Nadia Trevisan – Alberto FAsulo

Anche nel weekend non si ferma la programmazione di Pordenone Docs Fest – Le voci dell’Inchiesta che per la penultima giornata di festival propone un ricco palinsesto costellato di ospiti e anteprime imperdibili.

Anteprime imperdibili come lo struggente documentario Il Carso, esordio alla regia del “regista di frontiera” Franco Giraldi, recentemente scomparso.
Il film, restaurato con il sostegno della regione Friuli-Venezia Giulia e restituito al pubblico in anteprima assoluta grazie al festival Pordenone Docs Fest, è un prezioso cortometraggio, dedicato alla terra natia del regista, emblematico della futura poetica dello stesso Giraldi. Un omaggio a uno degli sguardi più colti, discreti ed eleganti del cinema italiano.
La proiezione sarà introdotta in sala da un intervento, realizzato in esclusiva per il festival, dello scrittore triestino Claudio Magris.
“Mi ha fatto un enorme piacere il ritrovamento e il restauro de Il carso di Franco Giraldi da parte di Pordenone Docs Fest.” commenta Magris. “Un film prezioso, in cui ho incontrato di nuovo con piacere il Franco Giraldi di sempre. Devo dire che “sono” amico di Franco, non posso dire “sono stato” amico di Franco, perché la morte ha tanto potere ma non ce l’ha sull’amicizia… Franco è stato davvero un amico molto importante nella mia storia. […] In questo documentario, ma anche magnificamente nei suoi film di fiction, il Carso è un vero protagonista: non posso non ricordare lo splendido Un anno di scuola, film che ho amato molto e che ho visto nascere (per me molto legato anche a un mio racconto che ha un titolo squisitamente cinematografico “Esterno Giorno”). Il Carso, per me e per Giraldi, diventa personaggio, indissolubile dalla storia di quell’epoca: un territorio aspro, slatperiano, in contrasto con la “vecchia Europa” della città, dove i ragazzi si danno “del lei”.  Vedendo questo documentario, non posso non ricordare il magnifico Carso che appare in un film che ritengo un autentico capolavoro di Franco Giraldi: La frontiera. Un film bellissimo, forse il suo più bello.”

Alle 15.00 il regista Francesco Montagner introdurrà al pubblico Bortherhood, accompagnato in sala per la prima volta in regione dai co-fondatori della casa di produzione Nefertiti Film Nadia Trevisan e Alberto Fasulo, regista friulano di fama internazionale grazie ai suoi documentari (Rumore Bianco, Genitori e Tir – vincitore del premio Marc’Aurelio d’oro) e al suo ultimo film storico Menocchio.
Brotherhood, prodotto appunto da Nefertiti Film e vincitore del Pardo d’Oro Cineasti del Presente all’ultimo festival di Locarno, è una storia intima e universale sulla mascolinità e sulla necessità di affrontare la scomoda presenza di un padre padrone nella Bosnia dei giorni nostri.

Altro evento da non perdere è l’incontro con Nico Vascellari, uno dei maggiori artisti italiani contemporanei che nelle sue opere sperimenta e mixa diversi linguaggi, che alle 20.45 presenterà IONOI, l’incredibile progetto di realizzare un tour durante la pandemia in Italia. Un diario di un progetto d’arte e partecipazione, di condivisione, rinascita e resistenza in uno dei momenti più bui del lockdown.

Alle 17.15 lo sguardo si sposterà su una riflessione sul turismo europeo grazie all’anteprima nazionale di Magaluf Ghost Town, di Miguel Angel Blanca, il ritratto della città europea che si trasforma in un parco tematico per turisti dove tutto è permesso. “Homo turisticus”, nuova figura dei nostri giorni ben rappresentata dal documentario è un termine coniato dall’antropologo e professore universitario Duccio Canestrini che dopo la proiezione condurrà gli spettatori in un viaggio alla scoperta di questa nuova “persona vacanziera”.

In programma anche Ecologia dello sguardo, un workshop dedicato alle scuole del territorio condotto dal regista Agostino Ferrente, un laboratorio sull’ecologia delle immagini, ma anche sulla potenzialità del riutilizzo creativo delle riprese scartate in fase di montaggio durante la lavorazione di un film. Alle scuole è dedicato anche il matinée in collaborazione con Carta di Pordenone e Voce Donna Writing With fire, la vicenda di giovani donne reporter indiani, capaci di smantellare il patriarcato e ridefinire la nozioni tradizionali di potere.

Ritorna il penultimo appuntamento con la retrospettiva dedicata a Pier Paolo Pasolini documentarista, con il focus Quando il progetto di un film è già il film, in cui saranno proiettati i documentari Sopralluoghi in Palestina per il Vangelo secondo Matteo e Appunti per un film sull’India.

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Comunicato Stampa