università Ca’ Foscari di Venezia, in collaborazione con il festival Incroci di Civiltà e il Dipartimento di studi linguistici e culturali comparati, propone il 19 ottobre, alle 11, la conversazione “Il viaggio è la vita: incontro con Paolo Rumiz”, condotta da Alessandro Cinquegrani, critico letterario e scrittore.
Del viaggio e di come «in realtà non si viaggia per capire il mondo, ma per capire sé stessi» si parlerà anche nell’incontro che rinnova la collaborazione tra il festival e la Klagenfurt Alpen-Adria-Universität. Mercoledì 20 ottobre, alle 14.30,
Paolo Rumiz dialogherà con Martina Meidl, docente di Letteratura nel Dipartimento di Romanistica dell’ateneo, e Marco Bianchi, Senior Lecturer nello stesso Dipartimento: “In viaggio con Paolo Rumiz”.
Ancora il viaggio e quella frontiera che «è come la pelle dell’uomo, ci separa dagli altri ma ci mette anche in contatto con loro» saranno al centro dell’incontro che segna una nuova sinergia, quella con l’Università di Udine, tramite il Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale. Nell’ambito del Corso di laurea magistrale in Gestione del turismo culturale e degli eventi, il 28 ottobre, alle 17, l’ateneo ospiterà Paolo Rumiz “Il viaggiatore di frontiera”, con la partecipazione di Andrea Zannini, direttore dello stesso Dipartimento, professore ordinario di Storia moderna e saggista.

A DEDICA IL NUOVO LIBRO DI PAOLO RUMIZ
Da anni Dedica viene scelta dalle case editrici quale vetrina per la prima presentazione del nuovo libro pubblicato dall’autore protagonista del festival, evento che si ripeterà anche in questa edizione, martedì 19 ottobre, alle 20.45, in Sala Capitol. Nel corso della serata, intitolata “Una storia di argento e zaffiro”, condotta dal giornalista e blogger Alessandro Mezzena Lona, Paolo Rumiz parlerà al pubblico del suo ultimo “nato”, Canto per Europa, (Feltrinelli) “richiamo a ciò che siamo e da dove veniamo”. Nell’occasione riceverà il Premio Crédit Agricole FriulAdria “Una vita per la scrittura”.

DEDICA CINEMA
Giovedì 21 ottobre, alle 20.45, a Cinemazero, sarà presentato
“Il suono dell’Europa”, film-documentario di Alessandro Scillitani (Artemide Film/Italia 2021), che con la voce narrante di Paolo Rumiz conduce alla scoperta della European Spirit of Youth Orchestra, l’orchestra sinfonica giovanile creata dal maestro Igor Coretti-Kuret, triestino di lingua slovena, che riunisce i migliori giovani musicisti provenienti da vari Paesi europei e dell’area balcanica.
Il film sarà preceduto da una conversazione con Paolo Rumiz, Igor Coretti-Kuret e Alessandro Scillitani. In collaborazione con Cinemazero e Pordenone Docs Fest.

DEDICA MUSICA
È la musica, da sempre, la protagonista dell’evento con il quale il festival si congeda dal suo pubblico: sabato 23 ottobre, alle 20.45, in Sala Capitol Dedica si chiuderà con i Radio*Zastava, formazione unica nel variegato panorama delle band europee di derivazione balcanica, fra le poche in grado di coniugare la rigorosa conoscenza dei più intricati ritmi, armonie e melodie dell’Est Europa con una diversità di background musicali che spaziano dal rock al punk, dallo swing alla libera improvvisazione, dal reggae alle più disparate pulsioni elettroniche. Con il sostegno particolare di Bcc Pordenonese e Monsile, in collaborazione con Sexto associazione culturale e Circolo Controtempo, con la partecipazione di Medici Senza Frontiere.

DEDICA SCUOLA
L’attenzione crescente del festival al mondo della scuola si declina, oltre che nelle iniziative con e nelle Università, in progetti e momenti rivolti a studenti di ogni età, coordinati da Annamaria Manfredelli e Daniela Gasparotto. Ci sono i giovani delle scuole secondarie di secondo grado del territorio coinvolti nello storico percorso La scena della parola che culminerà giovedì 21 ottobre, nella Sala Capitol con la premiazione del concorso Parole e immagini per Paolo Rumiz e con il privilegio di un incontro esclusivo con il protagonista di Dedica. Ma anche i più piccoli – 890 alunni – delle scuole primarie di Pordenone che nel mese di aprile hanno preso parte al progetto di narrazione “Camminando tra le storie” a cura dell’Associazione culturale 0432. O gli alunni delle secondarie di primo grado che assisteranno alle letture in classe, a cura di Maria Balliana, del romanzo di Rumiz La Regina del Silenzio.

E poi una sorpresa, voluta fortemente da Rumiz e da Dedica: il cuntastorie e puparo palermitano Gaetano Lo Monaco Celano che con Paolo Rumiz, lunedì 18 ottobre, seguendo le tracce degli scritti dell’autore, renderà viva e appassionante, attraverso la tecnica narrativa del cunto, la battaglia di Lepanto, nello speciale appuntamento per le scuole primarie intitolato “Già sento risuonare il fragore delle armi…”.

Anche quest’anno prosegue la collaborazione del festival con il Salone internazionale del Libro di Torino (dal 14 al 18 ottobre). Gli incontri di Dedica saranno documentati nello spazio del Salone riservato al BookBlog, giornale online realizzato dagli studenti, da un gruppo di blogger del Liceo Grigoletti di Pordenone coordinati dalla professoressa Francesca Endrigo.

