C’è una filosofia di vita che possiamo praticare ogni giorno nelle nostre vite, ed è in grado di regalarci un bene prezioso: la possibilità concreta di stare bene con gli altri. “Metti l’amore sopra ogni cosa” titola il libro del filosofo e epistemologo Armando Massarenti, a lungo firma del Domenicale del Sole 24 Oreche giovedì 10 ottobre sarà protagonista della 12^ edizione del ciclo di incontri “Affascinati dal cervello” promosso dall’IRSE – Istituto Regionale di Studi Europei del Friuli Venezia Giulia. Appuntamento alle 15.30 nell’Auditorium del Centro Culturale Casa Zanussi di Pordenone per scoprire uno dei “Mille volti dell’intelligenza umana”, quello che ci consegna le “Istruzioni per vivere bene tra filosofia e neuroscienze”.

«C’è un lato sperimentale della filosofia morale – spiega Massarenti – che in Italia è poco conosciuto ed è molto legato alle neuroscienze, che ci ha fatto capire cose importantissime della natura umana. Le neuroscienze ci aiutano ad approfondire e a capire quanto avevano ragione i filosofi antichi: molte delle loro intuizioni erano perfettamente coerenti con i risultati di queste ultime».

L’amore, ha scritto Ovidio, è come andare «per la prima volta soldato in una terra sconosciuta», e a ben vedere questo è vero per tutta la nostra vita morale e per i dilemmi che quotidianamente ci pone il nostro rapporto con gli altri. “Ama veramente chi è capace di non amare troppo”: questo ci insegna la filosofia, e Armando Massarenti, attingerà alla sapienza classica e moderna – da Platone a Ovidio, da Wittgenstein a Iris Murdoch – e a spunti provenienti dalle neuroscienze, coniugando filosofia, logica ed epistemologia per offrire una bussola che aiuti ad orientarsi in quella terra sconosciuta. Ma il libero arbitrio si può applicare anche all’amore, oppure viene influenzato da processi mentali e neuro-dinamiche? E la morale, come influenza le nostre decisioni? Armando Massarenti ci guiderà fra filosofia e psicologia cognitiva, perchè se è vero che l’essere umano ricerca nel proprio partner l’amore totalizzante ricevuto da bambino, è pur vero che imparare a vedere l’altro come individuo da rispettare potrebbe essere una risposta. E al tempo stesso un limite al nostro “perderci” nei sentimenti che – cantava Franco Battiato – “non invecchiano, quasi mai, con l’età”. Per questo, scrive Massarenti, l’amore di Ovidio bene si accosta a quello dei Frammenti di Barthes o alla gelosia trattata nell’Otello shakespeariano.
Ingresso aperto alla città con partecipazione gratuita info www.centroculturapordenone.it/irse

Comunicato Stampa