GORIZIA – Nelle sale italiane debuttava il 28 dicembre 1969 il film “Medea” di Pier Paolo Pasolini, girato fra la laguna di Grado e di Marano, Anzio e la Cappadocia. Su quel set si conobbero lo scrittore-regista più scomodo e provocatorio del momento e la cantante lirica più acclamata del mondo: Pier Paolo Pasolini e Maria Callas. Cinquant’anni dopo riemerge, attraverso i ricordi e gli aneddoti degli amici più cari e di chi partecipò a quel set, il racconto di un amore obliquo: imprevedibile perché impossibile, eppure tangibile nell’interazione che per quasi due anni dalle riprese di “Medea” raccolse in un unico abbraccio Maria Callas e Pier Paolo Pasolini. “L’isola di Medea”, il documentario scritto e diretto da Sergio Naitza, prodotto da Lagunamovies e Karel con l’apporto di Fondazione Carigo e Friuli Venezia Giulia Film Commission – produttore associato Erich Jost – intreccia le voci di Ninetto Davoli, che condivise con Pasolini momenti privati e artistici; di Nadia Stancioff, l’assistente personale di Maria Callas, dei costumisti Piero Tosi e Gabriella Pescucci, del direttore di produzione Fernando Franchi, testimone di quel set; dell’attore Giuseppe Gentile all’epoca campione olimpionico di salto triplo, dell’attrice Piera Degli Esposti che debuttò con “Medea” nel ruolo di ancella, della scrittrice Dacia Maraini -che insieme a Pasolini, Moravia e Callas fece due lunghi viaggi in Africa- dello storico del cinema Roberto Chiesi, direttore del Centro Studi-Archivio Pasolini presso la Cineteca di Bologna; della giornalista Alessandra Zigaina, che ha ripreso i racconti di famiglia intorno all’atmosfera del set e i ricordi del padre Giuseppe Zigaina, l’artista amico di Pier Paolo Pasolini. “L’isola di Medea”, uscito nel 2017 per celebrare i 40 anni dalla morte di Maria Callas con anteprima all’International Athens Film Festival e su Rai5, Premio Fellini al Tiburon Film Festival – California, torna sugli schermi nei 50 anni da “Medea” in una versione rieditata con l’intervista inedita al Premio Oscar Dante Ferretti, che proprio con “Medea” esordiva firmando la sua prima scenografia. È la Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia a presentare il film in anteprima con un evento che coinvolgerà molti protagonisti: appuntamento lunedì 9 dicembre, sugli schermi del Kinemax, per una duplice proposta, incontro e proiezione, realizzata in collaborazione con l’Associazione Europa Cultura e con l’Associazione Palazzo del Cinema – Hisa filma e Trasmedia Srl. Alle 18.30 è innanzitutto in programma il talk che vedrà protagonisti Ninetto Davoli, Giuseppe Gentile, Nadia Stancioff, Alessandra Zigaina, Davide Toffolo e Sergio Naitza. Condurrà il dialogo la giornalista Arianna Boria, caposervizio della redazione Cultura e Spettacoli del quotidiano Il Piccolo. Preceduta da un vin d’honneur a cura di Borgo San Daniele e Fattoria Zoff, alle 20.15 prenderà inizio la proiezione del film, di cui per l’occasione esce il dvd prodotto grazie alla collaborazione con la Fondazione Carigo. L’ingresso è gratuito sia per l’incontro che per la proiezione.
Maria e Pier Paolo: due anime sensibili e molto fragili nel 1969, mentre prendevano il via le riprese di “Medea”: seppero creare un rapporto artistico e umano profondo, delicato e speciale. Il documentario indaga su un momento particolare della vita della “divina” Callas: il film “Medea” fu la sua prima e unica prova d’attrice al cinema, un momento di riscatto contro l’umiliazione subita da Onassis e un mettersi alla prova poiché come cantante d’opera era ormai al tramonto, mentre l’incontro con Pasolini, uomo colto e sensibile, le diede nuova forza e linfa artistica. Da quel set nacque una tenera amicizia e, in Maria, una visione d’amore illusoria e irraggiungibile. Alcuni frammenti delle lettere e poesie che il regista e la cantante si scambiarono, letti da voci off, diventano immagine viva grazie alle illustrazioni di Toffolo, e segnano come capitoli il documentario, approfondendo i dettagli di un rapporto delicato e sincero.
“L’isola di Medea” 2019 ci porterà a tu per tu con i ricordi di Dante Ferretti: «sul set con Pasolini ci siamo sempre dati del lei – ricorda Ferretti nel film– Il suo rapporto con Maria Callas andava avanti con una forte amicizia, sembravano due innamorati, era bello vedere questo risvolto di Pier Paolo, mi ha toccato molto. Anche dopo le riprese e la sera stavano insieme, si vedeva che Pasolini era molto toccato da questo probabile, impossibile amore …A Pier Paolo Pasolini devo tutto: mi ha aiutato a maturare nel lavoro e a crescere come persona, mi ha dato fiducia chiamandomi per fare “Medea”, uno dei ricordi più belli della mia vita». Particolari inediti illuminano nel film l’incontro Callas – Pasolini, insieme a ricordi del set dell’isola di Grado e della laguna: un luogo dove Pasolini ritrovava le sue radici friulane e dove amava ritirarsi per scrivere e pensare e nel quale soggiornò spesso anche la Callas. A far da corollario le voci delle comparse del film, reclutate nell’isola di Grado: un punto di vista popolare, ricco di piccole curiosità. “L’isola di Medea” è un film realizzato con il sostegno del produttore associato Erich Jost, per la fotografia di Luca Melis e con il montaggio a cura di Davide Melis. Premio Fellini per la migliore regia al Tiburon Film Festival – California, “L’isola di Medea” è stato proiettato al 23* Athens international Film Festival nella Danaos Hall. I disegni animati dell’artista Davide Toffolo, illustratore notissimo oltre che rocker celebrato e le musiche di Marco Rocca scandiscono “L’isola di Medea”, sul filo rosso dell’epistolario fra Maria Callas e Pier Paolo Pasolini, intrecciato in seguito al loro incontro speciale sul set del film.
Comunicato stampa