L’Associazione Grado Teatro presenta la nuova produzione firmata Svettini-Amodeo
Grado: in scena i Mamuli del ’23 di Giovanni Marchesan Stiata
Si tratta di un riallestimento di uno spettacolo andato in scena 40 anni fa

GRADO – AUDITORIUM BIAGIO MARIN
venerdì 6 marzo – ore 20.45

Per la consueta nuova produzione annuale l’Associazione Grado Teatro ha scelto un testo firmato da Giovanni Marchesan Stiata, uno degli autori storicamente più rappresentati dalla compagnia. I Mamuli del ’23 è il titolo dello spettacolo che andrà in scena venerdì 6 marzo alle 20.45 all’Auditorium Biagio Marin di Grado nell’ambito del cartellone di prosa realizzato da Comune e Circuito ERT. Sul palco gradese saliranno Giorgio Amodeo, Fulvio Clemente, Ornella Dovier, Stefano Gaddi, Lucia Macor e Tullio Svettini; la regia è firmata a quattro mani da Giorgio Amodeo e Tullio Svettini, le musiche sono di Ferruccio Tognon e Marta Chiusso e saranno eseguite dal vivo dalla stessa Marta Chiusso al pianoforte e Violetta Grigolon al violino.
Lo spettacolo è il riallestimento di un testo che debuttò ben quarant’anni fa nel teatrino del Sans Souci e che venne rappresentato con successo a Trieste, Gorizia, Pordenone e Venezia.
La vicenda si svolge nel 1951 in un’osteria di Grado dove l’ostessa, un vecchio pescatore e un maestro di scuola stanno commentando le notizie della guerra di Corea.
Fa il suo ingresso un uomo ritornato nella cittadina dopo tanti anni che, riconosciuto il suo maestro, chiede informazioni su alcuni suoi coetanei. Attraverso la rievocazione delle loro storie si viene a sapere che sono morti in guerra. Momenti di particolare commozione si alternano a gustosi quadretti in vernacolo che coincidono con la lettura di alcune liriche in dialetto di Marchesan.
L’Associazione Grado Teatro nasce nel 1987 con l’intento di allestire spettacoli teatrali nel dialetto gradese, istro-veneto e in lingua italiana e di recuperare testi di autori gradesi che hanno fatto la storia del Teatro graisàn. Vengono messi in scena lavori di Danilo Onorio Dissette, Alberto Corbatto, Edy Tonon e Giacomo Zuberti. Come detto, l’autore più rappresentato è il gradese Giovanni Marchesan Stiata. Da evidenziare anche le pièce teatrali di Tullio Svettini: Le Maghe di Grado, Attila ante portas, Nelle lagune venete, L’acqua, l’acqua: l’anno del Giubileo 1900 e Ricordando Le Maghe di Grado.

Maggiori informazioni al sito www.ertfvg.it e chiamando la Biblioteca di Grado (0431 82630).

comunicato stampa