E’ alla sua seconda edizione. Torna, promossa dall’associazione culturale Leali delle Notizie, “Appuntamento con la politica. Per una corretta informazione, rassegna che si propone di attirare l’attenzione su un argomento che si presta ad analisi, approfondimenti, dibattiti. Politica che significa amministrazione della cosa pubblica, storia di un passato dai toni drammatici, ma anche partecipazione e strategia per il futuro.
Tre gli appuntamenti che si svolgeranno venerdì 3, venerdì 10 e venerdì 17 febbraio e che si svilupperanno, con inizio alle 20.30, all’auditorium “Casa della cultura”, in via Cau de Mezo.
Leali delle Notizie, per l’occasione, gode del patrocinio dell’amministrazione comunale e della collaborazione dell’associazione Libertà Territorio Solidarietà di Monfalcone.
Il via, come detto, venerdì 3 febbraio, con “Politica ieri e oggi: due testimonianze a confronto”. Protagonisti saranno, Mario Brancati, esponente della Dc isontina, già assessore regionale alla sanità e presidente dell’Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia. Attualmente è presidente dell’Anffas di Gorizia e della Consulta regionale associazioni persone con disabilità e l’avvocato Gianfranco Carbone, già presidente della Provincia di Trieste, consigliere e assessore regionale, vicepresidente della giunta regionale, intervistati dal giornalista e scrittore Roberto Covaz. Una serata che si svilupperà partendo da due libri. Quello di Gianfranco Carbone, “Andare ma dove? Diario dei venti anni”, il quale ripercorre le tappe più significative della presenza politica e amministrativa del Psi, dal 1972 al 1992, a Trieste e nella Regione Friuli Venezia Giulia e vuole colmare un vuoto e riproporre quello che fu il ruolo dei socialisti. Partendo da quello che fu lo scontro politico, ideologico e culturale fra socialisti e comunisti, si sofferma sulle cause della progressiva perdita di credibilità del centro-sinistra che si è formato in Italia dopo il 1993 ed indica alcuni spunti per la ricostruzione di un nuovo movimento riformista. Ma anche quello scritto da Roberto Covaz: “Mario Brancati e la Dc Goriziana”, sessant’anni di storia del più grande partito italiano nella provincia di Gorizia raccontati attraverso la testimonianza dell’ex assessore regionale Mario Brancati.
Venerdì 10 ecco approdare il libro “Il governo delle donne. Viaggio tra le amministratrici locali italiane”, scritto da Fabiana Martini. Perché ancora oggi il potere resta saldamente in mano agli uomini? Che cosa ostacola una maggiore partecipazione delle donne al governo dei territori? In un viaggio attraverso tutte le regioni italiane Fabiana Martini lo ha chiesto a 21 amministratrici locali di diversi partiti: sindache, assessore, presidenti che lavorano nel concreto della loro attività politica. Ha ascoltato le loro storie che restituiscono una immagine dell’Italia incapace di mettere a frutto pienamente le sue risorse, un Paese che perde o lascia sfaldarsi l’energia, l’intelligenza, la capacità creativa e concreta di cui tante amministratrici e politiche sono dotate. Assieme a Fabiana Martini ne parleranno il sindaco di Ronchi dei Legionari, Mauro Benvenuto, l’assessora all’educazione, istruzione e pari opportunità del Comune di Gradisca d’Isonzo, Francesca Colombi, intervisti dalla giovane giornalista Agnese Baini, vincitrice della prima edizione del premio “Leali Young” dedicato a Cristina Visintini. Si occupa principalmente di salute mentale, questioni sanitarie e carcere. È autrice di podcast a carattere scientifico e collaboratrice del quotidiano Il Piccolo.
La rassegna si chiuderà venerdì 17 febbraio con la presentazione del libro “Sul baratro. Città, artisti e scrittori d’Europa alla vigilia della seconda guerra mondiale” di Marina Valensise.  Un continente sull’orlo dell’abisso, incredulo, preso alla sprovvista dall’accelerazione dei fatti e dalla spirale di eventi imprevedibili e ingovernabili che ne derivano. Il 1938 è l’ultimo anno di un’apparente pace nell’Europa che ha vissuto male i vent’anni che la separano dalla fine della Grande Guerra. La Germania nazista vuole imporle la sua egemonia. Marina Valensise coglie mirabilmente l’ansia segreta, l’inquietudine, il tormento o la semplice indifferenza che aleggiano sul Vecchio continente. Per farlo, sceglie la chiave solo apparentemente rapsodica di un viaggio attraverso le sue capitali, da Vienna a Budapest, da Berlino a Parigi, da Praga a Bucarest, passando da Vilna e Varsavia, Mosca e Leningrado, e poi ancora da Riga a Drohobyč, da Salisburgo a Lucerna, da Roma sino all’approdo finale a Bruxelles. In ogni città si fa accompagnare da un personaggio che la rappresenti, ricostruendo così il destino di quindici scrittori, artisti, poeti, intellettuali, con i loro drammi, le passioni, i sogni, le ambizioni e le angosce nell’imminenza della guerra. Marina Valensise, che dialogherà con il giornalista Alex Pessotto, è consigliere delegato della Fondazione Istituto Nazionale del Dramma Antico. Dal 2012 al 2016 ha diretto a Parigi l’Istituto italiano di cultura, scrive per Il Foglio e per Il Messaggero. Ha pubblicato cinque libri.

comunicato stampa

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