PAOLO RUMIZ. BIOGRAFIA
Giornalista e scrittore, nasce a Trieste nel 1947.
Inviato speciale de “Il Piccolo” di Trieste, e in seguito editorialista di “La Repubblica”, ha seguito gli eventi politici che, a partire dagli anni Ottanta, hanno portato a laceranti conflitti e alle successive trasformazioni nell’area balcanica. Nel 2001 è inviato ad Islamabad e Kabul per documentare il conflitto afghano. È autore di reportage giornalistici, di libri di viaggio e di narrativa. Per i suoi lavori ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti tra i quali il Premio Hemingway (1993), il Premio Max David come migliore inviato italiano dell’anno (1994), il Premio Giornalistico Marco Lucchetta (2006), il Premio Chatwin (2007), il Premio Lawrence (2012), il Premio dei lettori de L’Express (2013), un’onorificenza della Croce Nera austriaca (2016), il Prix Nicolas Bouvier (2015), l’Europa-Medaille Kaiser Karl IV per il suo impegno in favore dell’unità europea (2021).

INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE
Danubio. Storie di una nuova Europa
Studio Tesi, 1990
La linea dei mirtilli
Editori Riuniti, 1993
Vento di terra. Istria e Fiume, appunti di viaggio tra i Balcani e il Mediterraneo
Mgs Press, 1994 e BEE, 2020
Maschere per un massacro. Quello che non abbiamo voluto sapere della guerra in Jugoslavia
Editori Riuniti, 1996 e Feltrinelli, 2011
La secessione leggera. Dove nasce la rabbia del profondo Nord
Editori Riuniti, 1997 e Feltrinelli, 2001
Tre uomini in bicicletta
con Francesco Altan, Feltrinelli, 2002
È Oriente
Feltrinelli, 2003
La leggenda dei monti naviganti
Feltrinelli, 2007
Annibale. Un viaggio
Feltrinelli, 2008
L’Italia in seconda classe
Feltrinelli, 2009
La cotogna di Istanbul. Ballata per tre uomini e una donna
Feltrinelli, 2010
Il bene ostinato
Feltrinelli, 2011
Trans Europa Express
Feltrinelli, 2012
A piedi
Feltrinelli Kids, 2012
Morimondo
Feltrinelli, 2013
Come cavalli che dormono in piedi
Feltrinelli, 2014
Il Ciclope
Feltrinelli, 2015
Appia
Feltrinelli, 2016
La Regina del Silenzio
La Nave di Teseo, 2017
Il filo infinito
Feltrinelli, 2019
Il veliero sul tetto
Feltrinelli, 2020
Canto per Europa
Feltrinelli, 2021

I PROTAGONISTI DELLE EDIZIONI PRECEDENTI
Nel 1995 il Laboratorio Teatro Settimo, nel 1996 Cesare Lievi, nel 1997 la Compagnia I Magazzini; nel 1998 Dedica a Moni Ovadia, nel 1999 a Claudio Magris, nel 2000 a Dacia Maraini, nel 2001 ad Antonio Tabucchi, nel 2002 ad Amin Maalouf, nel 2003 a Vassilis Vassilikos, nel 2004 ad Assia Djebar, nel 2005 a Paco Ignacio Taibo II, nel 2006 ad Anita Desai, nel 2007 ad Amos Oz, nel 2008 a Nadine Gordimer, nel 2009 a Paul Auster, nel 2010 a Hans Magnus Enzensberger, nel 2011 a Cees Nooteboom, nel 2012 a Wole Soyinka, nel 2013 a Javier Cercas, nel 2014 a Tahar Ben Jelloun, nel 2015 a Luis Sepúlveda, nel 2016 a Yasmina Khadra, nel 2017 a Björn Larsson, nel 2018 ad Atiq Rahimi, nel 2019 a Gioconda Belli, nel 2020 a Hisham Matar.

DEDICAcard. DIVENTA SOCIO SOSTENITORE!
L’Associazione Thesis invita il pubblico a sostenere attivamente il festival attraverso la DEDICAcard. Con un piccolo contributo il Socio Sostenitore acquisirà il diritto ad agevolazioni nelle modalità di accesso ai singoli appuntamenti della manifestazione; inoltre fruirà di sconti in librerie e negozi convenzionati.
La DEDICAcard è disponibile a Pordenone nella sede di THESIS e nelle librerie convenzionate: Giavedoni-Punto Einaudi, Quo Vadis? e Al Segno, oppure online su www.dedicafestival.it/sostienici

INFOPOINT
Nella sede di THESIS a Pordenone in Piazza della Motta 2:
per informazioni e sottoscrizioni della DEDICAcard.
Info 0434 26236, le sere di spettacolo 366 9505094.

PREVENDITE E BIGLIETTERIA
Dal 1 ottobre per i soci sostenitori e dal 8 ottobre per tutti, per gli spettacoli a pagamento: biglietteria del Teatro Verdi di Pordenone. Info 0434 247624.
Dall’8 ottobre anche on line su dedicafestival.ticka.it
I posti eventualmente ancora disponibili
saranno in vendita nei luoghi degli spettacoli, dalle 19.45.

BIGLIETTI, INGRESSI, GREEN PASS
Eventi a pagamento: spettacoli del 18, 20, 22 e 23 ottobre alla Sala Capitol.
Tutti gli altri appuntamenti del festival sono a ingresso libero,
con prenotazione e scelta del posto in biglietteria oppure online.
L’accesso è consentito esclusivamente alle persone munite di Green pass.

Thesis Associazione Culturale
tel. 0434 26236 info@dedicafestival.it

segui DEDICA
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Twitter: @dedicafestival
Instagram: dedica_festival

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