Leonardo pensava sistemico? Come se la caverebbe il genio vinciano ai fornelli? E, ancora, cosa si dissero o si sarebbero detti da Vinci e il capitano responsabile incaricato della difesa di Gradisca d’Isonzo durante le invasioni turche? Di Leonardo da Vinci, nel cinquecentenario della sua morte, si è detto, scritto e ascoltato molto. Ci sono però alcuni aspetti curiosi e divertenti che sono sfuggiti ai più.
L’associazione Examina di Gorizia, composta da giovani e giovanissimi operatori culturali della regione, ha deciso di colmare questo vuoto proponendo “Il lato ignoto di Leonardo”, un programma di eventi appositamente pensato per avvicinarsi alla figura del genio rinascimentale attraverso aspetti insoliti quanto inediti.
Si parte già questo mercoledì 11 dicembre con due appuntamenti entrambi dedicati alla cucina al tempo, ovviamente, di Leonardo. Alle 15, alla scuola elementare di Nova Gorica (Slovenia, Kidričeva ulica 36) è in programma un laboratorio di cucina storica a cura dell’esperta Marialuisa Cecere. Riproporre le vivande antiche presenta non poche difficoltà anche perché frequentemente si tratta di preparazioni complesse che richiedono più fasi di preparazione ma, ricercando tra il trattato di Maestro Martino, “genio” della gastronomia e coevo di Leonardo, è possibile scovare qualche interessante e gustosa vivanda che sia possibile preparare in un paio d’ore. Alle 20.30, stavolta nella Sala Dora Bassi di Gorizia (via Garibaldi 7), al centro dell’incontro guidato da Marialuisa Cecere sarà “l’arte coquinaria di Leonardo da Vinci”, in cui, partendo sempre da Maestro Martino, si cercherà di delineare come si struttura il passaggio tra la cucina medievale e quella rinascimentale coinvolgendo, tra il serio e il faceto, anche lo stesso Leonardo.
Il calendario proseguirà poi domenica 15 dicembre alle 20.30 alle Scuderie di palazzo Coronini Cromberg di Gorizia con “Leonardo, il turco e il lago”, dialogo musicato dal vivo sul testo dello scrittore Alessandro Rocco e basato su documenti storici conservati all’interno del territorio isontino. Interpreti dello spettacolo, inframmezzato dalle musiche eseguite dall’Ensemble Gemina, saranno Giorgio Amodeo, nei panni di Leonardo, Tullio Svettini, nei panni di Manfròn, il capitano incaricato della difesa di Gradisca d’Isonzo dai turchi, e Addis Brizzi in quelli del narratore.
Il programma si chiuderà, rispettivamente il 16 e il 19 dicembre alle 20.30 al centro culturale “Incontro”in piazza San Rocco a Gorizia, con due conferenze. La prima è intitolata “Leonardo pensava sistemico?” ed è incentrata, grazie ai contributi che offriranno Steven Stergar e Nicoletta Maria Boscarol, su un saggio pubblicato da Sigmund Freud in cui si indaga sul carattere del genio vinciano, sui suoi comportamenti e attitudini che hanno contribuito al generare grandi opere ancora oggi ancora ammirate e discusse. La seconda, dal titolo “Leonardo, un uomo alla ricerca dell’anima”, Raffaella Ferrari e Giacomo Bonomo, si avventureranno nel viaggio intrapreso da Leonardo alla ricerca di quella verità figlia dell’esperienza, come sovente affermava, dove tutto è meraviglia e mistero da indagare.
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Per informazioni è possibile inviare una email all’indirizzo associazione.examina@gmail.com o consultare la pagina Facebook dell’associazione.
Comunicato Stampa